Originariamente inviato da Tonnetto
Visualizza il messaggio
Ciao Tonnetto.
Importanti riflessioni che meritano una risposta dal mio punto di vista.
Un tempo avrei sostenuto quello che affermi, anch'io avrei detto che mi avrebbe fatto più paura il "senza gav" in presenza di onde e in mezzo al mare che il recupero di un subacqueo "incudine".
Oggi la penso esattamente al contrario.
A me fa molta paura il recupero di un subacqueo "incudine" e, al contrario, non provo particolare ansia nel trovarmi "senza gav" tra le onde o in mezzo al mare.
Ovviamente definiamo cosa intendo per "trovarmi in mezzo al mare", intendo rimanere a galla in mezzo al mare ma con la riva a vista, in attesa di essere recuperato - situazione che può avvenire quando per esempio si fa una secca e si finisce per fare decompressione in libera spostati dalla corrente.
Per onde intendo onde che normalmente si affrontano, non certo la "tempesta perfetta" situazione strema in cui neanche con il gav mi sentirei al sicuro.
Diverso il contesto per esempio che si ha in alcune zone del mondo come per esempio le isole "Galapagos" in cui le correnti sono cosi forti da farti ritrovare sperduto nel Pacifico.
E' ovvio che questi scenari necessitano non solo del "Gav" ma anche di radio localizzatori come l'EPIRB
In questi contesti condivido le tue osservazioni, la pensiamo allo stesso modo.
Ti spiego il perché
Nel senza gav inizi positivo, anche di poco ma galleggi sin dall'inizio immersione.
Questo vuol dire che a fine immersione sei positivo con tutta la testa fuori dall'acqua, tanto come se hai il gav, con la certezza che nulla si può rompere e farti sprofondare.
Inoltre nel senza gav si usa e si comprende la sua utilità lo snorkel, che con il gav ha effettivamente perso la sua importanza tanto da non essere (giustamente, io compreso) più portato da molti subacquei.
Nel senza gav sono andato a riprenderlo, perché effettivamente garantisce una comoda ventilazione in superficie anche in presenza di onde.
Nel senza gav, a fine immersione - se a -5 metri dovessi svenire, non rischio di sprofondare ma come viene meno il controllo, vado sempre in superficie dato che in questo caso la nota prevalente è positiva.
Ragion per cui molte giuste remore che si hanno quando si pensa al "senza gav" vengono meno o si ridimensionano quando si prova, nella pratica dei fatti.
Io mi rendo conto che si fa fatica ad accettare quanto scrivo, perché quello che scrivo va contro e sgretola le certezze che fino ad oggi abbiamo imparato a far nostre.
la paura di pallonare, la paura di sprofondare, l'assetto fatto a bombola vuota a -3 metri, l'alzare il corrugato e scaricare per iniziare l'immersione, l'assenza di quello che anche solo a livello inconscio consideriamo il nostro salvavita (il gav) anche se poi razionalmente sappiamo tutti che il gav non è un salvagente.
Insomma il "senza gav" spinge a rimettere in discussione tanti aspetti che sono colonne portanti orma del nostro modo di andare sott'acqua, questo non è facile da accettare e da mettere in discussione, me ne rendo conto benissimo.
Ma ..... ogni tanto, qualche terremoto nelle nostre certezze male non fa, anzi ....
Cordialmente
Rana
Commenta