Non ho conoscenza di relitti riportati interi in superficie interi, però questo non vuol dire che non possa essere successo...
Relitti sottomarini
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Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggioNon ho conoscenza di relitti riportati interi in superficie interi, però questo non vuol dire che non possa essere successo...
>> "Ma quello che io dico sempre è che l'assenza di prove, non è la prova dell'assenza. Solamente perché non si ha nessuna prova che qualcosa esista, non vuol dire che si abbia la prova che quel qualcosa non esista!
>> Ci sono conoscenze che si conoscono e conoscenze che non si conoscono, ma ci sono anche non conoscenze che non si conoscono, sono le cose che non sappiamo di non sapere.
Da: The Boondocks, con tanto di riferimenti a Pulp Fiction
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Originariamente inviato da Lorescuba Visualizza il messaggioNon ho conoscenza di relitti riportati interi in superficie interi, però questo non vuol dire che non possa essere successo...
Di nostro interesse puo' essere sapere che l'equipaggio abbandono' il sommergibile dopo che questo tocco' il fondo a 67 metri di profondita'. Dei tre morti, a quanto pare uno fu a causa dei danni subiti dal non aver espirato correttamente durante la risalita.
Ma in passato sono stati fatti altri recuperi. Il Wilhelm Bauer ad esempio, ex U2540, tipo XXI, autoaffondato a fine guerra e poi recuperato a fine anni '50, ora esposto in galleggiamento a Bremerhaven.
Addirittura e' stata recuperata la Vasa, vascello olandese realizzato nella prima meta' del '600 ed affondato nel giorno del varo, nel 1628. Fu recuperata praticamente intera nel 1961, ora e' esposta nel medesimo museo.
La Vasa e l'U534 hanno in comune di essere stati preservati dal fondo melmoso di un mare poco salato, freddo e tendenzialmente anossico sul fondo, che ha rallentato parecchio la corrosione di metalli e legno.
l'U2540 e' rimasto sott'acqua per pochi anni.
Non so invece quanto l'U455, ad esempio, possa ancora durare integro cosi' come lo si puo' vedere, ma avendo ancora all'interno quasi tutto il suo equipaggio penso che debba restare la' dove si trova, ed essere avvicinato col giusto rispetto che merita qualsiasi cimitero.
Personalmente ho visitato l'U995 a Laboe, e il Nazario Sauro a Genova. Emersi, in perfette condizioni, in asse di galleggiamento, ordinati ed integri rendono comunque molto bene l'idea di un luogo claustrofobico, contorto, stretto e facilmente pericoloso. Immagina un relitto di un sommergibile come potrebbe essere... Fermo restando che in un relitto del genere, altro pericolo da non sottovalutare assolutamente sono gli armamenti. Nell'U534 furono ritrovati, oltre ai normali G7e, dei T11, siluri di nuova concezione (ok, nuova per l'epoca) con guida a rilevamento acustico migliore dei T5 in uso, tutti ovviamente dotati delle proprie testate di guerra.
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@Steinoff se t'interessa il Veniero questo libro è essenziale -e ben scritto- : https://www.sololibri.net/Storie-di-...i-navi-Un.html .CACCIATORI DI RETI FANTASMA
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Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggio@Steinoff se t'interessa il Veniero questo libro è essenziale -e ben scritto- : https://www.sololibri.net/Storie-di-...i-navi-Un.html .
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Per tornare al tema iniziale, aggiungo al topic un video che ho trovato su youtube. E' di qualche anno fa, e mostra gli interni di un sommergibile inglese affondato a causa di una mina italiana.
Rende davvero bene come siano gli interni di un battello del genere, di quanto sia complesso ed estremamente pericoloso avventurarcisi e di quanto bisogna esser bravi per poterlo fare con un buon margine di sicurezza
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Bello il video , notavo anche la difficoltà che si può trovare all'interno di un relitto a causa dell'acqua che diventa torbida con i movimenti dei sub.
Ho apprezzato anche il gesto che hanno fatto di non raccogliere niente dal relitto (tipo le tazzine )
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Anche io l'ho apprezzato, anche se... Sai, si tratta di un cimitero di guerra, dato che a causa dell'affondamento vi fu un unico sopravvissuto, tra l'altro in un modo davvero incredibile e quasi ai limiti delle possibilita' umane. Non so se gia' all'epoca delle riprese il relitto fosse stato dichiarato tale (la Hood, ad esempio, fu dichiarata cimitero di guerra britannico solo nel 2002) ma io, sapendo che non era un relitto vuoto, non sarei comunque riuscito ad entrare dentro, per rispetto
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Originariamente inviato da Steinoff Visualizza il messaggioPer tornare al tema iniziale, aggiungo al topic un video che ho trovato su youtube. E' di qualche anno fa, e mostra gli interni di un sommergibile inglese affondato a causa di una mina italiana.
Rende davvero bene come siano gli interni di un battello del genere, di quanto sia complesso ed estremamente pericoloso avventurarcisi e di quanto bisogna esser bravi per poterlo fare con un buon margine di sicurezza
Per esperienza diretta, posso dirti che il grandangolo della cam non rende giustizia all'oppressione claustrofobica dell'interno del relitto di un sommergibile.
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