Immersione senza usare il GAV una volta fatta la discesa

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  • Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
    1) non ho mai generalizzato, mi è sembrato che tu l'abbia fatto, se sbaglio me ne scuso.
    Non capisco cosa non riesci a comprendere:
    io ho sempre detto che le mie critiche verso "assetti" pericolosi basati su un uso esagerato della zavorra derivano da valutazioni generali basate su quanto in generale si vede usare (nei diving, in giro).
    Non mi sono mai permesso di parlare nello specifico dei singoli casi.

    Quello che non comprendo io è perché chi opera bene si sente offeso dai miei interventi.
    Chi insegna correttamente non dovrebbe neanche essere toccato dai miei commenti anzi trovare finalmente riscontro a quanto fa.

    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
    2) non ho mai detto che chi s'immerge senza gav commette chissà quale crimine, tanto che ho amici e clienti che si immergono con me senza equilibratore, ma non avrò mai collaboratori.
    Se ci si diverte così e si accetta quel minimo di ischio in più, va benissimo, proprio come me in moto.
    Condivido quello che hai scritto la penso anch'io cosi.
    Ovviamente io ritengo che un subacqueo che usa il gav, pesantemente zavorrato rappresenta un pericolo "enne" volte superiore ad un subacqueo che esegue correttamente la tecnica "no gav".

    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
    3) Non ritengo che per insegnare la giusta pesata a qualcuno serva fargli fare immersioni senza gav (come non ritengo che, per saper guidare la macchina, sia necesario saper andare in moto)
    Esistono esercizi, più o meno codificati, che prevedono di non avere il gav in spalla, ma in ambienti controllati e come percorso (cioà all'interno di un corso) che ha obiettivi specifici.
    Condivido la penso come te.
    Lo dico apertamente ed in maniera chiara, sono anch'io dell'opinione che non sia necessario, come condizione sine qua non, per imparare il corretto assetto l'esperienza "no gav".
    Come hai detto tu ci sono esercitazioni e percorsi didattici che permettono d'imparare il corretto assetto, ed il corretto uso della zavorra.
    Purtroppo - guardando in generale l'uso assurdo di zavorra che si vede usare penso che questi percorsi virtuosi dove è possibile imparare correttamente l'assetto non siano, purtroppo, la normalità ma rappresentano una piccola nicchia.
    Alla luce di questa considerazione ed alla luce dello stato attuale dell'arte che vede tanti, troppi "incudini" immergersi pensando di fare la cosa più giusta, io dico, con convinzione, che il "no gav" rappresenta un importante riflessione in tal senso e ci fa comprendere quanto di buono in passato si è letteralmente buttato via.

    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
    Ciò non toglie che ci sia chi avrebbe piacere a fare un corso senza gav, la cosa non mi scandalizza e, in verità, poco mi importa.
    Qui condivido le parole di Livio che condivido e riporto:
    Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggio
    Il corso senza gav sarebbe una cosa favolosa...mica per smettere di usarlo, ma per usarlo solo quando serve!
    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
    Certo, da subacquei che fanno un certo tipo di tuffi, mi aspetterei un'acquaticità tale da non aver bisogno di imparare a non usare il gav.
    Esatto, anch'io mi aspetterei questo ma, purtroppo, non è cosi.

    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
    Per chi, invece, ha il problema del sovra-zavorramento, consiglierei un buon corso d'assetto, in cui gli insegnino a limitare la zavorra al giusto. Poi se ha voglia, e per gioco, andrà anche a farsi un tuffo senza gav: un bel esercizio di stile.
    Personalmente avendo frequentato un corso d'assetto, cosi come lo s'intende oggi (stare orizzontali, immobili eseguire esercizi di brandeggio ecc ecc) sono convinto che sicuramente questi corsi aiutano a migliorare ma non esauriscono il discorso.
    Tutta la parte legata al controllo dinamico è pressoché inesistenze.
    Penso che il tuo sia un buon consiglio, non penso che sia risolutivo.
    Penso che l'ottimo sarebbe poter seguire un percorso formativo che prenda in esame anche (e non solo) gli aspetti propri dell'esperienza no gav.
    Questo è il mio pensiero.

    Cordialmente
    Rana

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    • Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

      Ciao.
      Si certo, chi ha piacere di leggerla può scaricarla liberamente:

      https://www.fias.it/servizi-fias/dow...tmpl=component

      Cordialmente
      Rana​
      letta d'un fiato e...interessantissima.

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      • tra l'altro è in linea con pensieri che ho sempre avuto, rispetto all'uso così prescrittivo del corpo sott'acqua...

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        • Originariamente inviato da Squiddy Visualizza il messaggio

          letta d'un fiato e...interessantissima.
          Mi fa piacere che ti sia piaciuta e che in questo piccolo lavoro che abbiamo fatto tu ci hai visto aspetti che "sentivi".

          Io sono un sostenitore della tecnica "no gav" non l'ho mai nascosto anzi mi sono spesso prodigato nelle discussioni per farla conoscere e soprattutto per difenderla dai luoghi comuni e dalle leggende metropolitane ma permettimi una precisazione.

          Una precisazione che abbiamo fatto anche alla fine della nostra piccola dispensa.

          Non è nostra intenzione lanciare una crociata contro l'uso del gav.
          Il gav è uno strumento che è entrato, giustamente, tra le attrezzature che hanno permesso alla subacquea di evolvere in quella che è oggi.

          Noi volevamo solo proporre una riflessione sull'uso che se ne fa oggi - in ambito ricreativo - dove si è un po persa l'attenzione verso la corretta acquaticità.
          Noi volevamo evitare che la tecnica "no gav" si dimenticasse completamente perché fa parte di noi subacquei anche come semplice conoscenza.

          Cordialmente
          Rana



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          • Credo che quella dispensa sia una delle idee più intelligenti, se non addirittura la più intelligente, sviluppate nella subacquea negli ultimi 19 anni. Dico 19 perchè m'immergo dal 2001.
            E parte di quest'intelligenza è espressa dal fatto che si tratta di una tecnica sobria, economica e che stimola la riflessione...non l'acquisto di altro materiale. Cosa che invece avviene per il 99,9% delle attività didattiche, a volte per oggettiva necessità ed altre per porche ragioni commerciali.
            CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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            • E.... tra un po' è ora di fare qualche altro tuffo così

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              • Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggio
                ... è espressa dal fatto che si tratta di una tecnica sobria, economica e che stimola la riflessione...non l'acquisto di altro materiale. Cosa che invece avviene per il 99,9% delle attività didattiche, a volte per oggettiva necessità ed altre per porche ragioni commerciali.
                Ciao Livio.
                Grazie per queste tue parole.


                Rana

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                • Originariamente inviato da Steinoff Visualizza il messaggio
                  E.... tra un po' è ora di fare qualche altro tuffo così


                  Stiamo andando verso la bella stagione, quindi si ...........


                  Cordialmente
                  Rana

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                  • Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

                    Mi fa piacere che ti sia piaciuta e che in questo piccolo lavoro che abbiamo fatto tu ci hai visto aspetti che "sentivi".

                    Io sono un sostenitore della tecnica "no gav" non l'ho mai nascosto anzi mi sono spesso prodigato nelle discussioni per farla conoscere e soprattutto per difenderla dai luoghi comuni e dalle leggende metropolitane ma permettimi una precisazione.

                    Una precisazione che abbiamo fatto anche alla fine della nostra piccola dispensa.

                    Non è nostra intenzione lanciare una crociata contro l'uso del gav.
                    Il gav è uno strumento che è entrato, giustamente, tra le attrezzature che hanno permesso alla subacquea di evolvere in quella che è oggi.

                    Noi volevamo solo proporre una riflessione sull'uso che se ne fa oggi - in ambito ricreativo - dove si è un po persa l'attenzione verso la corretta acquaticità.
                    Noi volevamo evitare che la tecnica "no gav" si dimenticasse completamente perché fa parte di noi subacquei anche come semplice conoscenza.

                    Cordialmente
                    Rana


                    nessuna crociata, ci mancherebbe
                    ho apprezzato lo scritto esattamente per i motivi che hai esposto.
                    il dibattito deve restare aperto, senza dogmi che non possano essere sottoposti a verifica...
                    come nell'alpinismo si è aperto il ventaglio dei metodi impiegabili per salire una parete, così deve essere per la subacquea.
                    ripresa l'attività dopo un lungo distacco, ho verificato quanto dici: l'acquaticità per qualcuno è una appendice un po' obsoleta, anacronistica.
                    purtroppo rilevo come nei corsi avanzati, come un 2° grado fipsas, ci siano allievi che l'aquaticità non la frequentano proprio...ho ritrovato una didattica meno "convinta" della sua importanza.
                    viceversa, per quel che riguarda l'assetto, trovo troppo rigida la metodologia, che non può adattarsi ad ogni individuo...quando la respirazione diventa troppo "meccanicizzata" al servizio dell'assetto, qualcosa non funziona ...
                    ecco, ripaetire dai fondamentali, dalle forze cui un corpo immerso è soggetto, può essere buona cosa.

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                    • Ciao a tutti.
                      Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Capitaneria di Porto Chioggia
                      ORDINANZA N. 33 / 2009
                      articolo 3.: "Per la pratica dell’attività di immersione svolta in forma privata, è fatto obbligo che gli interessati dispongano di due erogatori distinti (o sistemi equivalenti in grado di garantire costantemente l’erogazione), di un giubbetto ad assetto variabile...."



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                      • Originariamente inviato da sciarrano Visualizza il messaggio
                        Ciao a tutti.
                        Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Capitaneria di Porto Chioggia
                        ORDINANZA N. 33 / 2009
                        articolo 3.: "Per la pratica dell’attività di immersione svolta in forma privata, è fatto obbligo che gli interessati dispongano di due erogatori distinti (o sistemi equivalenti in grado di garantire costantemente l’erogazione), di un giubbetto ad assetto variabile...."


                        Grazie Sciarrano per ricordarci la "Legge"

                        Non sto facendo polemica, anzi mi offri la possibilità di ragionare su un aspetto importante legato al rispetto delle norme.

                        Purtroppo la "legge", o in questo caso è corretto dire "le ordinanze" regolamenti locali che non hanno validità nazionale ma solo all'interno del territorio della capitaneria che le emana, non tengono conto di tanti aspetti legati alla subacquea e spesso finiscono per raccogliere solo quelli che possiamo definire "luoghi comuni".

                        In passato ci sono state ordinanze "folli" come pretendere che ogni subacqueo all'interno di un gruppo abbia il proprio pallone segna sub.
                        Immagini cosa vorrebbe dire avere anche solo 6 cime che danzano l'una intorno all'altra .. con ad un estremità un subacqueo e all'altra il relativo pallone ...

                        Le ordinanze, per me, vanno prese con i limiti che spesso hanno, vanno rispettate nella misura in cui hanno senso, con buon senso ed anche spirito critico nel ravvisare le interpretazioni che di fatto costituirebbero un impedimento ad un attività come la subacquea che presenta diversi approcci, tecniche ed è in continua evoluzione.

                        Non ci sono leggi nazionali che impediscono ad un subacqueo d'immergersi senza gav.
                        Attualmente non ci sono leggi nazionali, ossia leggi che valgono su tutto il territorio nazionale che impone l'uso del gav, come non ci sono leggi nazionali che impongono il brevetto per andare sott'acqua, come non ci sono leggi che impediscono di acquistare l'attrezzatura che è di libera vendita, come non ci sono leggi che impediscono la dove non ci sono ovvi impedimenti (entrate dei porti, dighe, ecc,) ad un uomo di immergersi, di nuotare perché il "mare" è un bene di tutti e tutti ne possono usufruire.

                        Le ordinanze come quella che hai postato:
                        ORDINANZA N. 33 / 2009
                        articolo 3.: "Per la pratica dell’attività di immersione svolta in forma privata, è fatto obbligo che gli interessati dispongano di due erogatori distinti (o sistemi equivalenti in grado di garantire costantemente l’erogazione), di un giubbetto ad assetto variabile...."

                        Non prevedono sanzioni, non ci sono forme di sanzione al fatto che si rispetti o meno tale regolamento.

                        Io posso immergermi senza gav e nessuno può multarmi perché ho disatteso questo regolamento, possiamo dire quindi che questo regolamento rappresenta una linea di comportamento che la capitaneria considera corretto e non un obbligo imposto anche tramite sanzione.

                        Che senso ha ? semplice, fino a quando tutto va bene, bene ......
                        Nessuno può dire o fare nulla,
                        si ... qualche ufficiale particolarmente saccente può minacciare una multa, forse anche scriverla ma le multe possono anche essere contestate se ci sono i presupposti ....
                        Diverso se dovesse succedere qualcosa, se per disgrazia, facendo tutti gli scongiuri, succedesse un incidente sicuramente il rispetto o meno di queste linee di condotta possono incidere nel determinare eventuali responsabilità.

                        In conclusione, possiamo dire che queste ordinanze sono linee guida nella misura in cui non succede nulla e tutto va bene, diventano elementi di giudizio nel caso in cui le cose non dovessero andar bene e ci si trovasse a dover stabilire se ci sono o meno responsabilità.

                        Chiaro.

                        Se, ammesso che questo discorso sia lecito e logico, non sono un avvocato posso sbagliare attenderò con interesse chi vorrà correggere, integrare ecc, ecc.
                        Se cosi, ammesso e non concesso il problema per chi va senza gav è legato alla responsabilità civile di eventuali fatti che possono succedere per il fatto che lui decide di andare senza gav.

                        Io vado senza gav ma quando vado senza gav sono per i fatti miei, sono solo, o, se ho dei compagni, ho dei compagni che sanno gestirsi da soli o che sono anche loro senza gav.
                        In questo contesto non è possibile attribuire nessuna responsabilità, perché se succede qualcosa succede solo a me e non a persone terze che confidano in me.

                        Come istruttore, quando accompagno i miei allievi - in qualsiasi corso tengo - uso sempre il gav, lo uso proprio perché la mia didattica lo prevede per gli istruttori e per gli allievi, proprio perché ordinanze come quella che hai postato fa si che io istruttore che in quanto tale devo garantire la sicurezza di terze persone debba avere il GAV.
                        Con gli allievi ho sempre il gav, sempre.


                        Io vado senza gav quando mi immergo per i fatti miei, ed in questo caso sono solo fatti miei, la legge nazionale non pone limiti a quello che un privato può fare sott'acqua.

                        Se io vado per i cavoli miei se vado a -70 metri, se ci vado in aria, se non uso il gav = nessuno può dire nulla, può non essere d'accordo, ma non può impedirlo perché non ci sono leggi che lo vietano (per fortuna).

                        Se succede qualcosa ... se succede qualcosa sono solo cavoli miei, solo miei, se succede sono responsabile solo di quello che mi succede a me.

                        Possiamo cercare di capire se io sono consapevole di quello che faccio e come lo faccio ....

                        Questo è un aspetto importante, se io sono o non sono consapevole di quello che faccio per la legge.

                        Ora, non amo tirarmela, e, parlare come quello che piscia più lontano degli altri, ma nel mio piccolo sono più di 25 anni che vado sott'acqua, sono istruttore, anzi ho diversi brevetti da istruttore (in apnea, in ARA, nelle immersioni tecniche ecc, ecc), ho scritto addirittura una dispensa su questa tecnica senza gav, penso che nessuno possa affermare che quello che faccio non lo faccio consapevole dei rischi.

                        Chi viene con me sono tutti subacquei esperti, cosi esperti che non è possibile affermare che vengono con me senza avere consapevolezza di quello che faccio, ergo, non è possibile attribuire responsabilità ai fatti, salvo dire se l'è cercata.

                        Questo è il motivo per cui io mi prendo il diritto di andare "senza gav" sereno pur sapendo che alcune capitanerie di porto emanano queste "ordinanze".

                        Inoltre io faccio provare alla gente che è interessata a capire il senza gav, lo faccio sicuramente a mio rischio e pericolo, esponendo me stesso al rischio di finire davanti ad un giudice nel caso in cui succedesse qualcosa ma ...............

                        Ma la prova la faccio fare alle mie regole, in un posto che scelgo io, e decido io quanti kg usare ecc, ecc.
                        Sono cosi sicuro di quello che faccio da permettermi anche questo pericolo.
                        Sapete la differenza tra rischio e pericolo ?
                        Il pericolo è il danno, finire davanti ad un giudice che ti ritiene responsabile dei fatti (e lo sono quando faccio provare il no gav) è un pericolo per me grande.
                        Il rischio è la probabilità che succeda qualcosa - per fortuna è basso, bassissimo, perché la tecnica che propongo è sicura, perché il luogo è sicuro, perché i soggetti sono tutti brevettati, perché prima di provare il "no gav" li faccio scendere in immersione con il gav in modo e maniera di valutare chi ho davanti.

                        La tecnica è cosi sicura che porto serenamente mia figlia di 9 anni in immersione senza gav, anzi se a mia figlia metto il gav protesta perché lo trova complicato (lo sa usare sia chiaro )

                        Inoltre io mi immergo regolarmente presso i diving di S. Margherita ed anche altri e nessuno mai mi ha detto no, tu senza gav con me non vieni.
                        Non ho problemi neanche a fare l'Haven senza gav mi hanno sempre portato e mi sono immerso e mi immergo sull'Haven senza gav.

                        I diving non hanno problemi a portarmi perché mi conoscono, mi hanno detto che non possono affiancarmi nessuna guida dato che essendo senza gav rappresento, per la guida, il rischio che se mi succedesse qualcosa questa possa essere chiamata in causa come responsabile dei fatti, questo lo capisco e lo rispetto ma io non ho bisogno di guide, sono io stesso una guida.

                        (Piccola precisazione a scanso di sterili polemiche, io rispetto le guide, amo seguire le guide e richiedere le guide qualora non conosco l'immersione, la guida per me non è un fattore di sicurezza dato che penso di saper andare sott'acqua, ma rappresenta uno scrigno di esperienze in un determinato luogo che qualora il luogo non fosse da me conosciuto trovo molto importante attingere, con una guida posso vedere subito gli aspetti peculiari di un sito sconosciuto senza dover dedicare enne immersioni per scoprirlo da solo.
                        Ma, quando vado senza gav, vado in immersioni che io conosco e per tanto non mi serve la guida dato che spesso sono finito io a fare da guida in queste immersioni).

                        Io con i diving stabilisco solo il passaggio barca per il punto d'immersione e ritorno dal punto d'immersione, quello che succede sotto sono tutti e solo affari miei.

                        Ora, premesso che la dove sento una manifesta repulsione al "no gav" (cosa che non ho ancora trovato) non insisto e per tanto non vado.
                        Mi considero una persona civile e che fa del rispetto il suo biglietto da visita, non insisto mai prima di presentarmi senza gav telefono nei diving in cui non sono ancora andato e faccio presente come intendo immergermi.

                        Immaginati la scena:
                        Io vado a fare un immersione a Chioggia, parto da riva, sono da solo.
                        Esco e mi trovo un sedicente funzionario della capitaneria che mi contesta l'assenza del gav e per tanto decide - non so come ma ammettiamo che sia possibile, di fare un verbale, multarmi per questa non osservanza.

                        Immaginaci davanti al giudice di pace, dato che ovviamente contesterei la multa, secondo te sarei spaventato ? secondo te non sarei in grado di argomentare la mia attività, descrivere i punti di forza, dimostrare senza ombra di dubbio la fattibilità, la mia esperienza, le mie conoscenze e l'infondatezza di una tale sanzione.

                        Nel momento in cui io dimostro che non c'è pericolo, che quanto faccio è fatto consapevolmente, è fatto senza mettere nessuno in pericolo e soprattutto senza che nessuna persona inconsapevole dei rischi, rischi nulla (scusa il gioco di parole).
                        Nel momento in cui faccio cadere tutti i presunti presupposti che hanno portato la capitaneria a rendere obbligatorio il gav, nel momento in cui dimostro che io sono addirittura in una condizione più sicura .....



                        Cordialmente
                        Rana
                        Ultima modifica di RANA; 03-03-2020, 17:05.

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                        • Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio



                          Grazie Sciarrano per ricordarci la "Legge"

                          Non sto facendo polemica, anzi mi offri la possibilità di ragionare su un aspetto importante legato al rispetto delle norme.

                          Purtroppo la "legge", o in questo caso è corretto dire "le ordinanze" regolamenti locali che non hanno validità nazionale ma solo all'interno del territorio della capitaneria che le emana, non tengono conto di tanti aspetti legati alla subacquea e spesso finiscono per raccogliere solo quelli che possiamo definire "luoghi comuni".

                          omissis


                          Cordialmente
                          Rana
                          Riassumendo: e sti CaZzi all'ordinanza

                          Commenta


                          • Originariamente inviato da coffy84 Visualizza il messaggio

                            Riassumendo: e sti CaZzi all'ordinanza
                            Seriamente parlando hai ragione, ma lo dico senza voler veicolare un senso di sfida all'autorità.

                            Purtroppo sono messo nelle condizioni di forzare alcuni aspetti, se non facessi cosi non potrei fare un attività che a me piace tanto, in cui credo.

                            Purtroppo prima di emanare delle ordinanze bisognerebbe avere ben chiaro le esigenze di chi va sott'acqua.
                            Questo è il motivo per cui io non credo in una "legge" che miri a regolamentare ogni aspetto della subacquea, devi usare questo, devi fare cosi, devi, devi, devi ....

                            Quando si è sott'acqua si è da soli non ci sono le leggi che ti possono aiutare, ci sono solo le tue conoscenze, la tua esperienza e le tue capacità.
                            L'ambiente subacqueo è cosi straordinario che non è possibile regolamentare in maniera capillare andando a dettare ogni aspetto.

                            Inoltre andare sott'acqua ha anche un carattere di confronto con un ambiente straordinario e questo impone anche la libertà sul proprio fare, ovviamente si assumono le responsabilità di quello che segue.

                            Quindi l'operato di chi è formato e sa ed ha esperienza va lasciato libero di esprimersi senza inutili "obblighi".

                            Va tutelato chi approcciando verso questa attività si affida a terzi per avere una formazione corretta, in sicurezza, per avere un servizio che li tuteli.

                            Ci sta e rispetto che le guide, gli istruttori usino il gav, ci sta che un diving possa decidere se accettarti o meno, è giustissimo.

                            Rimane il fatto che la subacquea è anche libertà di vivere il mare a proprio modo e qualora chi intende farlo lo fa consapevolmente non vedo motivi per limitare la tua giusta libertà.

                            Cordialmente
                            Rana

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                            • Caro RANA concordo su tutto ma temo che in caso di contestazione di una ordinanza , anche se Idiota, il conto sarebbe salato . Cane non mangia cane e ci vuole il portafoglio a fisarmonica
                              ci sono infrazioni che commettiamo tutti Cino a quando non arriva il Pierino di turno
                              speriamo di passare sempre inosservati
                              in simpatia
                              paolo
                              Paolo

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                              • Originariamente inviato da paolo55 Visualizza il messaggio
                                Caro RANA concordo su tutto ma temo che in caso di contestazione di una ordinanza , anche se Idiota, il conto sarebbe salato . Cane non mangia cane e ci vuole il portafoglio a fisarmonica
                                ci sono infrazioni che commettiamo tutti Cino a quando non arriva il Pierino di turno
                                speriamo di passare sempre inosservati
                                in simpatia
                                paolo
                                Purtroppo hai ragione.
                                Confido nel fatto che non penso possano applicare sanzioni elevate, pertanto penso che alla fine posso rischiare confidando di non dover impegnare un "rene" per pagare la multa.

                                Ovviamente se la multa avesse un importo assurdo mi metterebbero nelle condizioni di ricorrere secondo i canali previsti dalla legge.

                                Certo è che il giudice di pace è sempre un "terno al lotto" effettivamente non è detto che accolga il ricorso.

                                Non penso che sia un problema legato alla casta che si protegge (cane non morde cane) - penso che sia un problema legato a come il giudice di pace interpreta il ricorso.

                                Io sono sereno per il momento nella zona dove normalmente mi immergo non ho problemi ma il pericolo che arrivi qualche "Pierino" di turno c'è.

                                A dirla tutta, ho più paura che passi a livello nazionale un disegno di legge del settore che obbligherebbe tutti all'osservanza del brevetto una cosa assurda.
                                Non perché il brevetto sia sbagliato, sbagliato è considerare fattibile solo quello che è previsto dai brevetti cosa ben diversa.

                                Attualmente c'è libertà nel fare e sono previsti obblighi in chi assume ruoli come l'istruttore la guida ecc.
                                Per me è un buon compromesso.
                                Ovviamente tutto è migliorabile ma in Italia spesso più che migliorare si complicano in modo assurdo le cose.


                                Cordialmente
                                Rana

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