Immersione senza usare il GAV una volta fatta la discesa

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • RANA
    le multe in mare sono sempre molto care ed e' sicuramente meglio evitarle
    in tema di leggi io ho il tuo stesso timore e conto sul fatto che per età" evito i periodi di punta e le zone affollate oltre a muovermi in autonomia
    piuttosto che unirmi alle greggi piuttosto smetto di immergermi
    cordialmente
    paolo
    Paolo

    Commenta


    • Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
      RANA
      le multe in mare sono sempre molto care ed e' sicuramente meglio evitarle
      in tema di leggi io ho il tuo stesso timore e conto sul fatto che per età" evito i periodi di punta e le zone affollate oltre a muovermi in autonomia
      piuttosto che unirmi alle greggi piuttosto smetto di immergermi
      cordialmente
      paolo
      Ok.

      Diciamo che conto sul fatto che nessuno della capitaneria ha la voglia e neanche il gusto di mettersi a controllare ogni subacqueo che esce dall'acqua se ha effettuato l'immersione rispettando un elenco di attrezzature che ha emanato la capitaneria.

      Considerando che se esce dall'acqua è andato tutto bene.

      Penso che sicuramente hanno delle altre priorità, sicuramente controllano se hai il pallone segna sub, giustamente, poi il resto è a rischio e pericolo di chi s'immerge.
      Loro si sono messi dalla parte della ragione avendo emanato un ordinanza.

      Ripeto è mia convinzione che fino a quando tutto va bene nessuno mai andrà a controllare nulla sull'attrezzatura usata, quando dovesse succedere un incidente che richiamo l'intervento della capitaneria in questo caso il problema si può presentare.


      Cordialmente
      Rana


      Commenta


      • Ciao RANA




        Sulle ordinanze folli mi dispiace contraddirti : ci sono state, ci sono e, purtroppo, ci saranno. Mettiamoci il cuore in pace!

        Tu scrivi: Le ordinanze, per me, vanno prese con i limiti che spesso hanno, vanno rispettate nella misura in cui hanno senso, con buon senso ed anche spirito critico nel ravvisare le interpretazioni che di fatto costituirebbero un impedimento ad un attività come la subacquea che presenta diversi approcci, tecniche ed è in continua evoluzione.

        Anche qui mi dispiace, ma vanno rispettate e basta. E’ vero che si tratta di norme locali, ma vanno rispettate. Se non lo fai, commetti un reato.


        Tu scrivi : ….possiamo dire quindi che questo regolamento rappresenta una linea di comportamento che la capitaneria considera corretto e non un obbligo imposto anche tramite sanzione.

        Se leggi con attenzione trovi : … è fatto obbligo che gli interessati dispongano….
        Non dice è una linea prudenziale od altro (mi sembra chiaro). Quindi non sono linee guida, ma obbligo!


        Inoltre, l’ ordinanza in oggetto reca all’art 3 la seguente dicitura:

        “E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e far osservare la presente Ordinanza, la quale sostituisce e abroga la n° 32/2 006 emanata da questa Capitaneria di Porto in data 16/05/2006, nonché le successive sue modifiche ed integrazioni introdotte con Ordinanza n°16/2007 in data 14/05/2007. “

        Questo implica che, il Pierino di turno (e sono tanti), anche se non ti multa, ti può sequestrare l’attrezzatura, ciò per impedirti di ripetere l’infrazione.


        Tu scrivi : Se io vado per i cavoli miei se vado a -70 metri, se ci vado in aria, se non uso il gav = nessuno può dire nulla, può non essere d'accordo, ma non può impedirlo perché non ci sono leggi che lo vietano (per fortuna).

        Non sempre ciò è vero. Anche non infrangendo leggi scritte, il comportamento di un soggetto può essere sanzionato penalmente se risulta imprudente, imperito o negligente. Certo che questo ha più implicazioni assicurative che altro.




        Tu scrivi : ... se succede qualcosa sono solo cavoli miei, solo miei, se succede sono responsabile solo di quello che mi succede a me.

        Ne sei sicuro? Perché pensavo alle persone che ami e che ti amano, oltre all’aspetto del costo sociale.




        Tu scrivi : … Il pericolo è il danno, finire davanti ad un giudice che ti ritiene responsabile dei fatti (e lo sono quando faccio provare il no gav) è un pericolo per me grande. Il rischio è la probabilità che succeda qualcosa - per fortuna è basso, bassissimo, perché la tecnica che propongo è sicura, perché il luogo è sicuro, perché ……

        Non è proprio così. Il pericolo è la situazione che può sfociare nel danno (pericolo e danno non sono la stessa cosa). Un inconveniente in ambiente estremo e straordinario come il mondo sommerso, può esporre a danni gravi.



        Tu scrivi : La tecnica è cosi sicura che porto serenamente mia figlia di 9 anni in immersione senza gav, anzi se a mia figlia metto il gav protesta perché lo trova complicato


        Scusami, questa è una mia curiosità personale, ma che tipo di immersioni fai fare a tua figlia di 9 anni?


        Tu scrivi : Nel momento in cui faccio cadere tutti i presunti presupposti che hanno portato la capitaneria a rendere obbligatorio il gav, nel momento in cui dimostro che io sono addirittura in una condizione più sicura .....


        Purtroppo in ambito giudiziario non funziona così…




        Ovviamente ho solo fatto l’avvocato del diavolo, perché ritengo che ognuno debba avere la libertà di immergersi come meglio crede. Le imposizioni, sopratutto se prive di buon senso ( come giustamente affermi) mi stanno tremendamente strette e di fare il pirata, senza nuocere ad alcuno, non mi fa tema.

        Il mio pensiero su GAV si o GAV no lo conosci già perché ne abbiamo già parlato in passato, anche con il simpatico GAVNO.




        Oggi il buon senso tende ad essere sostituito da leggi e norme e, secondo il mio modestissimo parere, questo è un grosso guaio




        Con stima e simpatia

        Sciarrano

        Commenta


        • Ciao Sciarrano.

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Ciao RANA


          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Sulle ordinanze folli mi dispiace contraddirti : ci sono state, ci sono e, purtroppo, ci saranno. Mettiamoci il cuore in pace!
          Ne sono conscio che ci sono state ordinanze senza senso e ce ne saranno altre di ordinanze senza senso di questo ne sono conscio.

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Anche qui mi dispiace, ma vanno rispettate e basta. E’ vero che si tratta di norme locali, ma vanno rispettate. Se non lo fai, commetti un reato.
          Mettiamola cosi, è la mia piccola "disobbedienza civile"

          "La disobbedienza civile è una forma di lotta politica, attuata da un singolo individuo o più spesso da un gruppo di persone, che comporta la consapevole violazione di una precisa norma di legge, considerata particolarmente ingiusta, violazione che però si svolge pubblicamente, in modo da rendere evidenti a tutti e immediatamente operative le sanzioni previste dalla legge stessa."

          Io pubblicamente mi immergo senza gav per dimostrare che l'imposizione del gav è ingiusta, sono consapevole di quello che faccio e mi farò carico delle conseguenze.

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Se leggi con attenzione trovi : … è fatto obbligo che gli interessati dispongano….
          Non dice è una linea prudenziale od altro (mi sembra chiaro). Quindi non sono linee guida, ma obbligo!
          Ho letto bene, è vero confermo c'è scritto quanto tu sostieni, solo che non c'è almeno io non l'ho vista la sanzione prevista in caso di inadempimento dell'obbligo emanato.

          Se contravvenire ad un obbligo non è sanzionato e se questo obbligo lo reputo (io) ingiusto non vedo il motivo per rispettare un assurdo obbligo.

          Ovviamente questa è la mia posizione e di questo me ne faccio carico.

          Non obbligo nessuno alla "disobbedienza civile" anzi rispetto chi usa il gav, ma io non vedo motivi per usarlo anche se qualche capitaneria di porto emana "obblighi" ......


          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Questo implica che, il Pierino di turno (e sono tanti), anche se non ti multa, ti può sequestrare l’attrezzatura, ciò per impedirti di ripetere l’infrazione.

          Non è prevista la multa, ma è previsto il sequestro di tutta l'attrezzatura ....
          Va bene che in Italia tutto è possibile ma non esageriamo, su addirittura il sequestro

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Non sempre ciò è vero. Anche non infrangendo leggi scritte, il comportamento di un soggetto può essere sanzionato penalmente se risulta imprudente, imperito o negligente. Certo che questo ha più implicazioni assicurative che altro.
          Qua siamo nel mondo del "fantasy".
          Scusa la battuta non voglio far polemica, permettimi di spiegarti il mio punto di vista.

          Te lo spiego con un classico esempio.
          Il suicidio.

          Il suicidio lo possiamo considerare la massima espressione di un comportamento negligente verso se stesso nella massima espressione.

          La legge proibisce il suicidio ma questo divieto non è sanzionabile.
          Non è sanzionabile per ovvi motivi, se mi tolgo la vita ed infrango la legge, come fai a punirmi.
          E' di fatto considerato un reato non punibile.

          Se io mi immergo a da solo a -70 metri e muoio (tocchiamo ferro e facciamo tutti gli scongiuri), posso averlo fatto coscientemente, essermi tolto la vita e allora ?????
          Non sono punibile.

          Se io mi immergo e mi faccio male senza arrivare a morire sono cavoli miei di cosa potrei essere accusato di autolesionismo ???
          Mi potranno dire sei un "cretino" perché te la sei andata a cercare ma li finisce i danni tanti o piccoli che siano sono a carico mio fine.

          Penalmente in cosa posso essere coinvolto se quanto faccio lo faccio rischiando solo io ???

          Poi aggiungi assicurativamente parlando sono affari miei al limite l'assicurazione non mi paga l'infortunio, non copre il rischio ma stiamo parlando sempre e solo di eventi che coinvolgono solo il sottoscritto pertanto sono cavoli miei se non paga l'assicurazione ... mi terrò il danno che mi sono causato io e non prenderò l'eventuale risarcimento.

          Quindi il fatto che tu ventili è inesistente, non esiste proprio.

          Quello che tu dici è valido solo se il mio fare coinvolge altre persone, in questo caso si che hai ragione, il mio fare se giudicato imprudente e negligente, se giudicato la causa di danni cagionati a terzi - ripeto terzi, può dar seguito a valutazioni inerenti all'eventuale responsabilità e conseguente risarcimento, e qui si che le conseguenze possono essere e sono anche assicurative se l'assicurazione responsabilità civile non paga.

          Ma in questo caso ho premesso che uso il gav, quando svolgo le immersioni didattiche, quando accompagno subacquei sotto la mia responsabilità facendo da garante faccio uso del gav.

          Chiaro

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Ne sei sicuro?
          SI !!!
          Anzi ne sono CERTO !!!

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Perché pensavo alle persone che ami e che ti amano,
          Scusa ma qui sei veramente fuori strada.
          Per quanto ti possa sembrare strano io sono una persona molto prudente, amo la vita e alla soglia dei 50 anni, padre di una bambina di quasi 10 anni non sono certo una persona avventata.
          Lo sono stato, in passato ho fatto immersioni che hanno sfiorato la follia ma oggi sono il classico "padre di famiglia" che ama immergersi sapendo di tornare a casa dalla propria famiglia.
          Il fatto che vado senza gav - non è follia ne un rischio.

          E' follia secondo te ma io senza gav sono sicuro e certo di quello che faccio.

          Sono cosi certo che non mi sono mai nascosto anzi ho sempre cercato il confronto con chiunque, confronto sostenuto nei fatti andando sott'acqua facendo vedere come vado, cosa faccio.

          Non ho bisogno che mi credi, qui di sono tanti che mi hanno visto, che sanno cosa intendo quando parlo di immersioni senza gav.

          Quindi, questa tua morale da "quattro soldi", di chi non conosce ma giudica, di chi non ha argomenti per sostenere il discorso e si attacca a patetiche espressioni come "le persone che ti amano" sinceramente mi fanno sorridere.
          Le persone che amo le proteggo io e lo faccio con la testa sulle spalle ogni momento di ogni giorno, non ho bisogno di te che mi ricordo quello che devo fare per le persone che amo.

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          oltre all’aspetto del costo sociale.
          Guarda è molto semplice.
          Se muoio (tocchiamo ferro) sono morto e prima o poi verrò a galla, se non vengo a galla sinceramente l'idea di avere come sepoltura il mare che amo tanto non mi dispiace.
          Se devono spendere per ritrovare il mio corpo be ..... con tanti sprechi e mangerie in Italia lo stato può benissimo permettersi di spendere questi soldi, ben conscio che con tutti i contributi pagati e mai usati - grazie al cielo sono sempre stato bene - quello che spende me lo sono per certo pagato.
          Se riemergo e sono vivo e sto bene non ci sono costi.
          Se mi prendo una spinale .... in questo caso avrò quello che lo stato mi darà .... come è stato fatto per tanti altri che si sono fatti male pesantemente magari sciando ....

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Non è proprio così. Il pericolo è la situazione che può sfociare nel danno (pericolo e danno non sono la stessa cosa). Un inconveniente in ambiente estremo e straordinario come il mondo sommerso, può esporre a danni gravi.
          Caro Sciarrano, non preoccuparti di me, credimi non sono io il problema sott'acqua.
          Preoccupati di chi si immerge con 12 Kg in cintura, e sono tantissimi, e sono quelli che si fanno male e tanto.
          Preoccupati di questi, non di me.

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Scusami, questa è una mia curiosità personale, ma che tipo di immersioni fai fare a tua figlia di 9 anni?
          Mi figlia di 9 anni ha fatto il corso e conseguito il brevetto "Minisub" della FIAS pertanto può immergersi fino ad una profondità massima di -7 metri.

          Il tutto nel rispetto degli standard previsti dalla federazione a cui sono iscritto ormai da tanti anni:

          https://www.fias.it/la-didattica-fia...derazione.html

          Mi immergo con mia figlia in estate, quando il mare è caldo, luminoso ed immobile, facciamo splendide immersioni a profondità medie intorno a -5 metri e sono le immersioni che più amo, che più mi emozionano.

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Purtroppo in ambito giudiziario non funziona così…
          Ne prendo nota e ... chi vivrà, vedrà

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Ovviamente ho solo fatto l’avvocato del diavolo, perché ritengo che ognuno debba avere la libertà di immergersi come meglio crede. Le imposizioni, sopratutto se prive di buon senso ( come giustamente affermi) mi stanno tremendamente strette e di fare il pirata, senza nuocere ad alcuno, non mi fa tema.
          Esatto condivido questo tuo passaggio.
          Non amo fare il "pirata" ma non ho altra scelta - dato che senza nuocere ad altri amo immergermi come faccio.
          Penso di avere il diritto di libertà in queste decisioni e lo esercito.

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Il mio pensiero su GAV si o GAV no lo conosci già perché ne abbiamo già parlato in passato, anche con il simpatico GAVNO.
          GAVNO
          Prendetevela con lui, è lui il responsabile di tutto questo, io me ne stavo beato nelle mie convinzioni da super convinto del gav, non rompevo le scatole a nessuno ......
          Poi è arrivato lui a provocarmi, e, guarda che macello, pagine e pagine di discussioni .........

          Incontrare GAVNO non è stato solo per me scoprire un modo "nuovo" (vecchio, ma nuovo per me) d'immergermi ma è stato anche e soprattutto incontrare una persona speciale, corretta, un grande amico.

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Oggi il buon senso tende ad essere sostituito da leggi e norme e, secondo il mio modestissimo parere, questo è un grosso guaio
          Come in tutte le cose ci vuole la giusta misura.
          Le leggi ed i regolamenti sono necessari, ma non per questo devono strangolare la libertà delle persone.
          Trovare un giusto equilibrio non è facile ne sono consapevole.

          Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
          Con stima e simpatia
          Sciarrano
          Altrettanto

          Cordialmente
          Rana

          Commenta


          • Ciao RANA

            Prima di ogni cosa:

            tu scrivi : Quindi, questa tua morale da "quattro soldi", di chi non conosce ma giudica, di chi non ha argomenti per sostenere il discorso e si attacca a patetiche espressioni come "le persone che ti amano" sinceramente mi fanno sorridere.

            Le persone che amo le proteggo io e lo faccio con la testa sulle spalle ogni momento di ogni giorno, non ho bisogno di te che mi ricordo quello che devo fare per le persone che amo.




            Dal tono della tua risposta temo di aver invaso la tua sfera personale/familiare : non l’ho fatto di proposito, quindi se ti senti toccato ti prego di scusarmi!







            Dopo queste scuse doverose, permettimi di riprendere la discussione.

            Tu scrivi: La disobbedienza civile è una forma di lotta politica, attuata da un singolo individuo o più spesso da un gruppo di persone, che comporta la consapevole violazione di una precisa norma di legge, considerata particolarmente ingiusta, violazione che però si svolge pubblicamente, in modo da rendere evidenti a tutti e immediatamente operative le sanzioni previste dalla legge stessa.”


            Basta essere consapevoli, ma la consapevolezza passa dalla percezione del problema, dalla conoscenza ed infine dalla capacità di prevedere le possibili conseguenze.



            Tu scrivi: Ho letto bene, è vero confermo c'è scritto quanto tu sostieni, solo che non c'è almeno io non l'ho vista la sanzione prevista in caso di inadempimento dell'obbligo emanato.


            Mi dispiace, ma non hai letto bene! Ti è sfuggito l’articolo 2!

            L’articolo 2 cita : “I contravventori alla presente Ordinanza, ove il fatto non costituisca più grave reato o illecito amministrativo, incorrono nelle sanzioni previste dall’art. 1164 Cod. Nav. o dall’art. 1231 Cod. Nav., e saranno comunque ritenuti responsabili civilmente di ogni danno alle persone o cose derivante dall’inosservanza delle presenti disposizioni. “

            Credo che l’importo vada da poco più di mille euro fino a poco meno di quattromila euro e, sinceramente, non credo che un giudice di pace possa annullare questo sanzione, proprio in virtù dell’articolo 1164 del codice navale.

            Scusami, ma per me sono cifre importanti, se per te no : beato te!




            Tu scrivi: Qua siamo nel mondo del "fantasy".Scusa la battuta non voglio far polemica, permettimi di spiegarti il mio punto di vista. …..


            No, non siamo nel fantasy, ma forse non mi sono spiegato bene io. Come giustamente affermi, tu per te stesso non sei punibile penalmente per fatti che riguardano solo te stesso, se mai le implicazioni sono civili, ma, come dici tu ,sono affari tuoi e mi sta benissimo (è la mia stessa filosofia).

            Ciò che volevo esprimere era il concetto di colpa lieve e di colpa grave, ovviamente nella responsabilità verso terzi.




            Tu scrivi: …se non vengo a galla sinceramente l'idea di avere come sepoltura il mare che amo tanto non mi dispiace.
            Se devono spendere per ritrovare il mio corpo be ..... con tanti sprechi e mangerie in Italia lo stato può benissimo permettersi di spendere questi soldi ….



            Un po di tempo fa, per la ricerca e recupero di un cadavere, vicino casa mia, è deceduto, in una chiusa di uno stupido canale di pianura, un sommozzatore esperto di La Spezia. Ora, non volendo fare “morale da quattro soldi”, come dici tu, non mi soffermo sul dolore della famiglia, ma credo, forse, che il costo sociale di questa perdita sia più alta di “tutti i contributi pagati e mai usati”…. Comunque posso sbagliarmi.



            Tu scrivi: Se mi prendo una spinale .... in questo caso avrò quello che lo stato mi darà .... come è stato fatto per tanti altri che si sono fatti male pesantemente magari sciando ….


            E’ evidente che non conosci il costo sociale di un non autosufficiente.

            Non pensare male, ma ci sono delle motivazioni, sia nel bene che nel male, nelle scelte che gli enti fanno. Discutibili? Fin che vuoi, ma dobbiamo prenderne atto.

            Ad esempio, in molti stati americani (la maggioranza) è stato revocato l’obbligatorietà dell’uso del casco per andare in motocicletta. I morti per incidenti con motocicli sono quadruplicati. Il costo sociale di questi incidenti, gli stati americani, non possono sostenerlo, percui, rimane l’obbligo del casco per chi non ha una buona assicurazione socio-sanitaria.

            Forse è per questo che i fuoripista sono proibiti in molte località sciistiche. Non so, non mi piace sciare.


            Tu scrivi : Ma in questo caso ho premesso che uso il gav, quando svolgo le immersioni didattiche, quando accompagno subacquei sotto la mia responsabilità facendo da garante faccio uso del gav.


            Perdonami, ma qui mi ricordi i miei esordi professionali, quando, in alcune occasioni, la coerenza non era il massimo.

            A proposito, ricordo che i miei istruttori sia di subacquea che di marineria, erano categorici nell’affermare che ovunque si andasse, era necessario conoscere e rispettare le ordinanze, le norme e financo le usanze di quel luogo. Tu, da istruttore quale sei, puoi dirmi se questo è ancora vero?


            Tu scrivi: Preoccupati di chi si immerge con 12 Kg in cintura, e sono tantissimi, e sono quelli che si fanno male e tanto. Preoccupati di questi, non di me.


            Caro RANA, io di te non mi preoccupo, come non mi preoccupo di chi si immerge con 12 Kg di zavorra… Se sapete quello che fate (e so che tu lo sai) buon pro! Se uno si immerge con 12 kg, ma sa quel che fa, non può essere giudicato da chi non sa perché usa quei 12 Kg! Come giustamente affermi non bisogna giudicare senza sapere
            La mia osservazione era diretta al fatto che “pericolo” e “danno” non sono la stessa cosa!


            Tu scrivi: Ne prendo nota e ... chi vivrà, vedrà

            Ripeto: esiste una norma legittima, una sanzione precisa e, se vieni beccato in flagrante ad infrangerla, non credo esista giudice che possa annullare la sanzione. Comunque hai ragione tu: chi vivrà vedrà (mooolto in là si spera).


            Tu scrivi: persona speciale, corretta, un grande amico. (parlando di GAVNO)

            CONCORDO



            Concludo

            Il mio intervento nasce dal fatto che circa una decina di anni fa, nel forum di Marescoop, si era avviata una discussione su “a -50m senza GAV e senza piombi”. La discussione fu accesa, ma il senso era ben diverso da quello di oggi. Volevo solo segnalare che il GAV ha acquisito un suo status giuridico, anche se limitato ad una ordinanza locale. Ciò che mi ha colpito è che la popolazione subacquea (almeno quella che ha maturato un certo grado di esperienza ) rivaluta un certo modo di fare immersione, mentre un ente pubblico avvalla un atteggiamento di circa 10 anni fa. Un treno in ritardo? Non lo so ognuno tragga le sue conclusioni.

            Se mi chiedete se sono pro o contro il GAV, vi rispondo che la questione non può essere posta in questi termini. Il GAV è uno strumento che ha una sua finalità se mi serve lo uso, se non mi serve non lo uso! So immergermi con il GAV e mi serve: lo uso. So immergermi senza GAV e non mi serve: non lo uso. TUTTO QUI.

            Io mi immergo così. Lo dissi allora e lo dico oggi.

            Si può derogare dalle linee guida? SI’,ma devo assumerne la responsabilità come affermato da RANA (in maniera sacrosanta), senza però dimenticare che la nostra libertà finisce dove comincia quella degli altri! Questo perché abbiamo dei doveri ben precisi verso gli altri… Ricordiamoci che spesso le linee guida affondano le loro radici nei cadaveri e lo dico senza voler fare “morale da quattro soldi”.

            RANA, forse ti ricorderai la mia posizione nei confronti della certificazione medica per gli aspiranti subacquei. Un passo decisivo è stato il decreto “Balduzzi”… oggi la certificazione medica di un certo tipo è obbligatoria, peccato che questa obbligatorietà sia nata dalla morte del calciatore Morosini.


            Con stima e simpatia

            Sciarrano



            Commenta


            • Ciao Sciarrano.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              Dal tono della tua risposta temo di aver invaso la tua sfera personale/familiare : non l’ho fatto di proposito, quindi se ti senti toccato ti prego di scusarmi!
              Scusami tu, ammetto che l'ho preso come un attacco personale ed ho esagerato.
              Da quando è nata mia figlia ho molto ridimensionato quello che faccio sott'acqua, proprio perché mi è cambiata la percezione del pericolo, mi sento la forte responsabilità di portare avanti mia figlia (come tutti i genitori) e questo mi fa aver paura di rischiare anche quando so che potrei farlo perché l'ho già fatto.
              Questa paura è presente in me sempre - ed il fatto che tu hai scritto come se non avessi consapevolezza di ciò - mi ha fatto rispondere accanitamente.

              L'andare senza gav non è per me un azzardo, sono giunto a questa consapevolezza dopo attente riflessioni e prove, confronto con tanti.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              Basta essere consapevoli, ma la consapevolezza passa dalla percezione del problema, dalla conoscenza ed infine dalla capacità di prevedere le possibili conseguenze.
              Correttissimo.
              Io so che sono in grado di gestirmi, come so i limiti del mio andare, almeno penso ... come penso che scatta sempre in me la "paura" ...
              La sana "paura" che ti spinge a domandarti se e cosa stai facendo.
              Poi posso sbagliare, perché posso mi è capitato e capita di fare delle valutazioni errate ma i margini di sicurezza entro cui mi tengo sono tali da farmi stare sereno anche nella malaugurata ipotesi dovessi sbagliare qualche valutazione.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              L’articolo 2 cita : “I contravventori alla presente Ordinanza, ove il fatto non costituisca più grave reato o illecito amministrativo, incorrono nelle sanzioni previste dall’art. 1164 Cod. Nav. o dall’art. 1231 Cod. Nav., e saranno comunque ritenuti responsabili civilmente di ogni danno alle persone o cose derivante dall’inosservanza delle presenti disposizioni. “

              Credo che l’importo vada da poco più di mille euro fino a poco meno di quattromila euro e, sinceramente, non credo che un giudice di pace possa annullare questo sanzione, proprio in virtù dell’articolo 1164 del codice navale.

              Scusami, ma per me sono cifre importanti, se per te no : beato te!
              Sono anche per me cifre molto importanti, alla luce di questo ammetto che Paolo55 nel dire che in mare le multe sono sempre importanti aveva ragione.
              Che posso dire ......
              A Genova hanno fatto una multa di € 5.000,00 ad un ragazzo che uscito alla sera tardi da un pub ha fatto pipi in un angolo della strada.
              Ora io non dico che il ragazzo ha fatto bene a far pipì e ammetto che meritava una "strigliata" - se fanno pipì davanti a casa mia non sono felice ma i vigili nell'applicare una multa da € 5.000,00 ad un ragazzo devono anche capire che vanno a colpire la famiglia in maniera pesante - troppo pesante per aver fatto pipì fuori da un pub dove si beve birra.

              Quanto a me che posso dire ... al momento dove io mi immergo mi sento sicuro di non incorrere in questo tipo di controlli e sanzioni ....

              Tieni presente che se proprio vogliamo vedere tanti subacquei con il gav incorrerebbero in sanzioni analoghe per non avere con se parti dell'attrezzatura ritenute obbligo di legge.
              Vedi il pallone d'emergenza, io ce l'ho sempre penso anche quasi tutti quelli che scrivono nei forum, ma tanti subacquei della domenica non ce l'hanno dietro.

              E questi non sono neanche consapevoli.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              No, non siamo nel fantasy, ma forse non mi sono spiegato bene io. Come giustamente affermi, tu per te stesso non sei punibile penalmente per fatti che riguardano solo te stesso, se mai le implicazioni sono civili, ma, come dici tu ,sono affari tuoi e mi sta benissimo (è la mia stessa filosofia).

              Ciò che volevo esprimere era il concetto di colpa lieve e di colpa grave, ovviamente nella responsabilità verso terzi.
              La colpa verso terzi in termini di responsabilità civile si configura nella misura in cui un subacqueo di fatto finisce per svolgere compiti simili all'istruttore o la guida.
              Io ho già detto che quando svolgo la funzione dell'istruttore uso il gav.

              Quando sono per i fatti miei sinceramente non mi faccio carico dei subacquei che capitano sul gommone dove salgo io.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              Un po di tempo fa, per la ricerca e recupero di un cadavere, vicino casa mia, è deceduto, in una chiusa di uno stupido canale di pianura, un sommozzatore esperto di La Spezia. Ora, non volendo fare “morale da quattro soldi”, come dici tu, non mi soffermo sul dolore della famiglia, ma credo, forse, che il costo sociale di questa perdita sia più alta di “tutti i contributi pagati e mai usati”…. Comunque posso sbagliarmi.
              Sapevo a priori che paravi qui e che mi avresti portato qualche esempio in cui a farsi male era chi andava a ricercare il cadavere.
              Premesso, sono sempre tutti esperti quando ci lasciano la pelle, colpiti da fatale sventura, cosa posso dire per non passare da cinico "stronzo" ?
              Io non faccio immersioni in caverne, canali ....
              Io senza gav faccio le mie belle immersioni ricreative, sinceramente lo scenario che si presenterebbe nell'eventualità (tocchiamo ferro) di un incidente mortale non è certo estremo anche un normale "esperto" probabilmente mi recupera in sicurezza.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              E’ evidente che non conosci il costo sociale di un non autosufficiente.

              Non pensare male, ma ci sono delle motivazioni, sia nel bene che nel male, nelle scelte che gli enti fanno. Discutibili? Fin che vuoi, ma dobbiamo prenderne atto.
              No, non li conosco, ammetto la mia infelice uscita e mi scuso.
              Detto questo, cosa faccio ?
              Smetto di guidare perché è enne volte più pericoloso, smetto di lavorare, smetto di viaggiare .....
              Ogni attività ha i suoi pericoli ?
              Nel mio andare senza gav la possibilità di un incidente invalidante è talmente bassa da essere un rischio che rientra nell'accettabile.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              Ad esempio, in molti stati americani (la maggioranza) è stato revocato l’obbligatorietà dell’uso del casco per andare in motocicletta. I morti per incidenti con motocicli sono quadruplicati. Il costo sociale di questi incidenti, gli stati americani, non possono sostenerlo, percui, rimane l’obbligo del casco per chi non ha una buona assicurazione socio-sanitaria.
              Americani.
              Il valore della vita per loro è solo un fatto monetario.

              Il caso non si può paragonare al gav.
              Gli incidenti sula strada sono un aspetto del tutto differente dalla subacquea, il casco è necessario anche in chi ha i soldi per far fronte a tutto.
              Ma in questo la pensiamo allo stesso modo, almeno penso io.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              Forse è per questo che i fuoripista sono proibiti in molte località sciistiche. Non so, non mi piace sciare.
              Non scio neanch'io ma permettimi non puoi paragonare un immersione senza gav eseguendo la corretta tecnica con il pericolo di chi scia fuori pista, o va in moto senza casco.
              E' qui che non troviamo un punto d'incontro.

              Io sono convinto che non consideri pericoloso fare una passeggiata, ecco il senza gav è come fare una passeggiata sott'acqua.

              Se la tua percezione del mio modo di andare senza gav è la stessa che si ha quando si vede uno senza casco frecciare in moto ....
              Ti do ragione su tutta la linea ... ma non è questo il caso.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              Perdonami, ma qui mi ricordi i miei esordi professionali, quando, in alcune occasioni, la coerenza non era il massimo.
              Sarà
              I miei allievi sanno tutto di me, non nascondo nulla, neanche alla federazione a cui appartengo e per cui faccio i corsi, tanto che mi hanno pubblicato la dispensa scritta a quattro mani con "GavNo".

              Non sono coerente perché ?
              Mica insegno il senza gav ma obbligo gli allievi ad usarlo.
              Io tengo corsi di ara in cui è previsto l'uso del gav e per tanto uso il gav ed insegno ad andare con il gav.
              Poi io - al di fuori di questi corsi vado senza gav e all''ora ?
              Se un subacqueo del mio circolo brevettato è curioso ed interessato lo faccio provare, gli insegno ad andare senza gav.
              Tutti sanno che se voglio non hanno che da dirmi: voglio provare.
              La mia coerenza sta nel dire apertamente che se vedendomi senza gav vogliono provare non hanno che da dirlo e li accompagno, li seguo, gli faccio sicurezza spiegandogli tutto quello che devono sapere.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              A proposito, ricordo che i miei istruttori sia di subacquea che di marineria, erano categorici nell’affermare che ovunque si andasse, era necessario conoscere e rispettare le ordinanze, le norme e financo le usanze di quel luogo. Tu, da istruttore quale sei, puoi dirmi se questo è ancora vero?
              E' vero lo insegno anch'io

              Poi vado senza gav ma ne sono consapevole.

              A me preme solo che chi si brevetta nei miei corsi sia consapevole di quello che fa e sappia benissimo le conseguenze del suo fare.

              Poi quello che fa sono cavoli suoi come quello che faccio io sono cavoli miei.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              Caro RANA, io di te non mi preoccupo, come non mi preoccupo di chi si immerge con 12 Kg di zavorra… Se sapete quello che fate (e so che tu lo sai) buon pro! Se uno si immerge con 12 kg, ma sa quel che fa, non può essere giudicato da chi non sa perché usa quei 12 Kg! Come giustamente affermi non bisogna giudicare senza sapere
              La mia osservazione era diretta al fatto che “pericolo” e “danno” non sono la stessa cosa!
              Su dai, .......

              Un subacqueo che con una muta umida usa 12 Kg di zavorra è un subacqueo che - lo scrivo in maiuscolo ma non sto gridando - voglio solo chiarire il concetto:

              "NON HA CAPITO UN CAZZO DI COME SI DEVE ANDARE SOTT'ACQUA !!!"
              "E' UN GRANDE PERICOLO PER SE E PER GLI ALTRI !!!"
              "NON CI SONO MA, NE SE, 12 KG CON LA UMIDA E' PURA FOLLIA - PENSARE CHE IL GAV SERVA A SORREGGERE 12 KG DENOTA (e voglio essere buono) IGNORANZA ALLO STATO PURO"
              "GLI ISTRUTTORI CHE ACCETTANO CHE UN ALLIEVO USI UNA ZAVORRA DA 12 KG CON LA UMIDA SONO DEI DELINQUENTI, PAZZI, PRESUNTUOSI CHE NON SANNO UN CAZZO DI SUBACQUEA !!!"

              Penso di essermi spiegato ma se hai dei dubbi .... ho ancora molte altre espressioni colorite per evidenziare il concetto.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              Ripeto: esiste una norma legittima, una sanzione precisa e, se vieni beccato in flagrante ad infrangerla, non credo esista giudice che possa annullare la sanzione. Comunque hai ragione tu: chi vivrà vedrà (mooolto in là si spera).
              Come disse il grande Troisi alla domanda "ricordati che devi morire" ....
              "mo me lo segno"

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              CONCORDO
              Almeno su questo siamo d'accordo

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              Il mio intervento nasce dal fatto che circa una decina di anni fa, nel forum di Marescoop, si era avviata una discussione su “a -50m senza GAV e senza piombi”. La discussione fu accesa, ma il senso era ben diverso da quello di oggi. Volevo solo segnalare che il GAV ha acquisito un suo status giuridico, anche se limitato ad una ordinanza locale. Ciò che mi ha colpito è che la popolazione subacquea (almeno quella che ha maturato un certo grado di esperienza ) rivaluta un certo modo di fare immersione, mentre un ente pubblico avvalla un atteggiamento di circa 10 anni fa. Un treno in ritardo? Non lo so ognuno tragga le sue conclusioni.
              Penso di ricordare quella discussione - parliamo di tanti anni fa.
              Il senza gav è una tecnica che è stata del tutto dimenticata, cancellata, spazzata via dal GAV e soprattutto dall'abuso che si è fatto di questo splendido strumento.
              Purtroppo oggi il gav è necessario dato che i subacquei medi non hanno non solo i mezzi per comprendere questa tecnica ma non pensano neanche che si possa fare.
              Lo status giuridico deriva dal fatto che la qualità della formazione è cosi scarsa dal punto di vista acquaticità che il Gav diventa per la legge il "SALVAGENTE" per chi va sott'acqua ma ...
              Ma sappiamo tutti che non è un salvagente

              Recuperare un certo modo di andare sott'acqua vuol dire anche mostrare la necessità di recuperare quello che abbiamo perso dal punto di vista didattico.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              Se mi chiedete se sono pro o contro il GAV, vi rispondo che la questione non può essere posta in questi termini. Il GAV è uno strumento che ha una sua finalità se mi serve lo uso, se non mi serve non lo uso! So immergermi con il GAV e mi serve: lo uso. So immergermi senza GAV e non mi serve: non lo uso. TUTTO QUI.
              Vero,
              condivido ma ....
              ma proprio come istruttore penso che questa tecnica ci ricordi l'importanza che ha sviluppare una buona acquaticità ed applicare i concetti del senza gav anche quando lo si usa.
              Proprio perché il gav non è il "salvagente" subacqueo.

              Un concetto che sembra scontato ma non lo è basta pensare alle zavorre assurde che normalmente su usano.
              Per zavorre assurde intendo zavorre pericolose che sono alla base di tantissimi incidenti.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              Io mi immergo così. Lo dissi allora e lo dico oggi.
              Guarda che io sono il primo a difendere la libertà di andare sott'acqua come uno vuole.

              Io non dico che tutti devono andare senza gav, no nella maniera più assoluta, io dico che si può andare senza gav in sicurezza questo dico.
              Un conto è dire si può fare in sicurezza, un conto è dire devi fare cosi.
              Io dico che il "senza gav" è una importante riflessione anche sul modo attuale di usare il gav.

              In poche parole, non è mia intenzione convincere nessuno a cambiare, ma dico guardate che c'è anche questo modo ed è fattibile, spiengando come e perché.

              Non penso che avere una possibilità di fare (poi uno può decidere che a lui non interessa - benissimo) sia peggio che non averla.

              Non avere la possibilità di capire, imparare ed andare "senza gav" per me è aver perso una parte importante .....

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              Si può derogare dalle linee guida? SI’,ma devo assumerne la responsabilità come affermato da RANA (in maniera sacrosanta), senza però dimenticare che la nostra libertà finisce dove comincia quella degli altri! Questo perché abbiamo dei doveri ben precisi verso gli altri… Ricordiamoci che spesso le linee guida affondano le loro radici nei cadaveri e lo dico senza voler fare “morale da quattro soldi”.

              RANA, forse ti ricorderai la mia posizione nei confronti della certificazione medica per gli aspiranti subacquei. Un passo decisivo è stato il decreto “Balduzzi”… oggi la certificazione medica di un certo tipo è obbligatoria, peccato che questa obbligatorietà sia nata dalla morte del calciatore Morosini.
              Cosa ti posso dire, penso di aver detto tutto - ti ringrazio per aver apportato le tue opinioni ed avermi permesso questo confronto comunque per me e penso anche per tutti molto interessante.

              Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
              Con stima e simpatia

              Sciarrano
              Ricambio, cordialmente.
              Rana

              Commenta


              • RANA
                hai mai pensato che tua figlia crescendo potrebbe avere la tua stessa curiosita' ?
                un bel giorno potresti vederla scendere decisa dove tu sei già' stato ...
                a quel punto che fare ? Proibire o assecondare ?
                e facciamoci questa puntata lasciamo perdere dove per scoprire che i nostri figli se la cavano benissimo e magari sono anche più' prudenti di noi.
                problemi dei papà' Sub....
                ciao
                paolo
                Paolo

                Commenta


                • Visto che si parla di figli in immersione mi sento chiamato in causa ed intervengo spero brevemente.
                  Premetto che io e mia moglie siamo due vecchi istrutturi FIPS, usciti da Nervi (Marcante, Dagnino, Bertieri) negli anni 1978-1982 (quindi ARO e compagnia bella), e poi passati alla didattica nei villaggi del Club Vacanze dal 1985 al 1989.
                  Nel 1990 nacque il nostro primo figlio, abbandonammo la carriera professionale e però iniziammo subito ad insegnargli ad andare sott'acqua. Prime esperienze in piscina a Reggio Emilia, progetto Acqua Amica (club Sesto Continente), a 6 mesi di età. Pinne maschera e snorkel ad 11 mesi - 1 anno, coi bracciolini, nuotava in giro felice da solo, anche al mare (in Sardegna, Tavolara) ed ancora non camminava.
                  Verso i due anni primo bombolino da 2 litri, in piscina, e verso i 4 anni (non compiuti, li compie in settembre) prima immersione "vera" in mare, con bombolino da 4 litri. Ovviamente senza GAV, mica puoi pensare che un bambino di 4 anni usi il GAV...
                  L'anno dopo era già nato il secondo figlio, ed il primo in mare andava ormai benino, arrivavamo sui 6 metri di profondità, un paio di passaggi in piccoli archi a Capo Caccia. Il piccolo aveva solo pochi mesi, quindi faceva solo il bagno con la mamma.
                  Comunque a lui facemmo fare gli stessi passaggi, ed entrambi i miei figli hanno imparato ad andare sott'acqua senza gav, con le pinne lunghe (ed a pinneggiare bene: mia moglie è anche istruttrice di nuoto pinnato e non tollera chi pinneggia male) e controllando la respirazione (mica "respira normalmente" come dicono certe didattiche americane).
                  Ecco qui Adriano, il maggiore, ad 8 anni, in una piccola grotta a Capo Caccia. Senza GAV, ovviamente, ed in pausa respiratoria:
                  sub-01.jpg
                  sub-02.jpg
                  Attorno ai 10-11 anni abbiamo cominciato a far loro usare il GAV, un piccolo Coltri a gonfiaggio posteriore fissato allo schienalino (una sorta di antesignano dei moderni BP+Wing), col quale si sono trovati benissimo: bastava lasciarlo sempre sgonfio e non dava fastidio!
                  A 12 anni hanno avuto il loro primo brevetto Padi Junior Open Water, e dopo poco il Junior Advanced, essendo ormai in grado di scenedere con noi fin verso i 30 metri (ma sempre lasciando il GAV sgonfio, tranne che in superficie).
                  Ora i nostri figli hanno 29 e 25 anni, sono rimasti dei subaquei sporadici e assolutamente ricreativi, si immergono col GAV ove obbligatorio (ad esempio in Australia o alle Maldive) e senza quando invece non ce n'è bisogno. Il piccolo è diventato un atleta di Hockey Subacqueo, il grande mi segue nelle mie esplorazioni scientifiche (acustica subacquea).
                  Questo per dire due cose:
                  1) Ai figli bisogna insegnare rigorosamente senza GAV, se si comincia da piccoli. Il GAV è solo un intralcio, un pericolo ed una distrazione per le piccole prrofondità raggiunte e l'attrezzatura minima (mutino da 3mm, un solo erogatore, niente strumenti)
                  2) Ovviamente quando crescono e si insegna loro ad usare una attrezzatura più complessa bisogna anche insegnare loro ad usare il GAV. Ma se hanno imparato bene a muoversi sott'acqua senza, come i miei, non lo useranno un granchè, e potranno impiegare un GAV minimale, con un volume di soli 10-12 litri, tenuto sempre sgonfio e dietro la schiena, è quasi come non averlo...
                  Infine voglio qui ringraziare Rana, che evidentemente la pensa come me, e che sostiene da anni questa posizione ormai minoritaria, ma non per questo sbagliata ed indifendibile.
                  Anzi, io ho ampia prova con i nostri due figli che il modo giusto di andare sott'acqua per immersioni ricreative divertenti e sicure sia questo, e non andare in giro equipaggiati come un palombaro o un altofondalista (o un albero di Natale) per andare a fare qualche foto con la Gopro a soli 30 metri...
                  PS: mia moglie, oltre una teorica della pinneggiata "in stile", è anche una accesa sostenitrice del non usare la cintura dei piombi. Lei non li ha mai usati, tranne che nella sua prima immersione, in cui era troppo zavorrata (ed ovviamente senza GAV, era il 1977) e da li' non ha mai più voluto mettere la cintura coi pesi.
                  Ultima modifica di AngeloFarina; 07-03-2020, 13:37.

                  Commenta


                  • Originariamente inviato da AngeloFarina Visualizza il messaggio
                    Visto che si parla di figli in immersione mi sento chiamato in causa ed intervengo spero brevemente.
                    ---CUT---
                    Bellissimo racconto, grazie.
                    "Non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza!" [Arthur Bloch]
                    "Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china...
                    ... e a quel punto è un attimo..." [ignoto]

                    Commenta


                    • Originariamente inviato da AngeloFarina Visualizza il messaggio
                      .......
                      Ecco qui Adriano, il maggiore, ad 8 anni, in una piccola grotta a Capo Caccia. Senza GAV, ovviamente, ed in pausa respiratoria:
                      sub-01.jpg
                      Ciao Angelo.
                      Permettimi di ringraziarti per il tuo intervento.

                      Hai saputo mettere in evidenza gli aspetti che io cerco di far emergere con la mia piccola "battaglia" in difesa della tecnica "No Gav".

                      Ti ringrazio di aver postato le foto e l'esperienza con i tuoi figli.
                      Anch'io come te ho un esperienza analoga alla tua con mia figlia.
                      Mia figlia (9 anni) si trova decisamente meglio con solo lo schienalino senza il gav.

                      Tu hai saputo riportare il discorso, per me, alle sue corrette dimensioni, negli ultimi messaggi il "No Gav" era stato paragonato al motociclista che va senza casco, allo sciatore che fa i fuori pista estremi.

                      Io stesso, sentendomi solo, mi sono chiesto che immagine stavo dando di me postando la mia esperienza con mia figlia di 9 anni.

                      Sia chiaro io non sto affermando che il gav non serve, che non bisogna usarlo, dico che è uno strumento che ha permesso alla subacquea di fare quello che altrimenti non si poteva fare (vedi immersioni tecniche) ma che, in ambito ricreativo, è usato in maniera impropria - è diventato il mezzo che ha permesso di saltare tanti aspetti legati all'acquaticità con il risultato che i subacquei hanno perso la capacità di gestire gli aspetti dinamici dell'assetto confidando sempre di più sulla zavorra che è diventata via, via, sempre più invasiva.
                      Io comprendo che tutto questo ha permesso di fare corsi sempre più "rapidi" e "facili" - una subacquea alla portata di tutti ma ....
                      Ma si è esagerato ....

                      Mi piace tantissimo questo tuo passaggio:

                      Originariamente inviato da AngeloFarina Visualizza il messaggio
                      Attorno ai 10-11 anni abbiamo cominciato a far loro usare il GAV, un piccolo Coltri a gonfiaggio posteriore fissato allo schienalino (una sorta di antesignano dei moderni BP+Wing), col quale si sono trovati benissimo: bastava lasciarlo sempre sgonfio e non dava fastidio!
                      Mi piace tantissimo perché tu hai saputo esprimere un concetto giusto e talmente ovvio ma che non si riesce più a capire .....
                      Non è più in grado di capirlo una subacquea che ha perso completamente il rapporto con la corretta acquaticità, in una subacquea dove per ogni cosa esiste un "gadget" da "comprare" che risolve il problema .......
                      Una subacquea in cui, un mercato ipertrofico di "novità", ha soffocato la bellezza del semplice contatto dell'acqua sulla pelle, del percepire il proprio fluttuare .....

                      In un mondo ideale (che per persone come te è reale - e per fortuna che ci sono ancora persone che come te possono testimoniare questo) in ambito ricreativo, muta umida e una scorta di gas tutto sommato "contenuta" non si dovrebbe percepire l'esigenza di unsare il gav - anche se indossato.

                      In poche parole anche se il subacqueo indossa il gav la sua tecnica dovrebbe aver acquisito quanto si deve fare se si affronta l'immersione senza gav.
                      ......
                      In ambito ricreativo non dovrebbe esistere la domanda: "cosa faccio se si rompe il gav ?"
                      In ambito ricreativo, correttamente formati, se si rompe il gav un subacqueo non se ne accorge perché comunque non lo usa, o se lo usa è cosi marginale il suo utilizzo da poterne serenamente fare a meno soprattutto in caso di rottura.

                      Eppure non sapete quanti subacquei sgranano gli occhi quando, sul gommone capiscono che io sto per immergermi senza gav, sono arrivare le domande più assurde, come fai a tenerti a galla una volta in acqua ? come fai a risalire ? come fai a scendere ? e poi la classica delle domande "come fai a non pallonare ?" ecc, ecc.
                      Io comprendo che per chi usa tanti Kg in cintura, vedere un subacqueo senza gav, oggi, sia come vedere un "alieno" atterrato nel proprio giardino - comprendo le loro domande, quello che non comprendo è la distanza "galattica" che si è creata tra il modo attuale di far didattica (parlo di tutte le didattiche in generale) e quell'acquaticità che ti fa essere istintivamente un po "pesce" ...

                      La cosa meravigliosa è che per capire tutto questo basterebbe semplicemente osservare le foto che hai postato dei tuoi figli, vedere un bambino sott'acqua con solo lo schienalino.
                      L'acquaticità che esprime per semplice affinità con l'elemento acqua.

                      Originariamente inviato da AngeloFarina Visualizza il messaggio
                      ....... si immergono col GAV ove obbligatorio (ad esempio in Australia o alle Maldive) e senza quando invece non ce n'è bisogno
                      Assolutamente d'accordo con queste tue parole.
                      Ho riletto più volte il mio confronto con Sciarrano, comprendo benissimo che dire: "me ne frego delle regole" è un messaggio sbagliato e di questo mi scuso con tutti anche con Sciarrano.

                      Io stesso quando percepisco che c'è l'obbligo del gav lo uso (vedi per esempio le immersioni didattiche).

                      Ma ....... la dove posso farne a meno, finora almeno nei posti che frequento, non lo uso e non penso di lanciare chissà quale messaggio sbagliato, neanche nei confronti dei miei allievi, anzi penso anche di spronarli a riflettere su aspetti che altrimenti non prenderebbero neanche in considerazione.

                      Originariamente inviato da AngeloFarina Visualizza il messaggio
                      mia moglie, oltre una teorica della pinneggiata "in stile", è anche una accesa sostenitrice del non usare la cintura dei piombi. Lei non li ha mai usati, tranne che nella sua prima immersione, in cui era troppo zavorrata (ed ovviamente senza GAV, era il 1977) e da li' non ha mai più voluto mettere la cintura coi pesi.
                      Considerami un presuntuoso, convinto e forse lo sono .....
                      Io penso di capire quando uno parla del "no gav" correttamente da chi ne da una descrizione frutto di un approccio sbagliato.

                      Tantissimi mi dicono: io ho iniziato senza gav ....
                      E già .......... mi preparo a sentire il seguito .... che già conosco e che identifica chi ha avuto con il "no gav" un approccio sbagliato e ne parla convinto di avere esperienza ma in realtà non conosce la corretta tecnica ....

                      Cosi arrivano a dirmi: mi ricordo quando si risaliva con il sacchetto della spesa ... infilato nel polsino della muta ....
                      Ecco che a questo punto devo mordermi la lingua, non posso umanamente far polemica con tutti e ..... glisso il discorso prima che diventi troppo "imbarazzante" per entrambi.

                      Tua moglie ha colto nel segno .....
                      Quando una persona mi dice .... con estrema semplicità, per andare senza gav basta non usare la zavorra ha semplicemente detto tutto, non c'è da aggiungere altro.
                      Questa è una persona che sa cosa sia il "No Gav".

                      Quando faccio provare le persone che vogliono fare questa esperienza ho notato due aspetti "curiosi" il primo emerge quando gli chiedo di usare solo 2 kg in cintura - non di più, tutti rimangono sorpresi .... ma io ho la semistagna, io non scendo con solo 2 Kg ecc, ecc ...
                      Devo sempre mostrarmi tassativo o cosi e ti fidi di quello che ti dico o smontiamo tutto ed andiamo a casa perché con più kg io non ti porto, cosi mi danno retta, almeno ci provano (ed è quello che voglio).
                      Il secondo aspetto curioso è quando usciamo dall'immersione - il commento è sempre questo: "ma è facile"
                      Io non ho mai detto che sia difficile.

                      Quando vado "senza gav" io uso un solo kg in cintura ma potrei anche farne a meno ..... quindi comprendo benissimo la posizione di tua moglie.

                      Tua moglie ha messo in evidenza un aspetto che ha screditato il "no gav" - non tutti in passato, come non tutti oggi, insegnano in maniera "corretta".

                      Il "no gav" perdona se si ha poca zavorra o non se ne ha per niente, questo è un "errore" di poco conto - che non causa problemi salvo il fatto di "lavorare" un pochino di più a fine immersione (se si è troppo positivi) per controllare l'assetto.

                      Al contrario errori nell'eccesso di zavorra sono invalidanti, se si usa troppa zavorra nel senza gav semplicemente si perde la capacità di "volare" pressoché neutri in immersione ma si deve continuamente contrastare la spinta negativa con un lavoro fisico (pinneggiare).

                      Purtroppo anche in passato non sempre era ben chiaro questo e la tecnica è stata trasmessa in maniera "sporca" creando situazioni paradossali.

                      In fine mi associo a @dodox: bel racconto, complimenti a te ed a tutta la tua famiglia - avete saputo vivere il mare in una maniera invidiabile.

                      Cordialmente
                      Rana


                      Commenta


                      • Originariamente inviato da AngeloFarina Visualizza il messaggio
                        ...... Premetto che io e mia moglie siamo due vecchi istrutturi FIPS, usciti da Nervi (Marcante, Dagnino, Bertieri) negli anni 1978-1982 (quindi ARO e compagnia bella).....
                        Anni fa, quando il "Cristo degli abissi" di San Fruttuoso venne riportato in superficie per il restauro di una mano che era stata rotta da un ancora lanciata incautamente, ebbi una delle più belle occasioni che mi sono capitate, quella di passare una sera alla sede del circolo di Nervi, in cui conobbi il Dott. Odaglia di persona.

                        Uno zio di mio cognato era stato invitato alla presentazione del nuovo basamento a chiocciola e non più a gradoni in cui sarebbe stata posizionata la statua del "Cristo" una volta restaurata.
                        La presentazione è stata fatta alla sede storica nel parco di Nervi del circolo subacqueo fondato (correggimi se sbaglio) nel dopoguerra proprio da Marcante ed il professor Odaglia.
                        Sapendo la mia passione per la subacquea mi chiese di accompagnarlo e cosi mi trovai seduto a tavola, in quella storica sede con a lato il mitico Odaglia ....
                        Il quale mi guardò e mi disse: tu di che didattica sei ..... io arrossii dissi FIAS e lui rispose allora sei un nostro cugino facendo segno affermativo.

                        Quando iniziai a scrivere con l'amico "NoGav" che mi insegnò la tecnica - la piccola dispensa sul "senza gav" che poi è stata pubblicata sul sito della FIAS, volli inviare una bozza al professor Odaglia, convinto che avrebbe approvato il nostro sforzo.

                        Ricevetti una e-mail, in risposta, terribile, ci mancavano solo gli insulti - insomma non approvava ci considerava pazzi.
                        Ci rimasi molto male ma non mollammo - il lavoro andò avanti e grazie anche all'aiuto di una persona che lavorava nell'editoria da quella bozza nacque un lavoro più completo e comprensibile.

                        Cosi volli insistere, e postai nuovamente la versione rivista e corretta - quella definitiva al professor Odaglia, ricevetti la sua risposta stavolta molto bella .......
                        Scrisse:
                        "leggendo il vostro lavoro ho provato imbarazzo, forse non sbagliavamo 60 anni fa"
                        Insieme a questa risposta ci fece dono di due foto storiche, che con l'autorizzazione del dott. Odaglia abbiamo usato una come copertina, l'altra l'abbiamo inserita all'interno della dispensa.

                        Cordialmente
                        Rana




                        Ultima modifica di RANA; 09-03-2020, 12:47.

                        Commenta


                        • Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                          ebbi una delle più belle occasioni che mi sono capitate, quella di passare una sera alla sede del circolo di Nervi, in cui conobbi il Dott. Odaglia di persona.
                          Anche io ebbi modo di incontrare Odaglia, mi feci visitare da lui li' a Genova in ospedale, dopo uno stupido incidente subacqueo fortunatamente senza conseguenze. Sarà stato il 1978... Grande medico, non c'è che dire, capi' tutto subito e risolse. Qui a Parma non ci capivano nulla, nemmeno mio zio che era pneumologo e direttore delle Terme di Tabiano. Tramite una comune consocenza (Sergio Loppel) andai da lui a Genova.
                          Ma sta storia ve la racconto un'altra volta.
                          E ricordo anche la piscina di Nervi, ed il suo sotterraneo dove facevamo manutenzione e ricaricavamo gli ARO.
                          Al Cristo degli Abissi ci portò Marcante stesso durante il corso istruttori, ovviamente andandoci a remi col gozzo da San Fruttuoso. Una della prove d'esame da istruttore era remare sul gozzo "alla scia" seguendo le bolle.
                          Oltre a scendere in apnea a vedere il Cristo, c'era una prova di esame che consisteva nel fare la risalita entro quella specie di camino verticale che c'è a poca distanza dal Cristo, ovviamente in apnea, senza muta e senza graffiarsi. Ricordo che un altro aspirante istruttore si graffio' tutto dentro sto grottino e cosi' non passò la prova.
                          Và anche detto che all'epoca in gran parte delle città italiane gran parte della didattica FIPS la facevano in piscina, e molti aspiranti istruttori a me sembava che di mare ne avessero visto ben poco, al contrario di me e mia moglie (beh, allora era la mia ragazza), che andavamo al mare particamente tutti i weekend da anni.
                          All'epoca era comune fare immersioni anche profonde senza muta, almeno da giugno a fine settembre, con conseguente eliminazione del problema della variazione di assetto.
                          Mia moglie, che è davvero minimalista, ha smesso di usare la muta quando la sua vecchia Cressi da 5mm le è venuta stretta, dopo la nascita del secondo figlio, nel 1995. E' vero che da allora abbiamo fatto solo immersioni estive o in mari tropicali, ma non ha più voluto comprarne una.
                          Senza muta ha un attrito minimo con l'acqua, ed infatti lei consuma sempre molta meno aria di me e dei nostri figli. E non perchè sia piccola o minuta, è alta come me (1.75) e pesa come me (o forse anche di più, anche se lei non lo ammetterà mai)...
                          Io invece ho una muta da tre mm liscia e senza cappuccio: non è proprio come essere senza, ma ci siamo vicini. Detta in generale, ciò che non c'è non si rompe e non intralcia, alcune delle immersioni più belle che ricordo le ho fatte senza muta, senza gav, ovviamente senza computer (non ci crederete, ma ho comprato il mio primo computer solo la scorsa estate, spendendo ben 99 euro).

                          Commenta


                          • Originariamente inviato da AngeloFarina Visualizza il messaggio
                            Anche io ebbi modo di incontrare Odaglia, mi feci visitare da lui li' a Genova in ospedale, dopo uno stupido incidente subacqueo fortunatamente senza conseguenze. Sarà stato il 1978... Grande medico, non c'è che dire, capi' tutto subito e risolse.
                            Ovviamente non parlo per te ma mi permetto di ricordare a tutti la famosa compensazione "Marcante - Odaglia" ........
                            Al giorno d'oggi prestiamo attenzione a nomi di subacquei americani considerati dei "guru" dimenticando i grandi nomi che abbiamo avuto in Italia.
                            Odaglia è a tutti gli effetti uno dei padri della subacquea moderna cosi come la conosciamo - una colonna indiscussa nella subacquea, permettimi, mondiale.

                            Originariamente inviato da AngeloFarina Visualizza il messaggio
                            E ricordo anche la piscina di Nervi, ed il suo sotterraneo dove facevamo manutenzione e ricaricavamo gli ARO.
                            Non ho avuto l'opportunità di frequentare il circolo di Nervi dal punto di vista didattico, mi sarebbe piaciuto tantissimo, sono un amante di tutti quei luoghi quelle persone che hanno fatto la storia della subacquea in Italia e nel mondo.

                            Io sono del 1971 pertanto all'epoca dei fatti da te narrati io avevo 8 anni

                            Ma, come te, ho avuto modo di fare il corso A.R.O., con un apparecchio pendolare - il rubinetto a tre vie e la "terribile" vaschetta di salivazione con cui ...... ho avuto un esperienza quasi mistica per non dire schifosa ma evito il racconto ....

                            Originariamente inviato da AngeloFarina Visualizza il messaggio
                            Al Cristo degli Abissi ci portò Marcante stesso durante il corso istruttori, ovviamente andandoci a remi col gozzo da San Fruttuoso. Una della prove d'esame da istruttore era remare sul gozzo "alla scia" seguendo le bolle.

                            aaa036e4cb16038f90e128d8e39c714f_XL.jpg

                            Questa foto ritrae il dott. Odaglia che nel 1955 scendeva senza gav, con solo la bombola e le pinne senza muta, proprio come tu hai descritto tu.
                            La foto è stata scattata da Duilio Marcante.

                            La foto originale è all'interno della dispensa in quanto molto vecchia non era possibile semplicemente copiarla in copertina, pertanto è stata rielaborata ma all'interno si può vedere lo scatto in originale.

                            Originariamente inviato da AngeloFarina Visualizza il messaggio
                            Oltre a scendere in apnea a vedere il Cristo, c'era una prova di esame che consisteva nel fare la risalita entro quella specie di camino verticale che c'è a poca distanza dal Cristo, ovviamente in apnea, senza muta e senza graffiarsi. Ricordo che un altro aspirante istruttore si graffio' tutto dentro sto grottino e cosi' non passò la prova.
                            Diciamo pure che a quei tempi la subacquea era sport estremo e come tale affrancato dai tanti vincoli che oggi sono necessari per non finire davanti ad un giudice.

                            Premesso questo trovo che sia bellissimo leggere nelle tue parole come un tempo si vivere la passione della subacquea.
                            Sarebbe bello poter recuperare la bellezza del gesto "atletico", nel modo moderno di andare sott'acqua in cui domina spesso solo la tecnologia far recuperare ai subacquei la dimensione fisica del proprio fare che spesso latita.


                            Cordialmente
                            Rana

                            Commenta


                            • Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
                              Premesso questo trovo che sia bellissimo leggere nelle tue parole come un tempo si vivere la passione della subacquea.
                              Sarebbe bello poter recuperare la bellezza del gesto "atletico", nel modo moderno di andare sott'acqua in cui domina spesso solo la tecnologia far recuperare ai subacquei la dimensione fisica del proprio fare che spesso latita.
                              Che dire, per me non è cambiato nulla da allora. Mi immergo molto meno, ovviamente meno profondo, vista l'età, ed ormai soprattutto per lavoro (ma comunque in posti belli,tipo questo:
                              MD_RID_11-18-12.jpg
                              https://marhe.unimib.it/).
                              Quanto al "gesto atletico", io ho abbandonato l'apnea a 20 anni, dopo la seconda sincope anossica, proprio il fisico da atleta non l'ho mai avuto. La pallanuoto l'avevo già mollata l'anno prima.
                              Però mio figlio Giacomo, il piccolo, lui invece si' che è un atleta. Infatti gioca ad Hockey Subacqueo, sport durissimo e molto bello, dove tirano delle apnee in movimento di 2-3 minuti, fanno due respiri e sotto di nuovo...
                              E' una delle colonne della squadra locale, ed è arrivato a giocare in nazionale, con grandi soddisfazioni.
                              Ed ovviamente ogni anno è uno dei più attivi collaboratori all'organizzazione della Parma Cup:

                              Ultima modifica di AngeloFarina; 09-03-2020, 21:27.

                              Commenta


                              • Un tempo il minimalismo non era una scelta ma una necessità relativa ai mezzi a disposizione…
                                Le prime mute erano quelle militari, il bibo era con riserva manuale e si usava un solo erogatore (anche monostadio), il gav non esisteva. Per non fare troppa fatica la pesata corretta era importantissima così come la pinneggiata ampia e lenta, attiva sia in apertura che in chiusura. L'assetto era per forza diagonale o verticale.
                                Eravamo, comunque, tutti ottimi apneisti e veri sportivi.
                                Il massimo della goduria, quanto ad acquaticità, era immergersi con l'aro: assetto molto più semplice e silenzio… bisognava stare all'occhio e sapere bene come usarlo

                                Commenta

                                Riguardo all'autore

                                Comprimi

                                Sbiriguda Per saperne di più su Sbiriguda

                                Statistiche comunità

                                Comprimi

                                Attualmente sono connessi 93 utenti. 0 utenti e 93 ospiti.

                                Il massimo degli utenti connessi: 1,553 alle 06:45 il 16-01-2023.

                                Scubaportal su Facebook

                                Comprimi

                                Sto operando...
                                X