Sport propedeutici alla subaquea

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  • #16
    Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

    bla bla
    Ciao Rana grazie mille.
    La storia è estremamente interessante, probabilmente era anche predisposizione all´apnea.

    Mi ricordo ancora una delle prime immersioni che ho fatto, due consecutive con minima differenza di quota. La prima fatta facendo foto e agitandomi per l´emozione, la seconda fatta con più calma, senza far foto a tutto e tenendo le braccia ferme.
    La prima volta sono uscita in riserva, la seconda sono stata sotto 10 minuti in più ed ero ben lontano dalla riserva.

    Questa estate siamo stati a Sharm e dopo 3 giorni e 9 immersioni i miei tempi sotto sono molto migliorati. Nelle prime immersioni consumavo molto più, e via via che facevo immersioni riducevo costantemente il consumo di aria.
    Quindi, di sicuro stare sotto mi fa prendere maggiore confidenza con il mondo sottomarino e mi aiuta non poco.

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    • #17
      Credo proprio che la subacquea non abbia bisogno di uno sport propedeutico,
      La subacquea richiede solo di essere in forma.
      Penso che qualsiasi attività aerobica, o che migliori il sistema cardiovascolare sia ok.
      La respirazione controllata si addice all'apnea. La subacquea, se praticata in modo rilassato, porta da sé alla respirazione controllata

      Sono convinto che controllare il respiro sia una conseguenza dell'uso corretto di un autorespiratore, non una prerogativa.
      Ultima modifica di cidiemme; 05-06-2019, 00:19.
      BLOG
      https://claudiodimanaoblog.blogspot.com/

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      • #18
        Ciao Cidiemme.

        Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggio
        La respirazione controllata si addice all'apnea. La subacquea, se praticata in modo rilassato, porta da sé alla respirazione controllata
        Ho cercato di approfondire il discorso respirazione, non solo nell'apnea ma anche nella bombole e nelle attività di tutti i giorni.

        Non pretendo di sapere tutto, ci mancherebbe e sono aperto ad accettare punti di vista diversi.

        Io ritengo che la ventilazione polmonare è l'attività che ovviamente tutti facciamo in ogni momento ma che conosciamo meno.

        Quando nasciamo istintivamente abbiamo una corretta respirazione completa, un "onda" che attraversa sia in entrata (inspiro) che in uscita (espiro) le tre parti della ventilazione (diaframmatica, intercostale, clavicolare).

        Con il crescere la corretta ventilazione viene distorta e modificata in peggio dal nostro stile di vita, postura, cattive abitudini, ecc, ecc, modificano ed ingessano il respiro.
        Siamo convinti tutti di saper respirare - solo perché respiriamo - ma respirare correttamente non è una cosa scontata anzi......

        Quando ci si confronta con il respiro, quando anche solo cerchiamo di "osservarlo" capiamo la complessità di un gesto che diamo per scontato.

        Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggio
        Sono convinto che controllare il respiro sia una conseguenza dell'uso corretto di un autorespiratore, non una prerogativa.
        Non condivido questa affermazione.
        Una non corretta ventilazione polmonare non viene corretta dall'uso dell'erogatore.

        L'uso dell'erogatore non ha come conseguenza correggere in senso positivo la ventilazione.

        Se un subacqueo non ha la consapevolezza del proprio respiro si limiterà semplicemente a richiedere aria all'erogatore ma non correggerà gli errori nella ventilazione.

        Nello Yoga c'è un detto:
        "Chi controlla il respiro controlla la mente, chi non controlla il respiro non controlla la mente"

        Questo "adagio" mette in evidenza il perché anche per un subacqueo con le bombole è fondamentale approfondire la ventilazione polmonare un argomento spesso poco o per nulla trattato nei corsi.

        Ovviamente si può imparare ad immergersi anche senza approfondire la tecnica con cui respiriamo, è quello che fa la maggior parte dei subacquei ma questo non vuol dire che non sia un aspetto importante e permettetemi molto ma molto affascinante.

        Cordialmente
        Rana

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        • #19
          sport propedeutico che ho imparato con la subacquea:
          1. stappare la bottiglietta di birra
          2. alzare il gomito
          3. sorseggiare
          4. abbassare il gomito
          ripetere i passaggi da 2 a 4 fino ad aver terminato il contenuto della bottiglietta
          se le chiacchere si dilungano, ricominciare dal punto 1
          Per fortuna in Italia c'è ancora qualcuno che punta sui giovani... LE MILF [cit.]

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          • #20
            Originariamente inviato da labottatrice Visualizza il messaggio
            sport propedeutico che ho imparato con la subacquea:
            1. stappare la bottiglietta di birra
            2. alzare il gomito
            3. sorseggiare
            4. abbassare il gomito
            ripetere i passaggi da 2 a 4 fino ad aver terminato il contenuto della bottiglietta
            se le chiacchere si dilungano, ricominciare dal punto 1
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            • #21

              Ciao RANA
              Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

              Io ritengo che la ventilazione polmonare è l'attività che ovviamente tutti facciamo in ogni momento ma che conosciamo meno.
              Verissimo.

              Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
              Una non corretta ventilazione polmonare non viene corretta dall'uso dell'erogatore.
              L'uso dell'erogatore non ha come conseguenza correggere in senso positivo la ventilazione.
              Per capirci: la respirazione con l'erogatore è un'esperienza completamente diversa da qualsiasi altro tipo di respirazione in superficie.Basti pensare che il naso viene 'bloccato' nella fase inalatoria, che ci sono più spazi aerei morti, la densità eccetera.

              Ovviamente neanche io mi sogno di sapere tutto, posso però portare in questa discussione la mia esperienza con i subacquei, molti alle prime armi.

              Ho notato che la respirazione con l'erogatore diventa 'naturale' - perdonami i termine improprio - nel momento in cui ci si dimentica che si sta respirando sott'acqua e si volge l'attenzione altrove.
              La respirazione diventa più efficiente con il numero di immersioni. Con l'esperienza si respira 'meno' e ci si accorge che in profondità, grazie alla p.p. dell'ossigeno si respira ancora meno.

              Posso dire che non ho visto grandi differenze tra praticanti di yoga, anche ad alto livello, o altre discipline simili, come tai-chi, e gli altri subacquei.
              Quando m'accorgo di una respirazione 'alta' gli chiedo di respirare 'con la pancia' o di fare tante bolle. Di solito basta questo.
              Non basta se dietro c'è una respirazione molto stressata, tanto da generare grossi problemi, allora in quel caso sì, lo yoga può, anzi dovrebbe intervenire. Su un sacco di altre cose, però.

              Per quanto mi riguarda preferisco l'approccio Zen: è il mezzo che mi insegna la Via.
              Ma soprattutto: tanta, tanta cera!

              opinioni diverse

              un saluto
              Ultima modifica di cidiemme; 06-06-2019, 02:31.
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