La PADI che forza

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  • #16
    Concordo al 100% con Claudio e penso che i corsi fatti al mare ed in vacanza siano ottimi! Vedi, ascolti, ragioni, provi e metti in pratica subito e subito puoi riprovare e riprovare, spesso in condizioni meteo marine perfette.
    Ho fatto corsi in entrambi i modi, se prendessi due miei allievi alla fine del corso e li mettessi assieme non saprei distinguerli in base al percorso fatto.
    Le differenze iniziano qui, dopo un full immersion di alcuni giorni sai tutto ma poi è difficile trattenere queste nozioni ed abilità, imparate in poco tempo, infatti, ogni buon istruttore suggerisce di iscriversi ad un club sub e frequentare una volta tornati a casa, continuare ad aggiornarsi ed approfondire tanti concetti. Fa anche presente, nel caso il mare fosse tropicale, che le condizioni cambiamo: acqua più fredda; muta più spessa; più pesi; meno colore e visibilità; lunghi tragitti in macchina ed, in generale, meno comodità. Questo non vuole dire peggio ma diverso, l’ultima immersione fatta alle Formiche di Grosseto “vale” più di 20 fatte ai tropici….

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    • #17
      Originariamente inviato da molly Visualizza il messaggio
      Le differenze iniziano qui, dopo un full immersion di alcuni giorni sai tutto ma poi è difficile trattenere queste nozioni ed abilità, imparate in poco tempo, infatti, ogni buon istruttore suggerisce di iscriversi ad un club sub e frequentare una volta tornati a casa, continuare ad aggiornarsi ed approfondire tanti concetti.
      ciao molly
      ​dovrei quotare tutto il tuo post, ma prendo spunto da questo paragrafo perché mi riconosco in pieno.
      La differenza che ho notato anch'io tra corsi intensivi e corsi 'diluiti' è nella capacità di trattenere le nozioni, soprattutto teoriche. Da qui il suggerimento fisso a iscriversi a un club a casa.

      Nei sistema PADI - dato che di PADI parliamo - il brevetto vale 'nelle condizioni ambientali' in cui è stato rilasciato.
      Questo vuol dire che se si brevetta chiunque in Mar Rosso questi in Norvegia dovrà fare degli aggiornamenti, difficilmente viceversa.

      Ho condotto dei corsi open nel Mare del Nord, e posso dire che potendo scegliere è meglio iniziare dalla via facile, anche se quei brevetti potevi pesarli come oro.
      Quelli che arrivavano erano tosti e motivati, ma chissà quanti potevano averne di più, se solo il mare e le condizioni fossero stati più amichevoli!
      Avevamo davanti un mare nero, gelido, e quasi sempre incazzato.

      La via difficile all'inizio mi sa di selezione, di élite e di numeri chiusi.
      La subacquea ricreativa è altra cosa, è accompagnamento graduale di una crescita.

      E il Mare ha bisogno di subacquei.
      Noi subacquei siamo gli unici ambasciatori di un mondo che rischia di scomparire.
      Ultima modifica di cidiemme; 08-08-2019, 00:34.
      BLOG
      https://claudiodimanaoblog.blogspot.com/

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      • #18
        Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggio

        ciao molly


        La via difficile all'inizio mi sa di selezione, di élite e di numeri chiusi.
        La subacquea ricreativa è altra cosa, è accompagnamento graduale di una crescita.

        E il Mare ha bisogno di subacquei.
        Noi subacquei siamo gli unici ambasciatori di un mondo che rischia di scomparire.
        Condivido in pieno , spesso si fa confusione immaginandosi che tutti i subacquei vogliano avere "skill" da rambo o similari.
        Soprattutto all'inizio le persone vanno appassionate, entusiasmate , solo così potranno continuare in questa attività.

        Di rientro da una vacanza ai tropici , mi sono immerso con subacquei che probabilmente fanno immersioni solo in quel contesto, senza attrezzatura personale, senza computer, la guida ti monta attrezzatura, costume, gav e via..
        La gente vuole anche quello senza farse troppe pippe...... e in quel contesto in 20mt , 3 guide in acqua mi sento di dire che ci siamo divertiti in sicurezza... fine.


        Il resto viene dopo.
        Ultima modifica di paolinus; 08-08-2019, 10:03.
        http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
        http://profondeemozioni.blogspot.com/

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        • #19
          1 ciao a tutti
          Quanti ti voi anno preso un brevetto fuori dall italia ( in una vacanza estiva)
          Io vedo spesso gente che prende il brevetto ( faccio esempio sharm perche e l untimo sito dove sono andato) Open Oppure Advanced scendere in acqua con cinture piene di piombi
          Gente che anzi di sgonfiare il gav lo gonfiano ( pallonata)
          Quelli che non ti sanno dire quanto anno consumato D aria
          Forse questi istruttori pensano che tanto fra 1 settimana rientri al tuo paese e ti iscrivi a un club

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          • #20
            [QUOTE=amrvf;n1414663]
            quindi, alla luce di quanto scritto, avevi bisogno di tutto quel tempo e tuffi per raggiungere gli skill previsti per i tuoi brevetti
            buon per te che hai trovato un istruttore scrupoloso e coscenzioso! :[7

            Ciao amrvf
            Ho trovato un club con istruttori Eccezionali che non volevano fare brutta figura quando si andava fuori sede per immergersi



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            • #21
              Originariamente inviato da erino2707 Visualizza il messaggio
              1 ciao a tutti
              Quanti ti voi anno preso un brevetto fuori dall italia ( in una vacanza estiva)
              Io vedo spesso gente che prende il brevetto ( faccio esempio sharm perche e l untimo sito dove sono andato)
              Io penso che chi fa questi corsi all'estero vuole questo tipo di corsi.
              Quello che mi permetto di far notare è proprio questo.
              Dalle tue parole sembra che questi sedicenti istruttori all'estero "irretiscano" i poveri e sprovveduti avventori.
              Per me non è cosi.
              E' la domanda che ha generato l'offerta.
              Le persone che fanno questi corsi, vogliono e ricercano questi corsi.
              Quindi dov'è il problema ???

              Originariamente inviato da erino2707 Visualizza il messaggio
              Open Oppure Advanced scendere in acqua con cinture piene di piombi
              Questo è un problema diffuso, non è giusto circoscriverlo alla sola Padi.

              Purtroppo la deriva negativa (dal punto di vista della pura tecnica subacquea) è iniziata nella seconda metà degli anni 90 dove si è iniziato a fiutare il "business".
              Padi è stata avanti a tutti ed ha capito, anni prima, quello che gli altri non avevano capito inventando "la subacquea facile e per tutti".
              Questo è stato un bene, Padi ha affrancato la subacquea da attività di nicchia per pochi, predisposti ed irriducibili, ad attività di massa.
              Quando tutte le altre didattiche hanno "compreso" l'affare si sono buttate a capofitto, il problema che nel farlo hanno completamente buttato via quanto c'era di buono in loro.
              Tutte le didattiche hanno subito un tale mutamento, chi più, chi meno tutti si sono dovute allineare al pensiero comune pena uscire dal mercato.

              Il problema dell'eccesso di zavorra è endemico l'Italia non ne è immune, basta andare in qualsiasi divin per veder sfilare una marea di cinture modello incudine.

              Insegnare ad andare in acqua con tanti chili di zavorra è molto ma molto più facile ma soprattutto richiede molto meno tempo, meno ore di piscina = ergo costi minori.
              Al contrario insegnare ad immergersi usando una corretta quantità di zavorra che al giorno d'oggi verrebbe vista come una cosa eccezionale - richiede molto impegno sia dell'istruttore, sia dell'allievo, più tempo, più piscina, ergo, maggiori costi.

              La gente ha scelto.
              Nessuno è interessato a questo tipo di formazione, se il corso dura più di un tot e costa un pochino di più viene scartato.
              La domanda non lo premia ma lo penalizza spostandosi verso realtà più "easy" più a "portata di mano".

              Oggi tutti abbiamo fretta, oggi pochi amano imparare, pochi amano partecipare ad un corso e sono felici per il solo fatto di fare un corso che li sta formando.
              Siiii, tutti lo dicono a "parole" ma poi nei fatti vanno da chi gli rompe meno le scatole.
              Spendo nel computer, spendono nella muta e nell'erogatore - d'altronde li è un fatto di sicurezza, senza contare che il computer e l'erogatore - se belli e all'ultima moda, fanno il subacqueo agli occhi di chi li guarda.
              Il corso ... no quello non è importante, quello è una noiosa pratica burocratica - li si può spendere il meno possibile, sia in termini di costo, sia in termini di tempo e fatica.
              Conta l'istruttore ... ed il proprio istruttore è sempre il migliore

              Originariamente inviato da erino2707 Visualizza il messaggio
              Gente che anzi di sgonfiare il gav lo gonfiano ( pallonata)
              Quelli che non ti sanno dire quanto anno consumato D aria
              Potrei dirti che una percentuale non trascurabile degli istruttori è a rischio di "pallonate" per un uso smodato di zavorra ed una percentuale ancora più grande di istruttori non saprebbe portare a termine correttamente un calcolo dei consumi.
              Dimenticavo questo non in Mar Rosso ma in Italia.
              Tu ti stupisci perché un subacqueo Open non sa dire quanto ha consumato ?

              Originariamente inviato da erino2707 Visualizza il messaggio
              Forse questi istruttori pensano che tanto fra 1 settimana rientri al tuo paese e ti iscrivi a un club
              Questi istruttori spesso sono ragazzi con poca esperienza che seguono un protocollo didattico studiato apposta per andare incontro alle esigenze della domanda.
              E' sempre e solo la domanda che genera l'offerta non il contrario - almeno nella subacquea.

              Prendiamo per esempio la parabolica esperienza dei DIR paladini della corretta e rigorosa formazione.
              Esplosi in una bolla che sembrava inarrestabile - finalmente una didattica "seria" - "rigorosa" - "attenta".
              Attenzione non sto prendendo in giro i DIR, lo erano sul serio, avevano tutte quelle qualità che Padi non ha, erano l'opposto di Padi.
              Eppure il "mercato" li ha premiati con l'estinzione.
              Di fatto ora ci troviamo nel "post DIR" - crisi economica, rigore che ha prodotto più mal contento in chi veniva bocciato, costi elevati hanno portato a un insuccesso dal punto di vista commerciale.

              Inutile dire sono i migliori se poi commercialmente nessuno ci va.

              L'iniziale successo che ha riscosso soprattutto in Italia era dovuto più ad aspetti legati alla "moda" e all'apparire.
              Un DIR con la sua stagna nera, il bibo senza fondelli ecc, ecc, era riconoscibile, si entrava a far parte di una confraternita, il DIR con altri DIR s'immerge come con se stesso.
              Tutto bello ma .... poi quando fai i corsi e bocci la gente questa non è certo felice, quando chiedi cifre bel al di sopra della media del mercato i fruitori non sono felici.
              Dopo alcuni anni di "successo" la "fregola" dell'apparire se la sono fatta passare e la bolla DIR in Italia si è sgonfiata.

              Padi è sempre Padi, un successo mondiale, DIR/GUE e compagnia bella .... al contrario un fenomeno che il mercato ha bocciato senza appello.

              Certo rimane il grande apporto in termini tecnici ha il movimento ha di fatto portato nella subacquea tecnica ma questo è materia per chi come noi (partecipanti al forum) amiamo discutere.
              DIR/GUE ha dato tanto alla subacquea ma è dal punto di vista commerciale che non ha sfondato ma al contrario non ha funzionato.
              Non ha funzionato perché non ha capito che è la domanda che genera l'offerta, non il contrario nella subacquea.

              Per cui di cosa ti stupisci ?
              Cosa ti fa essere dubbioso sull'attuale sistema ?

              Io penso che non hai motivi per lamentarti.
              Il sistema è tale per cui ogni persona trova la sua dimensione, tu hai trovato la tua con ottimi istruttori, lascia che gli altri trovino la loro.

              Cordialmente
              Rana

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              • #22
                Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggio
                Sulla durata dei corsi c'è un grosso equivoco di fondo.
                Infatti. Io ad esempio feci il primo corso per caso in 6 giorni durante una vacanza di due settimane a Corfù. Tutto in mare con goletta appoggio mattina e pomeriggio, due istruttori fipas per due allievi, manuale federale completo con calcolo deco, brevetto cmas una stella. Poi due immersioni reali extracorso. Tornato in Italia comprata attrezzatura completa e prima immersione italiana in solitario su un fondo di 13 metri con la barca di un amico.
                www.liberisub.it

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                • #23
                  Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                  La gente ha scelto.
                  Nessuno è interessato a questo tipo di formazione, se il corso dura più di un tot e costa un pochino di più viene scartato.
                  La domanda non lo premia ma lo penalizza spostandosi verso realtà più "easy" più a "portata di mano".


                  Ciao RANA

                  Non l'avevo mai osservata, la faccenda, da questo punto di vista: la domanda che controlla l'offerta, E in effetti non c'è niente di più darwinista del mercato.
                  Illuminante.
                  Complimenti.
                  BLOG
                  https://claudiodimanaoblog.blogspot.com/

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                  • #24
                    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

                    ............................, tu hai trovato la tua con ottimi istruttori, lascia che gli altri trovino la loro.

                    Cordialmente
                    Rana

                    www.filoariannadive.com

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                    • #25
                      Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                      Prendiamo per esempio la parabolica esperienza dei DIR paladini della corretta e rigorosa formazione.
                      Esplosi in una bolla che sembrava inarrestabile - finalmente una didattica "seria" - "rigorosa" - "attenta".
                      Eppure il "mercato" li ha premiati con l'estinzione.
                      Di fatto ora ci troviamo nel "post DIR" - crisi economica, rigore che ha prodotto più mal contento in chi veniva bocciato, costi elevati hanno portato a un insuccesso dal punto di vista commerciale.

                      Inutile dire sono i migliori se poi commercialmente nessuno ci va.

                      L'iniziale successo che ha riscosso soprattutto in Italia era dovuto più ad aspetti legati alla "moda" e all'apparire.
                      Un DIR con la sua stagna nera, il bibo senza fondelli ecc, ecc, era riconoscibile, si entrava a far parte di una confraternita, il DIR con altri DIR s'immerge come con se stesso.
                      Tutto bello ma .... poi quando fai i corsi e bocci la gente questa non è certo felice, quando chiedi cifre bel al di sopra della media del mercato i fruitori non sono felici.
                      Dopo alcuni anni di "successo" la "fregola" dell'apparire se la sono fatta passare e la bolla DIR in Italia si è sgonfiata.

                      Padi è sempre Padi, un successo mondiale, DIR/GUE e compagnia bella .... al contrario un fenomeno che il mercato ha bocciato senza appello.

                      Certo rimane il grande apporto in termini tecnici ha il movimento ha di fatto portato nella subacquea tecnica.
                      DIR/GUE ha dato tanto alla subacquea ma è dal punto di vista commerciale che non ha sfondato ma al contrario non ha funzionat perché non ha capito che è la domanda che genera l'offerta, non il contrario nella subacquea.
                      penso che tu abbia una visione un po' limitata, io non vedo nessuna bolla e nessuna parabola, i numeri sono stazionari.
                      a mio avviso il problema principale è che in Italia il mercato dei "duri e puri" con i portafogli pieni è limitato, ed il diffondersi degli istruttori (foundamental) ha portato una ulteriore frammentazione del mercato. impossibile con tali premesse per un istruttore GUE sperare in un pareggio di bilancio. consideriamo che per gli step didattici successivi (tech etc.) devi far venire un istruttore abilitato con costi che lievitano enormemente. è per questo che molti istruttori gue affiancano padi tec o altro per far quadrare i bilanci con un potenziale di clienti maggiore.

                      a questo aggiungi che tutte le didattiche, ricreative e non, hanno scopiazzato fantasiosamente configurazioni e procedure in un guazzabuglio spesso pericoloso attirando con percorsi facilitati ed accelerati potenziali subacquei pseudotecnici suicide commit creando ulteriore frammentazione nel mercato e sopratutto disinformazione e confusione nei subacquei idealmente fondamentalisti ma di fatto wannabe. buona parte dei bocciati ai corsi GUE per problemi di tempo o economici ripiegano sui corsi di altre didattiche meno rigorose.

                      da quello che poi vedo in acqua buona parte dei "duri e puri" scende spesso a compromessi logistici/economici.
                      Ultima modifica di amrvf; 09-08-2019, 12:00.

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                      • #26
                        Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio
                        penso che tu abbia una visione un po' limitata, io non vedo nessuna bolla e nessuna parabola, i numeri sono stazionari.
                        Ammetto di non aver dati alla mano ma difficilmente mi sbaglio.
                        ​Tu dici che i numeri sono stazionari ?
                        Io non penso so che alcuni istruttori hanno smesso l'attività didattica penso proprio per il fatto che non ci stanno dentro con i costi.
                        Penso - di uno sono certo (non faccio nomi perché non lo conosco ma ho solo seguito su facebook i suoi post).

                        Se tu hai dati alla mano che attestano la stabilità dei numeri di brevetti rilasciati sarei felice di vederli.

                        Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio
                        a mio avviso il problema principale è che in Italia il mercato dei "duri e puri" con i portafogli pieni è limitato, ed il diffondersi degli istruttori (foundamental) ha portato una ulteriore frammentazione del mercato. impossibile con tali premesse per un istruttore GUE sperare in un pareggio di bilancio.
                        Esatto
                        Vedi che diciamo la stessa cosa.

                        Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio
                        consideriamo che per gli step didattici successivi (tech etc.) devi far venire un istruttore abilitato con costi che lievitano enormemente. è per questo che molti istruttori gue affiancano padi tec o altro per far quadrare i bilanci con un potenziale di clienti maggiore.
                        E ritorniamo al mio discorso anche se non ti piace.
                        Inutile essere una concessionaria di Ferrari se nessuno entra a comprarle.
                        Inutile proporre una didattica "rigorosa ed intransigente" sicuramente di "valore" se nessuno poi paga per fare i corsi che propone.
                        E' commercialmente che fallisce il progetto DIR / GUE, non qualitativamente.

                        Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio
                        a questo aggiungi che tutte le didattiche, ricreative e non, hanno scopiazzato fantasiosamente configurazioni e procedure in un guazzabuglio spesso pericoloso attirando con percorsi facilitati ed accelerati potenziali subacquei pseudotecnici suicide commit creando ulteriore frammentazione nel mercato e sopratutto disinformazione e confusione nei subacquei idealmente fondamentalisti ma di fatto wannabe.
                        Non esagerare,
                        io non ho fatto corsi DIR / GUE ma non mi lamento dell'istruzione subacquea ricevuta , questo per dire che anche al di fuori di DIR/GUE si possono trovare istruttori di pari valore e, permettimi, a costi umani.

                        Riguardo alle altre didattiche è inevitabile copiare, assimilare, far propri aspetti che si considerano validi.
                        E' quella che possiamo definire esperienza collettiva, della collettività, che setaccia le metodiche acquisendo quelle di maggior successo e scartando quelle improduttive.
                        Questo "darvinismo" c'è sempre stato, anche Padi è stata copiata anche più di GUE/DIR anche perché li girava un "business" maggiore.
                        Anche DIR/GUE ha attinto a destra e sinistra per assemblare la propria didattica - non venirmi a dire che da zero hanno costruito cose che non erano già presenti nel mondo subacqueo.
                        Ammetto che hanno avuto un approccio che è stato rivoluzionario, miscele standard, calcolo decompressione, importanza del gruppo (team) ecc, ecc, ma non hanno inventato loro l'assetto, non è che prima di loro c'era il "deserto" e la gente non faceva immersioni.

                        Tanto di cappello al valore della loro esperienza ma non puoi dire che l'insuccesso commerciale è dovuto al fatto che le altre didattiche hanno fatto propri alcuni aspetti (con risultati tutti da valutare siamo d'accordo).

                        Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio
                        buona parte dei
                        Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio
                        bocciati ai corsi GUE per problemi di tempo o economici ripiegano sui corsi di altre didattiche meno rigorose.
                        Esatto, ed è proprio valutando l'entità di questo fatto che la DIR/GUE doveva porsi delle domande.
                        Se te ne freghi e tiri dritto per la tua strada perché vuoi essere l'eccellenza, fai tuo l'onore di essere eccellenza ma rimani una nicchia che commercialmente non fai testo.

                        Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio
                        da quello che poi vedo in acqua buona parte dei "duri e puri" scende spesso a compromessi logistici/economici.
                        Esatto, questo è il motivo per cui non ho mai fatto corsi DIR/GUE io sono uno di quelli, a me piace cambiare, provare sperimentare, mi piace andare senza gav, andare in aria profonda, ecc, ecc.

                        Non riesco a far mia la necessaria coerenza che richiede il sistema DIR e per tanto non sento come un modo che a me piace per andare sott'acqua il rigore che divulga.

                        Farei un qualcosa che non sento nella mia natura e che per tanto non rispetterei.

                        Inutile dire che l'aria non si usa, giustissimo ma se poi la gente non è coerente e la usa ......

                        Cordialmente
                        Rana

                        Ultima modifica di RANA; 09-08-2019, 13:10.

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                        • #27
                          Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                          Inutile proporre una didattica "rigorosa ed intransigente" sicuramente di "valore" se nessuno poi paga per fare i corsi che propone.
                          E' commercialmente che fallisce il progetto DIR / GUE, non qualitativamente.
                          l'errore di base è proprio considerarla una "didattica commerciale", per me non lo è e l'errore di valutazione lo hanno fatto quegli istruttori che pensavano di farci business in un paese come l'Italia. si adotta per la gloria e poi il business lo fai con altro. infine nelle strutture piramidali generalmente guadagnano solo i vertici.


                          Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                          Anche DIR/GUE ha attinto a destra e sinistra per assemblare la propria didattica - non venirmi a dire che da zero hanno costruito cose che non erano già presenti nel mondo subacqueo.
                          Ammetto che hanno avuto un approccio che è stato rivoluzionario, miscele standard, calcolo decompressione, importanza del gruppo (team) ecc, ecc, ma non hanno inventato loro l'assetto, non è che prima di loro c'era il "deserto" e la gente non faceva immersioni.
                          per me prima dell'era Irvine e Jablosky c'era peggio del deserto: una manciata di didattiche più o meno improvvisate che predicavano con configurazioni improbabili l'aria profonda (PSA) o le immersioni in trimix con il bibo (collegato da manifold) con due miscele differenti nelle bottiglie (TSA) o tribo sulle spalle, vari accrocchi come i bisacco 40+40 (litri) a doppio corrugato elasticati, stage in acciaio con sub strimmati zavorrati all'inverosimile. che dal 2000 in poi tutti abbiano più o meno seguito la strada tracciata e codificata dai dir non mi sembra poco.

                          Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                          Se te ne freghi e tiri dritto per la tua strada perché vuoi essere l'eccellenza, fai tuo l'onore di essere eccellenza ma rimani una nicchia che commercialmente non fai testo.
                          ribadisco che per me l'aspetto commerciale non è prioritario, il focus sono le esplorazioni.




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                          • #28
                            Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio

                            a questo aggiungi che tutte le didattiche, ricreative e non, hanno scopiazzato fantasiosamente configurazioni e procedure in un guazzabuglio spesso pericoloso attirando con percorsi facilitati ed accelerati potenziali subacquei pseudotecnici suicide commit creando ulteriore frammentazione nel mercato e sopratutto disinformazione e confusione nei subacquei idealmente fondamentalisti ma di fatto wannabe. buona parte dei bocciati ai corsi GUE per problemi di tempo o economici ripiegano sui corsi di altre didattiche meno rigorose.

                            da quello che poi vedo in acqua buona parte dei "duri e puri" scende spesso a compromessi logistici/economici.
                            quindi per non scendere a compromessi o per costi o per non ripiegare in didattiche meno rigorose vi "condannate" a fare tuffetti in ean32 a 30mt con un bel fundamental in tasca?

                            sò soddisfazioni........Masochisti

                            Aggiungo che configurazione frusta lunga, cannister torcia, schienalini non è che li hanno inventati i Gue , ma erano comunemente usate anche altri didattiche TDI , IANTD in America.


                            http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
                            http://profondeemozioni.blogspot.com/

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                            • #29
                              Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio



                              per me prima dell'era Irvine e Jablosky c'era peggio del deserto: una manciata di didattiche più o meno improvvisate che predicavano con configurazioni improbabili l'aria profonda (PSA) o le immersioni in trimix con il bibo (collegato da manifold) con due miscele differenti nelle bottiglie (TSA) o tribo sulle spalle, vari accrocchi come i bisacco 40+40 (litri) a doppio corrugato elasticati, stage in acciaio con sub strimmati zavorrati all'inverosimile. che dal 2000 in poi tutti abbiano più o meno seguito la strada tracciata e codificata dai dir non mi sembra poco.


                              ribadisco che per me l'aspetto commerciale non è prioritario, il focus sono le esplorazioni.



                              penso che in quel contesto ,in quegli anni ,certe immersioni esplorative su fondali oltre i 130/150 mt condotte da alcuni membri Italiani delle didattiche sopra citate TSA e PSA, Corti e Ghisotti per fare due nomi, i subacquei nostrani, freschi illuminati dal DIR d'oltre oceano non sapessero neanche pianificarle nei loro sogni più rosei............

                              Poi per carità se volete vivere di luce riflessa delle esplorazioni fatte da Irvine e Jablosky in America ..... fate pure....
                              Ultima modifica di paolinus; 09-08-2019, 16:12.
                              http://profondeemozioni.blogspot.com...V5SQJ1vZvQ6WZR
                              http://profondeemozioni.blogspot.com/

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                              • #30
                                Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio
                                l'errore di base è proprio considerarla una "didattica commerciale" ......
                                ​Guarda, forse abbiamo un concetto differente del termine "commerciale".

                                Passo indietro: per commerciale intendo riferirmi a un professionista che ne fa la sua attività principale di reddito per campare.

                                Io, non sono commerciale, i corsi che tengo non mi procurano un centesimo, al contrario mi pago perfino le mie immersioni anche se porto gli allievi,
                                Lo faccio solo perché mi piace, lo faccio senza prendere un centesimo, lo faccio alle mie condizioni, prendere o lasciare - me lo posso permettere dato che sono io che faccio un favore agli allievi - non me ne frega nulla di assecondare chicchessia - dato che la mia vita economica non dipende da questa attività che è solo ed unicamente una passione - che mi pago.
                                Gli allievi mi chiedono di tenere un corso, io accetto ma detto le regole e tutti siamo felici e contenti.

                                Tutto questo è un qualcosa che io concedo a me stesso, improponibile se al contrario da questa attività ci devo tirare fuori il sostentamento per me e per la mia famiglia.

                                Gli istruttori GUE hanno speso fior di soldi per i corsi, e, molti (quasi tutti) lo hanno fatto per poter vivere della loro passione.

                                Che ti piaccia o no questo genere di attività è commerciale.

                                Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio
                                per me prima dell'era Irvine e Jablosky c'era peggio del deserto:
                                Questo non dimostra nulla.
                                Questa affermazione dimostra solo che sai contare fino a 7 ma questo non esclude che ci sia anche 8 il 9 il 10 ecc, ecc.

                                Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio
                                Una manciata di didattiche più o meno improvvisate che predicavano con configurazioni improbabili l'aria profonda (PSA) o le immersioni in trimix con il bibo (collegato da manifold) con due miscele differenti nelle bottiglie (TSA) o tribo sulle spalle, vari accrocchi come i bisacco 40+40 (litri) a doppio corrugato elasticati, stage in acciaio con sub strimmati zavorrati all'inverosimile. che
                                Ma ....
                                Stai parlando per luoghi comuni.
                                La speleosubacquea europea ha un suo vissuto di pregio che non sfigurano con il WKPP

                                I personaggi che hai descritto ci sono, come ci sono gli pseudo DIR - quelli che forti di un brevetto "fundamental" pensano di esser al di sopra di tutti e tutto.

                                L'eccellenza c'è sempre stata e non è prerogativa unica della GUE.

                                Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio
                                dal 2000 in poi tutti abbiano più o meno seguito la strada tracciata e codificata dai dir non mi sembra poco.
                                Ammetto che le didattiche ricreative volendo iniziare un percorso tecnico hanno attinto a piene mani dal sistema DIR.
                                Ammetto che non tutti gli "innesti" varianti ed interpretazioni sono di pregio.
                                Ma ripeto l'eccellenza non ha cambiato il proprio modus operandi.
                                Un Casati non è diventato quello che è diventato perché è stato pubblicato il manuale funamental della GUE.

                                Comunque ammetto che è stato si uno spartiacque importante che ha caratterizzato moltissimo la subacquea tecnica nei corsi iniziali questo si, lo riconosco.

                                Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggio
                                ribadisco che per me l'aspetto commerciale non è prioritario, il focus sono le esplorazioni.
                                No dai ti prego questo commento potevi risparmiarlo.

                                Che senso ha ?

                                Se il tuo focus sono le esplorazioni farai scelte che comporteranno un budget di spesa enne volte più costoso, dovrai investire tantissimo tempo ed esercitarti continuamente ecc, ecc, questa attività esula da qualsiasi didattica entra in un circuito talmente di nicchia che nulla ha senso dal punto di vista didattico.

                                In questa discussione si parla di didattiche per esseri umani normali che intendono andare sott'acqua per passare un ora di relax.

                                Ora, se per te, chi intende svolgere immersioni ricreative deve dimostrare di possedere una preparazione tale da porte effettuare esplorazioni .... alzo le mani e ti do ragione solo perché non penso che io e te possiamo discutere.

                                Cordialmente
                                Rana
                                Ultima modifica di RANA; 09-08-2019, 16:49.

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