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Immersione senza usare il GAV una volta fatta la discesa
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Ciao MarenaSub
Cit.Silvano :
Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.
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Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
Ciao Cidiemme
Ti sei lanciato contro il "no gav" con la stessa ferocia con cui "Torchemada" condusse l'inquisizione in Spagna spero a differenza sua che tu non sia mosso da preconcetti assoluti ed indiscutibili
Faccina sorridente - scherzo con te, senza polemica ne astio - d'altronde sei tu che per primo hai parlato di "setta".
Posso essere tante cose ma addirittura il "profeta di una setta" ???
hai fatto bene a mettere tu le faccine perché io non l'ho fatto, e mi scuso:
meglio confrontarsi con un po' d'humour, perché Torquemada non è esattamente un mio idolo.
(e non dirlo mai più )
Avevo letto i post precedenti ma non m'avevano convinto.
Sulla dipendenza dalla tecnologia (ci conosciamo poco ma un giorno ci incontreremo, spero) con me sfondi una porta aperta.
Credo che i subacquei sovrazavorrati siano in gran parte il frutto di istruttori troppo morbidi o sbrigativi.
Nei corsi ho sempre insegnato ai miei allievi ad usare i polmoni più del GAV,
Per convincerli a farlo dovevi solo pesarli il giusto. Non ho idea di cosa abbiano combinato in giro, se hanno ceduto al 'meglio due chili in più che due chili in meno', ma posso ritenermi a posto con la coscienza.
Chiunque, non tu nello specifico, avrebbe un sacco di ragioni per dirmi che non amo le 'innovazioni' se non fosse andata che:
1- ho iniziato senza GAV
2- ho speso parecchio tempo ad insegnare l'uso del GAV a subacquei con centinaia di immersioni senza, solo perché al diving non li accettavano.
Non sto neanche a dirti che nessuna assicurazione copre se porti in acqua gente senza l'attrezzatura standard completa.
Ora:
da quello che ho letto, se ho capito bene, tu parli di una esperienza, non di un dogma.
Benissimo.
Ma l'eco che arriva è che il GAV è uno strumento inutile. Questo messaggio arriva tuo malgrado.
Sono pienamente convinto che si possa fare un'immersione senza GAV. Credo sia cosa piacevole e formativa, ma non credo proprio che sia sicura, ed è questo il punto.
1- all'inizio dell'immersione hai un peso che non è lo stesso alla fine, perché la bombola si svuota e una 15 pesa almeno due chili in meno. Quindi: o inizi l'immersione in assetto negativo o la finisci in assetto positivo. e due chili di differenza non sono pochi, vista la capacità polmonare media dell'essere umano.
2- durante l'immersione una muta spessa cambia assetto costringendo il subacqueo ad un ritmo respiratorio innaturale: un conto è compensare coi polmoni una piccola variazione di quota, un conto tutta l'immersione.
3- Sulla necessità di un GAV in superficie come sicurezza credo non ci siano dubbi. Se ci sono passiamo alle freccette, al tresette etc.
Se riesci a convincermi su questi tre punti, dati scientifici alla mano (le esperienze soggettive contano poco allo scopo) mi rimangio tutto quello che ho detto.
Se ho capito male idem.
Ciò non toglie che si possa fare un tuffo insieme a GAV spento: io il GAV lo indosso sempre.
Il casco in moto e la cintura di sicurezza erano cose che odiavo, ma non oso più rinunciarvi.
Rinuncio più facilmente agli smartphone e ai social.
un caro saluto, RANA
cdm
Ultima modifica di cidiemme; 08-10-2019, 21:46.
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Prima parte
Ciao Cidiemme.
Grazie, non solo per avermi risposto (me lo aspettavo, ammetto che ci sono andato pesante con te) ma soprattutto per i modi pacati ed aperti al confronto pur nel rispetto delle posizioni di ognuno di noi.
Grazie.
Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggioCaro RANA,
hai fatto bene a mettere tu le faccine perché io non l'ho fatto, e mi scuso:
meglio confrontarsi con un po' d'humour, perché Torquemada non è esattamente un mio idolo.
(e non dirlo mai più )
Non ti paragonerò più a "Torquemada"
(per inciso non è neanche il mio idolo sia chiaro )
Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggioAvevo letto i post precedenti ma non m'avevano convinto.
Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggioSulla dipendenza dalla tecnologia (ci conosciamo poco ma un giorno ci incontreremo, spero) con me sfondi una porta aperta.
Credo che i subacquei sovrazavorrati siano in gran parte il frutto di istruttori troppo morbidi o sbrigativi.
Nei corsi ho sempre insegnato ai miei allievi ad usare i polmoni più del GAV,
Per convincerli a farlo dovevi solo pesarli il giusto. Non ho idea di cosa abbiano combinato in giro, se hanno ceduto al 'meglio due chili in più che due chili in meno', ma posso ritenermi a posto con la coscienza.
Io non dubito di te, in quanto istruttore preparato, serio che ha nel cuore questi problemi e forma subacquei con attenzione a non cedere al facile eccesso di zavorra.
Però permettimi, non ragioniamo sui casi personali, io parlo in generale, so benissimo che ci sono tanti istruttori come te ma.... concedimi di dire (anche se magai non sei d'accordo ma io ne sono convinto e lo scrivo) quello che si vede in giro a livello generale non mostra la subacquea che tu descrivi e che promuovi.
Parlando in generale se andiamo in qualsiasi diving notiamo un uso dei piombi sbagliato, ora non voglio fare il pignolo ma cinture di zavorra superiori a 4/5 kg sono quelle che si vedono di più.
Per me c'è un problema che va oltre i casi in cui a formare ci sono istruttori "morbidi o troppo sbrigativi", per me c'è un serio problema che ormai è endemico anche negli standard formativi.
Per me c'è un problema che è talmente esteso ed accettato da essere diventato standard - regola.
Tutto questo senza entrare nei casi specifici, dove io ammetto che si sono "oasi felici" ma a fronte di queste realtà virtuose fa da contrappeso realtà "morbide o troppo sbrigative" morale: la media in generale mostra un problema reale che trascende i casi specifici dove troviamo i virtuosi ma anche chi è pressapochista.
Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggioChiunque, non tu nello specifico, avrebbe un sacco di ragioni per dirmi che non amo le 'innovazioni' se non fosse andata che:
1- ho iniziato senza GAV
2- ho speso parecchio tempo ad insegnare l'uso del GAV a subacquei con centinaia di immersioni senza, solo perché al diving non li accettavano.
E' verissimo quello che tu dici.
Io non ho vissuto quel periodo ma so che all'inizio quando i gav si stavano diffondendo c'era una profonda critica nel loro uso e nella paura che questa attrezzatura comportasse un pericolo più che un innovazione.
Si hai ragione il gav all'inizio è stato molto vessato, direi ingiustamente.
Con questo attenzione a non spingersi all'eccesso opposto.
Ora che il gav è stato accettato non "vedere" altro, oltre ....
Accettare il gav e buttare via tutto il bagaglio di esperienze che sono maturate nel senza gav legate all'acquaticità è sicuramente per me un errore pari a quelli che non accettavano il gav.
Bisogna mediare, bisogna capire che il gav è sicuramente una realtà e questo mi pare che nessuno lo mette in discussione (neanch'io), ma i fatti, la subacquea in generale (non nello specifico) mostra per me senza ombra di dubbio che tanto si è perso.
La domanda è vale la pena recuperare quello che si è perso ?
Secondo me si.
Questa è la riflessione che cerco di far fare con il mio continuo rimando alla tecnica senza gav, che poi tu sei un caso virtuoso non lo metto in discussione e meno male che ci sono istruttori come te, ma, i fatti mostrano che quelli come te non sono in un numero sufficiente per portare la media generale ad un livello in cui le mie parole sarebbero scontate ed ovvie e non un "terremoto dentro una cristalleria"
Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggioNon sto neanche a dirti che nessuna assicurazione copre se porti in acqua gente senza l'attrezzatura standard completa.
Non posso, non lo prevede lo standard, come dici tu non sarei coperto in caso di problemi dall'assicurazione.
Ma questo, mi prede dirlo chiaramente l'ho sempre detto e scritto più volte.
Poi al di fuori dell'attività didattica mi sento libero di fare quello che voglio e di andare senza gav.
Il problema c'è quando porto la gente a provare.
Nelle prove che faccio fare di fatto mi assumo l'onere di garantire la sicurezza della prova, ed anche se chi faccio provare è brevettato, e non è certamente un mio allievo, ne sono responsabile, in queste prove rischio di mio ma lo faccio prendendomi tutte le precauzioni, prima vedo come va la persona con la propria attrezzatura completa di gav, in un ambiente che conosco benissimo a tal punto da sentirmi più sicuro li che in qualsiasi piscina, andando per gradi ed informando tutti di quello che si va a fare e come lo si fa, mostrandolo prima ancora che loro provino.
Nonostante questo ammetto che in queste prove mi assumo un "rischio" potenziale non indifferente.
Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggioOra:
da quello che ho letto, se ho capito bene, tu parli di una esperienza, non di un dogma.
Benissimo.
Ma l'eco che arriva è che il GAV è uno strumento inutile. Questo messaggio arriva tuo malgrado.
Non nascondiamoci dietro un dito.
Se il mondo subacqueo fosse ideale e non reale i subacquei anche se dotati di gav nelle immersioni ricreative non sentirebbero il bisogno di usarlo.
Ma dato che non viviamo in un mondo ideale ma reale il gav è necessità per compensare proprio ciò che si è perso in termini di esperienza legata all'acquaticità e gli errori di pesata (parlando in termini generali) che sono evidenti.
Io non ho paura di dire alla gente quello che è nei fatti.
Io non faccio processi alle intenzioni.
Per me conta dire le cose come stanno, e se dico una cosa la devo saper dimostrare senza il minimo tentennamento.
Quando una cosa è dimostrabile, si può spiegare, è ripetibile, vuol dire che è certa e se è certa io non ho problemi a dirlo.
Non penso sia giusto falsare le informazioni perché se si danno correttamente c'è il rischio che qualcuno le usi impropriamente.
Io sono convinto che le persone hanno buon senso sanno capire.
Ho fatto provare tanti che hanno scritto in questa discussione, non mi sembra che queste persone hanno scritto commenti del tipo: da oggi non uso più il gav, anzi - la totalità ha ribadito che continuerà ad usare il gav anche se forse, qualcosa cambierà nel modo in cui lo userà.
Nessuno di loro ha abbracciato una nuova "fede" ma al contrario hanno provato facendo un esperienza che in qualche modo ha "cambiato" il concetto di pesata.
Sono 9 anni che faccio provare le persone che mi chiedono di provare, quante di loro hanno buttato via il gav ?
Risposta: nessuno.
Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggioSono pienamente convinto che si possa fare un'immersione senza GAV. Credo sia cosa piacevole e formativa, ma non credo proprio che sia sicura, ed è questo il punto.
Non condivido la tua opinione che il senza gav sia pericoloso e non sicuro.
Ovviamente nei limiti di quello che è lecito.
Se usato all'interno di immersioni come quelle in cui ho fatto provare il senza gav io penso che è sicuramente più in sicurezza un subacqueo senza gav che esegue correttamente la tecnica che un subacqueo medio con un eccesso di zavorra.
Sono cosi convinto che addirittura nei miei sogni, sogno un corso di specialità: "No Gav"
Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggio1- all'inizio dell'immersione hai un peso che non è lo stesso alla fine, perché la bombola si svuota e una 15 pesa almeno due chili in meno. Quindi: o inizi l'immersione in assetto negativo o la finisci in assetto positivo. e due chili di differenza non sono pochi, vista la capacità polmonare media dell'essere umano.
Chiedi a tutti quelli che qui hanno provato e mi hanno visto, non è come dici tu.
Non ti chiedo di credere facendo un atto di fede no, ma apri al dubbio.
Due chilogrammi non li sento neanche, metto un chilogrammo in cintura per comodità ma potrei benissimo farne a meno.
E' qui che non riusciamo a capirci, e sai cosa ti dico riesco anche a capirti perché ero come te.
Immagina per un momento che io posso dimostrarti che non è cosi.
Come ti comporteresti ?
Continueresti a sostenere quello che sostieni ..... oppure cercheresti di comprendere come mai quanto ritieni corretto non trova riscontro nella pratica .... ???
Quando ho visto che non era cosi io ho fatto un passo indietro ed ho voluto imparare prima di criticare, visto che tutte le mie argomentazioni sono state spazzate via dai fatti.
Io vorrei tanto condividere con te un immersione insieme, fatti vedere come inizio l'immersione come la eseguo come la finisco, perché poi, dopo queste tue critiche non troverebbero riscontro alcuno.
Io inizio l'immersione che sono positivo.
Ripeto ad inizio immersione sono positivo di poco ma galleggio quel tanto da avere l'acqua a metà vetro della maschera.
A fine immersione sono positivi ma non ho problemi a gestire l'assetto.
Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggio2- durante l'immersione una muta spessa cambia assetto costringendo il subacqueo ad un ritmo respiratorio innaturale: un conto è compensare coi polmoni una piccola variazione di quota, un conto tutta l'immersione.
Non è cosi ti sbagli.
Non si usano i polmoni per fare l'assetto, non s'ingessa la respirazione, si respira liberamente e comodamente.
Qui chiedo aiuto a tutti quelli che hanno provato con me.
Dite sinceramente quello che avete provato in termini di respirazione.
Avete faticato a respirare ?
Io vi ho detto che nel senza gav dovete usare i polmoni per controllare l'assetto o vi ho detto che dovete respirare comodamente e liberamente asservendo i movimenti alla ventilazione.
Non vi chiedo di darmi ragione, vi chiedo di dire quello che è stata la vostra esperienza.
Cidiemme apri al dubbio che queste tue affermazioni che ti appaiono logiche sulla carta, nei fatti sono sbagliate.
Apri al dubbio non per me, non voglio avere ragione, apri al dubbio per comprendere come stanno le cose nella realtà, per obbiettività verso i fatti.
Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggio3- Sulla necessità di un GAV in superficie come sicurezza credo non ci siano dubbi. Se ci sono passiamo alle freccette, al tresette etc.
Certo che in alcuni cotesti il gav ha anche una funzione di galleggiante (salvagente) ma se escludiamo queste situazioni particolari e parliamo di immersioni da riva, con mare calmo, di cosa c'è d'aver paura.
A me fanno più paura chi, se si dovesse rompere il gav, o perde una pinna non è in grado di stare a galla perché ha un incudine intorno alla vita.
Se non capiamo che l'eccesso di piombo è comunque un problema se non maggiore uguale a quello del galleggiamento e pensiamo al gav come un salvagente forse anche in questi casi è meglio darsi alle "freccette" o al "tressette" (faccina sorridente)
Segue seconda parteUltima modifica di RANA; 09-10-2019, 14:45.
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Seconda ed ultima parte
Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggioSe riesci a convincermi su questi tre punti, dati scientifici alla mano (le esperienze soggettive contano poco allo scopo) mi rimangio tutto quello che ho detto.
Io sono certo di spiegarti per filo e per segno che ti sbagli, l'ho fatto ho scritto insieme all'amico Vito la seguente dispensa sull'immersione senza gav:
https://www.fias.it/servizi-fias/dow...tmpl=component
Nella dispensa ci sono anche dei link che rimandano a dei filmati.
Li abbiamo cercato di spiegare tutto.
Inoltre tutto quello che abbiamo scritto in questa dispensa è oggettivamente ed in maniera indiscutibile dimostrato scientificamente da prove che non sono soggettive ma oggettive nel momento che la tecnica descritta è stata messa in atto da tantissimi subacquei.
Nella dispensa ci siamo confrontati con tanti subacquei e la dispensa è stata vagliata dal centro tecnico della federazione, se l'hanno accettato di pubblicarla con i loghi della federazione forse qualche cosa di oggettivo c'è.
Io mi metto a disposizione tua per dipanare nella pratica tutti questi tuoi giustissimi dubbi ma che non trovano riscontro reale.
Di più, credimi con tutta la buona fede, non so cosa poter fare, te lo dico senza polemica.
Originariamente inviato da cidiemme Visualizza il messaggioSe ho capito male idem.
Ciò non toglie che si possa fare un tuffo insieme a GAV spento: io il GAV lo indosso sempre.
Il casco in moto e la cintura di sicurezza erano cose che odiavo, ma non oso più rinunciarvi.
Rinuncio più facilmente agli smartphone e ai social.
Non è questo il mio scopo.
Io vorrei (mi piacerebbe e dentro di me so che sono in grado di farlo) convincerti ma nei fatti, non con le parole che i tuoi tre dubbi che hai espresso in questo tuo intervento nella realtà non sono problemi.
Vorrei farti capire che nel senza gav respiri normalmente e liberamente, che nel senza gav galleggi.
Questo non per farti buttare via il gav, ma per farti capire che alcune tue convinzioni sono sbagliate anche se appaiono logiche e provate da asseriti calcoli teorici.
Io insegno nei corsi una subacquea con il gav, non ho mai fatto un corso senza gav, io, come te, sono attentissimo a dare pochissima zavorra all'allievo.
Ma a differenza tua io non dico all'allievo che senza gav userebbe i polmoni - o che senza gav avrebbe problemi legati al fatto che è negativo perché questo non è vero.
Penso che come istruttore, proprio per il fatto che penso tu sia un bravo istruttore hai il dovere di capire se le mie parole sono sincere anche nei fatti o sto solo millantando credito.
Con vera stima e simpatia
Rana
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Rana , caro amico mio , ammiro la tua perseveranza e a volte non riesco a comprendere come fai ad avere ancora voglia di discutere sull' ABC dell'immersione senza GAV . Ti ammiro e ti apprezzo . Ahimè , differentemente da Te mi sono convinto che la gente NON vuole capire , tanti anni fa anche io chiamavo in aiuto le leggi fisiche per negare le cose che l'amico Vito scriveva , le stesse che in questi ultimi anni stai scrivendo tu . Io però avevo una scusante , ovvero ero diventato subacqueo nell'era gavizzata , non avevo mai provato ne mi ero confrontato con sommozzatori "dell'era precedente" . Quello che mi stupisce è che , come in questo caso , nulla di personale con CIDIEMME , ma oggettivo nel merito , sommozzatori che hanno eseguito migliaia di tuffi , immagino quindi che senza gav ne abbiano eseguiti almeno qualche centinaia se non di più , neghino l'EVIDENZA PRATICA di ciò che sostieni , che sostengo pure io . Questo non riesco a capirlo , non lo accetto , ritorno a ciò che scrivevo ieri , o sono millantatori quindi sostengono d'aver fatto cose che non hanno mai fatto o devono farsi un esame di coscienza ed ammettere che forse nelle loro immersioni senza gav qualche errorino nella gestione della zavorra lo facevano , altrimenti NON SI SPIEGA come possano scrivere e sostenere certe cose . Per me il punto è proprio questo .
Saluto e bacio TuttiCiao MarenaSub
Cit.Silvano :
Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.
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Per me la questione è abbastanza semplice.
Come dicono gli ingegneri aerospaziali: quel che non c'è, non si puó rompere. E viceversa.
Ergo
I saperi di base è sempre meglio frequentarli invece che il contrario.
Se si rompe il GPS e so usare una bussola, ne esco.
Se perdo il discensore, e so fare il mezzo barcaiolo su di un moschettone, ne esco.
Se va in avaria il gav, e so gestire l'assetto in modo avanzato, ne esco.
Tutto qua.
In situazioni eccezionali, ma caratterizzate da un alto interesse per la potenziale gravità, tecniche di base anche primitive fanno la differenza tra un'avventura da raccontare ed una attrezzatura da rivendere.
My two cent
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RANAcidiemmeriporto di nuovo la mia esperienza, cercherò di essere più chiaro
Intanto dico subito che mi fa piacere che tu abbia risposto di nuovo, cidiemme, non ti conosco come subacqueo ma come persona, per quel che scrivi e per i personaggi cui hai dato vita, mi avresti non poco stupito e deluso se avessi lasciato là quella risposta, senza dar modo di replicare civilmente alle tue perplessità. Mi fa anche piacere che si sia parlato degli eccessi di zavorra, io sono pivello e ho solo 31 tuffi sulle spalle, ma quante incudini ho già visto in giro...
Come pensavo di aver già detto, il senza gav non è la tecnica definitiva. Del resto nessuna tecnica lo è, ma dipende sempre dai tanti fattori che compongono l'immersione che si intende fare. Se vuoi far foto, ti serve il gav. Se usi la stagna, ti serve il gav. Se vai in sidemount, ti serve il gav. E così via.
Se fai ricreative, a quote ricreative, tuffi tranquilli come se ne fanno nel 99,9 periodico per cento dei casi nella subacquea ricreativa, e se sei consapevole di quel che fai e come lo fai, il gav non è necessario. Puoi andare tranquillamente e in sicurezza senza, a patto di avere una giusta pesata e una giusta impostazione dell'intera immersione, dall'inizio alla fine, per andare senza gav.
Andando senza, io ho respirato normalmente come faccio quando uso il gav.
Ho anche giocato col respiro, per saggiare quanto ero vicino all'equilibrio, alla neutralità perfetta. Ma il mio è stato un esperimento durato poco, giusto il tempo di capire, normalmente respiravo per quel che mi serviva, senza influenzare il ritmo o i volumi in funzione del bilanciamento delle spinte.
A me piace fare riprese subacquee, per ora uso la telecamera muovendomi lentamente verso, o insieme a, l'oggetto delle mie riprese. In questo caso potrò fare tuffi senza gav riprendendo i video come mio solito, ma se volessi fare riprese stando fermo immobile, ecco che senza gav avrei difficoltà. Lo so, mi comporto quindi di conseguenza.
Lo rifarò di certo, perché il tuffo senza gav è stata davvero una bellissima esperienza. Userò ancora il Gav? Si, certo, per necessità o per semplice diletto. Ora però, a differenza di prima dell'incontro con Rana che ancora ringrazio e mai mi stancherò di farlo, posso scegliere. È questo il gran dono, la scelta è l'arricchimento vero, la consapevolezza guadagnata sia nell'una che nell'altra opzione
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Originariamente inviato da Squiddy Visualizza il messaggioPer me la questione è abbastanza semplice.
Come dicono gli ingegneri aerospaziali: quel che non c'è, non si puó rompere. E viceversa.
Ergo
Se va in avaria il gav, e so gestire l'assetto in modo avanzato, ne esco.
Tutto qua.
In situazioni eccezionali, ma caratterizzate da un alto interesse per la potenziale gravità, tecniche di base anche primitive fanno la differenza tra un'avventura da raccontare ed una attrezzatura da rivendere.
in soldoni, in una immersione ricreativa in umida con un gav completamente fuori uso se non sei in grado di risalire con una negatività di qualche chilo (che diminuirà man mano che sali) è meglio se non ti immergi o che ti limiti a fare la remora del tuo compagno.
...e qualunque sub dovrebbe comunque avere con se un pallone/pedagno che può in emergenza compensare l'eventuale negatività.
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Originariamente inviato da amrvf Visualizza il messaggiose la pesata è corretta ne esci cmq, perchè a fine immersione sei quasi neutro e nella peggiore delle ipotesi (ti si rompe il gav ad inizio immersione sul fondo ed a bombola piena) negativo della quantitìà di aria che ti porti appresso + la compressione della muta.
in soldoni, in una immersione ricreativa in umida con un gav completamente fuori uso se non sei in grado di risalire con una negatività di qualche chilo (che diminuirà man mano che sali) è meglio se non ti immergi o che ti limiti a fare la remora del tuo compagno.
...e qualunque sub dovrebbe comunque avere con se un pallone/pedagno che può in emergenza compensare l'eventuale negatività.
Intendevo solo sottolineare che "il saper non è mai troppo"...
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Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggioIo sono convinto che le persone hanno buon senso sanno capire.
Ho fatto provare tanti che hanno scritto in questa discussione, non mi sembra che queste persone hanno scritto commenti del tipo: da oggi non uso più il gav, anzi - la totalità ha ribadito che continuerà ad usare il gav anche se forse, qualcosa cambierà nel modo in cui lo userà.
Nessuno di loro ha abbracciato una nuova "fede" ma al contrario hanno provato facendo un esperienza che in qualche modo ha "cambiato" il concetto di pesata.
)
Mi fermo a questa affermazione e mi/ti chiedo, senza polemica e con curiosità:
Non è possibile arrivare allo stesso risultato (cambiare "concetto" di pesata) utilizzando il gav? Se no, perché?
E' questa cosa che non mi convince (perché probabilmente non l'ho afferrata) del tuo/vostro ragionamento.
Se c'è qualcosa che si può imparare senza gav che non può essere appresa avendolo sulle spalle (magari non usandolo), allora si: mi è sfuggito qualcosa.
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Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggioMi fermo a questa affermazione e mi/ti chiedo, senza polemica e con curiosità:
Non è possibile arrivare allo stesso risultato (cambiare "concetto" di pesata) utilizzando il gav? Se no, perché?
La risposta la sai ... , ed è palese.
"Si, è possibile"
Solo che sbagli persona, perché la fai a me questa domanda ?
Se vivessimo in un mondo ideale io ti risponderei: si è quanto già si fa nei corsi con il gav, se vivessimo in un mondo ideale nessuno si stupirebbe se qualcuno va senza gav, come chi va senza gav non troverebbe in chi usa il gav errori di pesata e differenze, ma, non viviamo in un mondo ideale.
Viviamo in un mondo reale - le differenze ci sono - nei corsi con il gav non s'insegnano questi aspetti.
Mi chiedo - perché non domandi come mai la media dei subacquei non ha neanche la percezione ed ignora anche l'esistenza stessa di queste dinamiche ?
Perché non rivolgi questa domanda in generale ad istruttori e didattiche - visto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggioE' questa cosa che non mi convince (perché probabilmente non l'ho afferrata) del tuo/vostro ragionamento.
Se c'è qualcosa che si può imparare senza gav che non può essere appresa avendolo sulle spalle (magari non usandolo), allora si: mi è sfuggito qualcosa.
Come mai ora dici, a me, che si può fare, secondo te, in passato, non sarebbe stato più giusto non aver buttato via questo bagaglio di nozioni a prescindere ?
Non sarebbe stato meglio capitalizzare queste nozioni del senza gav nei corsi stessi fatti con il gav ?
Perché ora che io parlo di senza gav arrivi a domandarmi quello che a me sembra ovvio - ma che evidentemente non lo è visto che nessuno in generale lo fa.
Nel mondo reale non è possibile farlo perché sono troppo poche le persone che sanno farlo, nessuno di chi sostiene che il senza gav non è una tecnica sicura, che presenta problemi legati al fatto che si è negativi sul fondo, che non si controlla la risalita, che non si riesce a respirare correttamente perché bisogna asservire i polmoni all'assetto - è in grado di farlo, nessuno di questi è in grado d'insegnare questi elementi del "senza gav" nei corsi con il gav (nel modo da te descritto) perché loro stessi non sanno.
Ora comprendi la distanza abissale che si è creata tra due modi di andare sott'acqua (il "no gav" e chi usa il gav) che di fatto, nel mondo ideale dovrebbero essere la stessa cosa - ma non lo sono.
Quanto a me ....
A me piace andare senza gav, a prescindere.
Non lo considero più pericoloso.
So andare con il gav, non ho problemi ma non mi va di usarlo quando posso farne a meno (perché mi piace andare cosi).
Sogno un corso di specialità, per esempio un corso da fare dopo che una persona ha conseguito il brevetto base (open) specialità "No Gav".
Facoltativo, aperto a chi vuole provare, che dia merito a quanto si faceva recuperando una tecnica che si sta perdendo.
Certo che si può fare, bisogna però chiedersi se si è in grado di farlo ?
Ora non scrivere (come hai già fatto) che è presunzione pensare che solo io so, e, gli altri non sanno.
Non sto dicendo questo, sono convinto che tu sai benissimo quello di cui parlo e come te anche altri.
Il discorso è generale, in generale gli istruttori stessi ma anche le didattiche orami non hanno più neanche la memoria di tutto questo.
Difendono un fortino vuoto, il re è nudo ma continuano a vederlo vestito
Cordialmente
Rana
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mi intrometto
il non utilizzo del gav, viene insegnato e praticato da qualche didattica, di una sono sicuro perché sul tubo ci sono i filmati
e viene insegnato, udite udite, nei corsi open, e prima di far utilizzare il gav
certo, sono corsi dove fanno diverse ore di acque confinate, e non le solite 4 o 5 cui siamo abituati, però…
ciaoPer fortuna in Italia c'è ancora qualcuno che punta sui giovani... LE MILF [cit.]
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Originariamente inviato da labottatrice Visualizza il messaggiomi intrometto
il non utilizzo del gav, viene insegnato e praticato da qualche didattica, di una sono sicuro perché sul tubo ci sono i filmati
e viene insegnato, udite udite, nei corsi open, e prima di far utilizzare il gav
certo, sono corsi dove fanno diverse ore di acque confinate, e non le solite 4 o 5 cui siamo abituati, però…
ciao
Sono contento di sapere che ci sono didattiche che hanno saputo capitalizzare i concetti del senza gav introducendoli in maniera virtuosa nei programmi didattici dei corsi con il gav a partire dal base (open).
Cordialmente
Rana
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RANA sei un razzo!
mi hai anticipato, stavo cercando i filmatini da far vedere
eccoli
https://youtu.be/PazvLIj5WLc
https://youtu.be/5tLYhnQbPxU
come vedrete, prima si impara cosa sono le variazioni di assetto solo con i polmoni, POOOOOI....
gav e bombola!
certo, han quella maledetta frusta lunga
Per fortuna in Italia c'è ancora qualcuno che punta sui giovani... LE MILF [cit.]
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