Immersione senza usare il GAV una volta fatta la discesa

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  • Ciao Palve.

    Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
    Un tempo il minimalismo non era una scelta ma una necessità relativa ai mezzi a disposizione…
    Le prime mute erano quelle militari, il bibo era con riserva manuale e si usava un solo erogatore (anche monostadio), il gav non esisteva.
    Vero, è indiscutibile che un tempo, parliamo dei decenni che seguirono il dopoguerra non c'erano le attrezzature di oggi.

    Sicuramente si doveva andare sott'acqua contando sulle proprie capacità acquatiche e per questo in quegli anni è nata, si è affinata una tecnica meravigliosa legata proprio alla propriocezione del subacqueo e la sua acquaticità.

    Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
    Per non fare troppa fatica la pesata corretta era importantissima
    Vero ma ......
    La pesata corretta è un elemento importantissimo anche oggi.
    Vedi Palve il tuo intervento è corretto ma - t'invito a rileggerlo, se sbaglio ti chiedo scusa - sembra, ammicca al fatto di lasciar intendere che un tempo era necessità oggi non più ....
    Ecco, questo messaggio, io non lo trovo corretto, anche oggi la pesata è una necessità importantissima.

    Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
    così come la pinneggiata ampia e lenta, attiva sia in apertura che in chiusura. L'assetto era per forza diagonale o verticale.
    Ecco Palve.
    Purtroppo la tecnica corretta (No Gav) non si è solo persa nella notte dei tempi ma ha subito distorsioni che l'hanno trasmessa in maniera errata.

    Questo ha portato a consolidare convinzioni errate come appunto pensare che, per andare senza gav, bisogna assumere una posizione diagonale o verticale, posizione effettivamente necessaria se il subacqueo è in una condizione di marcato stato negativo.
    In poche parole la posizione verticale o diagonale - ponendo le pinne (organo propulsivo) in basso, rispetto al baricentro del subacqueo, permette di "compensare" con la spinta propulsiva delle pinne l'assetto marcatamente negativo del subacqueo.

    Ma ........ questo stato marcatamente negativo esiste solo se chi s'immerge lo fa in modo sbagliato.

    Se chi s'immerge sa applicare la tecnica corretta del "senza gav" (che sarebbe interessante chiamare anche "senza piombi") non è in una condizione di assetto marcatamente negativo - non deve mettersi in verticale per sostenersi, neanche in diagonale ...
    Svolge l'immersione in una condizione pressoché neutra pertanto può assumere ogni postura con estrema facilità.
    Io, senza gav sto perfettamente orizzontale, non ho bisogno di assumere nessuna postura diagonale per sorreggermi anche a -50 metri.

    Palve senza polemica ma per me è importante far capire questi concetti, perché sono la misura di quanto abbiamo buttato via quando siamo corsi verso il "futuro" verso la tecnologia, verso quella grande abbuffata di attrezzature e gadget, non dando più nessun valore ad una tecnica legata all'acquaticità del subacqueo che sicuramente, come hai fatto notare è nata perché non c'erano le attrezzature attuali, ma, che rappresenta per me un grande valore "innovativo" in una subacquea pesante e fuori misura dal punto di vista dell'assetto del rapporto con la zavorra, del rapporto con il proprio corpo sott'acqua.
    Una tecnica vecchia è vero ma con un grande valore in questa subacquea "morderna" per questo ho usato il termine "innovativa".

    Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
    Eravamo, comunque, tutti ottimi apneisti e veri sportivi.
    Sicuramente, era necessario sviluppare tutta la parte di propriocezione dell'apneista, non potendo contare sulle attrezzature attuali ma ......
    Ma questo carattere "sportivo" perché non recuperarlo, valorizzarlo, viverlo ?????
    Non è un modo comunque interessante di vivere il mondo subacqueo ????

    Attenzione io non sto dicendo che dobbiamo ritornare a fare i corsi come si facevano un tempo, NO, io dico che per le persone a cui può piacere questo approccio più easy dal punto di vista dell'attrezzatura ma più legato alla fisicità ed alla sportività (premesso che parliamo di sviluppare capacità fisiche alla portata di tutti, come dire una passeggiata in montagna - non certo una scalata) perché non offrire la possibilità - che per altro un tempo c'era.

    La domanda che vi faccio è:
    si può pensare di declinare l'attività subacquea con le bombole anche in una forma piò "atletica" ???

    la mia risposta è si, sicuramente, che non vuole essere un obbligo ma una possibilità in più rispetto ad un panorama della subacquea moderna dove vice solo l'importanza dell'attrezzatura.

    Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
    Il massimo della goduria, quanto ad acquaticità, era immergersi con l'aro: assetto molto più semplice e silenzio… bisognava stare all'occhio e sapere bene come usarlo
    Le immersioni con l'A.R.O. non mi hanno fatto impazzire, sicuramente con un piccolo "zainetto" ed un bombolino da due litri si possono fare stupende immersioni entro pochi metri dalla superficie ma i limiti operativi sono a mio avviso troppo stringenti.

    Sull'uso consapevole c'è il corso, personalmente il corso l'ho trovato una bellissima esperienza, per me è stato molto più bello il corso - mi è piaciuto tantissimo tanto che lo consiglio come esperienza.

    Cordialmente
    Rana
    Ultima modifica di RANA; 10-03-2020, 09:44.

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    • Circa la pesata corretta volevo solo rimarcare come ora, con le moderne attrezzature, la tolleranza è aumentata. Poi è vero che comunque per tante altre ragioni dovrebbe sempre essere corretta. Circa l’assetto, se hai fatto immersioni senza gav fonde ti sarai accorto che oltre una certa profondità si diventa abbastanza negativi specie all’inizio dell’immersione. Da qui l’esigenza della posizione.

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      • Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
        Circa la pesata corretta volevo solo rimarcare come ora, con le moderne attrezzature, la tolleranza è aumentata.
        Si, ammetto che lo avevo capito, ma che ho voluto comunque togliere ogni possibile fraintendimento al fatto di pensare che oggi non era necessità una corretta pesata.

        E' vero le attrezzature, oggi hanno permesso e permettono più "disinvoltura" nell'uso della zavorra - su questo mi trovi perfettamente in accordo ma .......

        Ma ... un conto è essere un po "disinvolti" un conto è usare zavorre a modi "incudini" ...

        Io vedo che mediamente sono gli incudini a dominare nel panorama dei subacquei della domenica.

        Diciamo che c'è spazio per una riflessione
        Secondo me molto costruttiva.

        Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
        Poi è vero che comunque per tante altre ragioni dovrebbe sempre essere corretta.
        Esatto, dovremmo tendere ad usare una pesata corretta con qualche piccola eccezione mentre, se sbaglio correggetemi, a me sembra che oggi in generale si usano pesate palesemente sbagliate anche se di tanto in tanto si nota qualche eccezione, qualche subacqueo correttamente pesato

        Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
        Circa l’assetto, se hai fatto immersioni senza gav fonde ti sarai accorto che oltre una certa profondità si diventa abbastanza negativi specie all’inizio dell’immersione. Da qui l’esigenza della posizione.
        Palve, credimi, non parlo mai di quello che faccio se non ho l'assoluta certezza di averlo dimostrato e di poterlo dimostrare senza il minimo dubbio.

        Non mi sono mai nascosto, ho cercato sempre il confronto con tutti, soprattutto in chi mi criticava.

        Sai la profondità in cui avverto il cambio di assetto - ossia da positivo, si perché io inizio l'immersione che sono leggermente positivo, ad uno stato pressoché neutro ?
        Tra i -5 metri ed i -8 metri.
        Oltre non avverto più differenze.

        Ti posso garantire che stare a -15 metri o a -50 metri o a -60 metri non cambia il mio assetto, ti dico questo perché ci sono andato e ci vado con regolarità.

        Palve, non ci credi ?

        A tua disposizione, ti posso dimostrare che a -50 metri io sto perfettamente orizzontale, non ho bisogno di stare inclinato, in diagonale e pinneggiare.
        Affermo questo perché l'ho fatto e lo faccio - lo ripeto e tanti qui mi hanno visto.

        La muta galleggia per le piccole bolle contenute nel neoprene, sono queste che si schiacciano ma per la legge di boyle al raddoppio della pressione il volume dimezza.
        Prova a calcolare quanto valore hanno il volume totale delle bolle del neoprene e ti accorgi che è un valore che una volta dimezzato, nei primi 10 metri di profondità, quello che rimane è marginale e non certo determinante.

        Passare al secondo dimezzamento ossia prossimi ai -30 metri è perdere qualche "etto" - impercettibile figurati il successivo terzo dimezzamento a -70 metri di cosa parliamo ?
        Di nulla.

        L'immersione senza gav inizia a -5 metri e termina prossimi ai -5 metri .....

        Anche in questo t'invito a notare che ci sono delle "nozioni" errate nei confronti del "no gav" se cosi non fosse io non dovrei essere in grado di dimostrare quello che affermo.

        Ma quello che affermo ed abbiamo scritto - pubblicando il lavoro nel 2012 lo abbiamo testato e ci siamo sottoposti al giudizio di chiunque non credeva a quanto abbiamo affermato - ed ad oggi nessuno è stato in grado di dimostrare nei fatti che ci sbagliamo.

        Cordialmente
        Rana



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        • Abbiamo esperienze diverse...intanto le mute erano diverse e si utilizzava la umida. Poi i bibo erano parecchio pesanti e partivi con circa 4 kg di aria che nel corso dell’immersione consumavi. Quindi se partivi leggermente positivo poi alla fine immersione eri troppo leggero. A meno di non avere zavorra aggiuntiva da prendere in risalita. Però se poi non la trovavi...era un rischio. Oltre i 40 m per via della riduzione del volume corporeo e della muta era abbastanza negativo. Per risalire, o mantenere la quota, dovevi usare una forza propulsiva. Non ne ho fatte una o due...
          PS: con le tabelle l’ultima tappa era quella dei 3 metri
          Ultima modifica di Palve; 10-03-2020, 10:55.

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          • https://www.youtube.com/watch?v=czU5miuCIs8

            così si andava sott'acqua senza gav, piaccia o no.
            Per molte categorie è stato così fino agli anni '90.
            www.bludivecenter.com

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            • Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
              Abbiamo esperienze diverse...
              No Palve, porta pazienza.
              Non è una questione di esperienza - è una questione di leggi fisiche e queste sono universali valgono ovunque e per chiunque.

              Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
              intanto le mute erano diverse e si utilizzava la umida.
              La tecnica senza gav necessita come condizione di base l'uso della muta umida.
              Non esiste il "No Gav" con la muta stagna

              Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
              Poi i bibo erano parecchio pesanti
              I Bibo sono oggi parecchio pesanti ma non quelli di un tempo.
              Io uso un vecchio D10 le cui bottiglie pesano esattamente 10,4 Kg l'una.
              Di fatto è tendenzialmente neutro da vuoto (solo leggermente negativo).

              Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
              e partivi con circa 4 kg di aria che nel corso dell’immersione consumavi. Quindi se partivi leggermente positivo poi alla fine immersione eri troppo leggero. A meno di non avere zavorra aggiuntiva da prendere in risalita. Però se poi non la trovavi...era un rischio.

              Scusa Palve ma pensi che io sia un "prestigiatore" in grado di far comparire peso a fine immersione in maniera nascosta per illudere in modo da affermare in maniera truffaldina quanto affermo ???


              Tu stai ponendo tutti quei dubbi che io stesso ho discusso anche animatamente con la persona che poi mi ha insegnato la tecnica - per circa un anno intero.
              Siamo arrivati quasi ad insultarci, poi mi resi conto che l'unica maniera per "capire" quello che io non riuscivo a capire (o meglio non volevo capire - convinto delle mie certezze e conoscenze) era quello di immergermi con lui vedere effettivamente cosa intendeva per "NoGav".
              Per dirla tutta un altra persona che scrive in questo forum (@TheDoctor) prima di me, partì per andare a conoscere il mitico "GavNo", e, capire chi si celava dietro un nik tanto provocante, ed anche lui, prima di me comprese che era una persona assolutamente affidabile, non un esaltato ma una persona posata e che dimostrava quanto affermava.

              In seguito "GavNo" m'invitò a fare l'Haven con lui tra cui TheDoctor, ci andai con un altro carissimo amico non che mio istruttore, ero cosi convinto che pensai addirittura che lui fosse un pazzo e mi sarei potuto trovare a doverlo "salvare".

              Quando lo vidi letteralmente fluttuare a -48 metri sulla coperta dell'Haven, in orizzontale, senza pinnaggiare salvo qualche piccolo colpetto, di tanto in tanto, per spostarsi nei vari punti per osservare il relitto, in un modo cosi preciso e pulito che sembrava "appuntato con uno spillo ad una parete invisibile" - le mie certezze andarono in frantumi.

              Ci guardammo ed il mio istruttore mi fece notare, con un cenno, che non stava pinneggiando per sostenersi....

              Rimaneva solo una fase dell'immersione a cui potevo sperare di attaccarmi e dimostrare le mie tesi matematiche scientifiche ...
              La decompressione ..... a fine immersione in decompressione quando aveva perso più di metà del volume d'aria contenuto nel suo bibo mi sarei fatto delle grasse risate nel vederlo abbarbicato al trapezio per non pallonare via .......
              Ma ..... non successe.

              Fece la sua decompressione in libera rimanendo vicino al trapezio, senza attaccarsi .... non ci crederai ma non oscillava

              Sconcertato quanto uscii gli chiesi per prima cosa scusa, e, poi gli feci i miei complimenti mi aveva letteralmente distrutto ... le mie convinzioni fisiche - scientifiche sorrette da matematici calcoli precisi erano SBAGLIATI alla luce dei fatti che avevo visto.

              Gli chiesi se mi potere insegnare .... accettò, ne nacque una bellissima amicizia al di la dell'esperienza senza gav.

              La prima immersione senza gav la fecci a Paraggi con questa persona (GavNo), uscii dall'acqua andai a casa e scrissi di getto le prime tre pagine di quello che poi è diventò il piccolo lavoro scritto con l'amico "GavNo".

              Perché ti ho raccontato tutto questo ?

              Semplice, provo molta tenerezza nel leggere quello che tu stai scrivendo ... perché io la pensavo esattamente come te.
              Ora mi trovo nella stessa posizione di "GavNo" quando si trovò davanti uno strano personaggio di nome "Rana" che gli sciolinava calcoli esatti che dimostravano (sulla carta) che era impossibile fare quanto lui di fatto faceva.

              Detto in breve tu dimentichi e non consideri che l'assetto non solo è dato dalle forze statiche zavorra, il peso dell'aria contenuta nelle bombole ed elementi positivi come la muta ecc, ecc ... ma anche da elementi dimamici, postura in primis.
              L'acqua è 800 volte più densa dell'aria, non solo genera spinta per il principio di Archimede ma genera anche "portanza" o "deportanza" a seconda delle necessità ...
              Oggi non diamo nessun peso alle forze dinamiche che sono libere di agire incontrollate e per tanto spingerci ad usare zavorra la dove basterebbe solo correggere dei movimenti.
              Ma se asserviamo le spinte dinamiche non solo queste non ci remano contro ma le possiamo usare per controllare l'assetto la dove diventa leggermente positivo (a fine immersione) o leggermente negativo in profondità.
              Tutto questo senza dover prendere o cedere zavorra

              Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
              Oltre i 40 m per via della riduzione del volume corporeo e della muta era abbastanza negativo. Per risalire, o mantenere la quota, dovevi usare una forza propulsiva. Non ne ho fatte una o due...


              Caro Palve, non dubito che tu hai fatto queste esperienze e non dubito che le hai fatte più di una volta ma ....
              Non le hai fatte nella maniera corretta, hai usato troppa zavorra.
              Come te tutti quelli che sostengono quello che tu affermi.

              Non offenderti, non è colpa tua, tu sei il frutto delle nozioni sbagliate che ti sono state trasmesse sul senza gav, le stesse nozioni che sono state date a me.
              Nulla di male ci sta è quanto si è perso e che continuo a dirlo.

              Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
              PS: con le tabelle l’ultima tappa era quella dei 3 metri
              No, problem

              Più vado profondo e meno tempo sto sott'acqua, pertanto mi trovo a -3 metri con 70 o 80 bar nel bibo ....
              Nessun problema a fare anche la tappa a -3 metri - magari devo lavorare un pochino questo si ma non è un problema.
              Se non ho voglia di lavorare mi basta andare a -5 o -6 metri - i miei due computer scaricano comunque la decompressione, vuol dire che faccio solo qualche minuto in più

              Con simpatia e stima, cordialmente.
              Rana
              Ultima modifica di RANA; 10-03-2020, 12:15.

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              • Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                https://www.youtube.com/watch?v=czU5miuCIs8

                così si andava sott'acqua senza gav, piaccia o no.
                Per molte categorie è stato così fino agli anni '90.
                bellissimo

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                • Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio



                  In seguito "GavNo" m'invitò a fare l'Haven con lui tra cui TheDoctor, ci andai con un altro carissimo amico non che mio istruttore, ero cosi convinto che pensai addirittura che lui fosse un pazzo e mi sarei potuto trovare a doverlo "salvare".

                  Quando lo vidi letteralmente fluttuare a -48 metri sulla coperta dell'Haven, in orizzontale, senza pinnaggiare salvo qualche piccolo colpetto, di tanto in tanto, per spostarsi nei vari punti per osservare il relitto, in un modo cosi preciso e pulito che sembrava "appuntato con uno spillo ad una parete invisibile" - le mie certezze andarono in frantumi.

                  Ci guardammo ed il mio istruttore mi fece notare, con un cenno, che non stava pinneggiando per sostenersi....

                  Rimaneva solo una fase dell'immersione a cui potevo sperare di attaccarmi e dimostrare le mie tesi matematiche scientifiche ...
                  La decompressione ..... a fine immersione in decompressione quando aveva perso più di metà del volume d'aria contenuto nel suo bibo mi sarei fatto delle grasse risate nel vederlo abbarbicato al trapezio per non pallonare via .......
                  Ma ..... non successe.

                  Fece la sua decompressione in libera rimanendo vicino al trapezio, senza attaccarsi .... non ci crederai ma non oscillava

                  Sconcertato quanto uscii gli chiesi per prima cosa scusa, e, poi gli feci i miei complimenti mi aveva letteralmente distrutto ... le mie convinzioni fisiche - scientifiche sorrette da matematici calcoli precisi erano SBAGLIATI alla luce dei fatti che avevo visto.


                  Rana
                  Confermo e quoto al 100%

                  Ciao MarenaSub
                  Cit.Silvano :
                  Qualcuno ha persin detto che per andare sott'acqua ci vogliono le palle.
                  E subito qualcun'altro ha scritto che palle e scroto raggrinziti dal freddo spostano meno liquido che le stesse allascate e gonfie per la calura, se ne deduce che con le palle al fresco si è negativi e si può togliere zavorra, viceversa , a palle lasche , un po' di zavorra in più non fa mai male.

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                  • Non parlo di tecnica nogav, parlo di quando il gav non c’era....
                    parlo di quando le mute erano diverse da ora, anche le umide...
                    parlo di bibo con riserva meccanica e monoattacco...(per non parlare dell’aralu)
                    i computer non c’erano... le us navy dicevano 3 e queeli dovevano essere...
                    su come zavorrarsi e come respirare il manuale parlava chiaro: compensare i 4 kg di aria e non fare pause respiratorie sotto i 40 m. Non compensare l’assetto con i polmoni...
                    poi, certo che se mi comporto come un’ala creando portanza e deportanza... figurati

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                    • Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
                      Non parlo di tecnica nogav, parlo di quando il gav non c’era....
                      parlo di quando le mute erano diverse da ora, anche le umide...
                      parlo di bibo con riserva meccanica e monoattacco...(per non parlare dell’aralu)
                      i computer non c’erano... le us navy dicevano 3 e queeli dovevano essere...
                      su come zavorrarsi e come respirare il manuale parlava chiaro: compensare i 4 kg di aria e non fare pause respiratorie sotto i 40 m. Non compensare l’assetto con i polmoni...
                      poi, certo che se mi comporto come un’ala creando portanza e deportanza... figurati
                      Scusa Palve, parliamoci chiaro: cosa vuoi dimostrare ?

                      Se non hai la muta l'assetto è più facile, soprattutto a fine immersione.

                      Le mute diverse ?
                      In cosa ... il neoprene poteva essere meno morbido più cartonato ma sempre neoprene era, al limite c'erano le mute in gomma e qui ammetto di non sapere come si comporta una muta in gomma ma diamine, ora arrivare a giudicare parlando delle mute in gomma .......
                      Forse stai esagerando.

                      Il bibo con riserva ..... pensi che sia stato molto più pesante ?
                      Più pesante dei bibo attuali con manifold e fascioni in acciaio ....

                      Gli erogatori mono stadio o a doppio corrugato in acqua hanno un comportamento positivo non certo negativo come gli attuali bi stadio.

                      Insomma dove vuoi arrivare, cosa vuoi dimostrare ?
                      Scusa ma non l'ho capito.

                      Nella tecnica senza gav, che è una tecnica completa, sicura, che lavora in armonia con ogni aspetto legato all'andare sott'acqua non si fanno pause, non s'ingessa la respirazione alle esigenze dell'assetto.

                      Io parto leggermente positivo, quando arrivo sul fondo ho anche tolto qualche etto di aria, sono tendenzialmente neutro, se sto fermo plano delicatamente come farebbe una foglia verso il fondo.
                      Mi basta appoggiare un dito e scaricare il peso di una mano per rimanere neutro.

                      Ma tu credi che io non mi sono interrogato su aspetti cardine dell'attività subacquea - soprattutto profonda - come la respirazione ?
                      Credi che parlo di senza gav a -50 metri trattenendo aria ed andando in ritenzione di CO2, facendo sforzo in ambiente narcotico ?
                      Mi pensi cosi ignorante !!!!
                      Da non considerare questi aspetti .....

                      Io ho valutato attentamente tutti questi aspetti, ma non solo mi sono confrontato con tanti altri subacquei per capire dipanare questi dubbi importanti.

                      La respirazione rimane libera di avvenire comodamente anche e soprattutto in profondità, non vado in ritenzione di CO2, non faccio apnee a polmoni pieni per compensare il fatto di essere esageratamente negativo - perché non sono esageratamente negativo.
                      Pensi che a -50 metri io mi muova veloce come uno squalo per generare portanza ???
                      Pensi questo ...... ??????
                      Parliamoci chiaramente.

                      Io faccio piccoli movimenti per controllare dinamicamente l'assetto ma sono piccoli movimenti tanto che riesco a stare fermo, e soprattutto non sono uno sforzo fisico.
                      Sono movimenti che vanno imparati, sentiti, percepiti questo si ma non sono sforzi.

                      Certo che mi comporto come un ala, ma quello che tu ti ostini a non capire è l'entità del movimento.
                      Per te sono uno squalo che deve pinneggiare continuamente e forte per generare quella spinta necessaria a non sprofondare, tenendo i polmoni pieni, non potendo respirare comodamente.
                      Mentre io ti dico che sono rilassato, sereno, respiro come mi sento di respirare e se devo respirare profondamente lo faccio, non regolo l'assetto con i polmoni ma asservo i movimenti alla respirazione ed alle sue ovvie oscillazioni dal punto di vista dell'assetto.

                      Tu hai una concezione sbagliata del senza gav, mi spiace dirtelo ma è cosi, tu hai un esperienza errata che ti ostini a considerare giusta.
                      Lo capisco non fa piacere capire che, forse, quello che abbiamo considerato certo per 10 anni è sbagliato ma se lo è.
                      Non ti chiedo di fidarti ma è dimostrato - l'abbiamo dimostrato.

                      Vedi Palve - io capisco che tu chieda rispetto per le tue convinzioni, ma abbi rispetto anche per gli altri soprattutto quando dimostrano quello che dicono, davanti ad una dimostrazione devi porti delle domande altrimenti sei in cattiva fede.

                      A me non ha fatto piacere vedere GavNo che ha demolito le mie certezze ma davanti ai fatti ho colto l'occasione per comprendere.

                      Cosi t'invito a valutare i fatti non le parole, ammetti per un istante dentro di te che quanto io scrivo lo posso dimostrare, è vero ....
                      Se cosi (ed è cosi - sono a tua disposizione per sottopormi a ogni tipo di esercizio tu reputi possa mettere in crisi la tecnica "No Gav") penso che è doveroso farsi delle domande e rivedere le proprie posizioni.

                      Cordialmente
                      Rana

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                      • RANA capisco che la tecnica "no gav" possa essere più semplice in umida, ma non vedo perché non contemplare anche l'impiego della stagna. Ovviamente senza pretendere di usarla come equilibratore.
                        Che dirti, io in stagna vado regolarmente senza gav, almeno per ora con 10+10 pesante (carico a 230 quando va bene) e 7lt di ossigeno resa neutra con Airex. Non uso zavorra.
                        In risalita lancio il cazzillo, sfilo l'airex che ha attaccata una cimetta elastica con occhiello, infilo il galleggiante lungo la sagola e lui vola in superficie, mentre il peso della bombola mi riequilibra l'assetto.
                        É un modo che mi sono inventato, tarato sul tipo di attrezzatura che ho e sulla mia costituzione, ma qualcosa vorrà dire.
                        CACCIATORI DI RETI FANTASMA

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                        • RANA
                          scrivi troppo... si fa fatica a leggerti.
                          non discuto della tua tecnica “nogav”... io ho scritto di quando non c’era. Forse sbagliavamo tutti perché facevamo tutti in quel modo.
                          non erano virtuosismi ma semplici necessità

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                          • Ciao Livio.
                            Premetto, ho amici cari che usano la stagna senza il gav.

                            Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggio
                            RANA capisco che la tecnica "no gav" possa essere più semplice in umida,
                            Ni, dire che è più "semplice" con la umida non mi trova molto d'accordo.
                            La umida non permette nessuna forma di compensazione pertanto ti obbliga ad attuare una tecnica precisa.

                            Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggio
                            Ma non vedo perché non contemplare anche l'impiego della stagna. Ovviamente senza pretendere di usarla come equilibratore.
                            Livio, la stagna per quanto non la usi come un compensatore è per natura un elemento che "compensa".

                            Ma sia chiaro comprendo benissimo quello che dici e non mi pongo in maniera polemica su questi aspetti.
                            Anzi ....

                            Originariamente inviato da Livio Cortese Visualizza il messaggio
                            Che dirti, io in stagna vado regolarmente senza gav, almeno per ora con 10+10 pesante (carico a 230 quando va bene) e 7lt di ossigeno resa neutra con Airex. Non uso zavorra.
                            In risalita lancio il cazzillo, sfilo l'airex che ha attaccata una cimetta elastica con occhiello, infilo il galleggiante lungo la sagola e lui vola in superficie, mentre il peso della bombola mi riequilibra l'assetto.
                            É un modo che mi sono inventato, tarato sul tipo di attrezzatura che ho e sulla mia costituzione, ma qualcosa vorrà dire.
                            Io non amo usare la stagna senza gav, attenzione io ....
                            Questo non vuol dire che altri non possano usarla.

                            Io non amo usare la stagna senza gav perché la stagna è ai miei occhi un vestito d'aria, che portiamo sott'acqua.
                            Per rendere neutro un vestito d'aria ho bisogno di zavorra, una quantità sufficiente per rendere neutro il cosi detto "vestito d'aria" cosa che con la umida non si ha.

                            La umida non è un vestito d'aria, quando dico io uso un solo kg, posso dirlo perché uso una muta umida, con una stagna posso sbattezzarmi ma non posso pensare che con solo quel Kg sono in grado di neutralizzare l'aria che c'è nella stagna ma non ho nella umida.

                            La zavorra che richiede la stanga è ai miei occhi, per le mie capacità, superiore al peso negativo che posso pensare di gestire in caso di problemi.
                            Se perdo il vestito d'aria, se allago la stagna mi troverei con una zavorra che non ha il suo contrappeso positivo - l'aria nella stanga - e la spinta che si genererebbe sarebbe per me alta e pericolosa da gestire se mi trovassi in profondità.

                            Molti, come te, dicono: io con la stagna non uso zavorra.
                            Bene, non ho motivi di pensare che non sia cosi ma parliamoci chiaro, io uso una 5 mm umida, e, diciamo non uso zavorra (fatta eccezione per un kg) - scusami Livio ma comprendi benissimo che la tua espressione "non uso zavorra" non può essere la stessa cosa.
                            Le differenze sono nascoste dal tipo di bombole, io uso un bibo 10+10 quasi neutro da 10,5 Kg a bottiglia senza fascioni d'acciaio, senza schienalino d'acciaio, ecc, ecc.
                            Tu no ... hai probabilmente i fascioni, lo schienalino mi chiedo quanto pesano a bottiglia il tuo bibo.

                            Insomma è vero che non usi zavorra ma la tua configurazione fornisce quella spinta negativa che ti è necessaria in quanto usi la stagna cosa che non ho io.

                            Se si allaga la stagna questa spinta negativa non è più bilanciata.
                            Inoltre la stagna è una muta ingombrante quando dovesse essere allagata, quando si bagna, s'inzuppa il sottomuta la mobilità ne risente - sicuramente non è la stessa cosa della mia muta 5 mm.
                            Tutto questo fa ci che hai miei occhi bisogna avere un compensatore d'assetto.

                            Ovviamente chi, come te va senza gav con la stagna non è un folle, ci mancherebbe, conta sul fatto che è statisticamente quasi impossibile che la stagna si danneggi a tal punto da allagarsi completamente e perdere tutto il gas al suo interno - quindi io sto ragionando su una rottura catastrofica più teorica che reale ma il concetto rimane.

                            Tutto questo senza polemica nei tuoi confronti ma con spirito di confronto, ho solo cercato di spiegare la mia posizione a riguardo del "NoGav" unitamente alla stagna.

                            Cordialmente
                            Rana

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                            • Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
                              RANA
                              scrivi troppo... si fa fatica a leggerti.
                              non discuto della tua tecnica “nogav”... io ho scritto di quando non c’era. Forse sbagliavamo tutti perché facevamo tutti in quel modo.
                              non erano virtuosismi ma semplici necessità
                              Ciao Palve,
                              ma secondo te io ho inventato qualcosa ?

                              Io non ho inventato nulla, sia chiaro, io non sono l'artefice, il creatore di nessuna tecnica (mi piacerebbe ma non lo sono) io ho solo fatto mia una tecnica che si usava ai tempi a cui tu ti riferisci.

                              E ... si tutti quelli che la pensano come te sbagliano - pensano che la loro sia la tecnica corretta, la medesima tecnica che usavano subacquei del calibro di Vailati, Odaglia, Marcante, Bucher .....
                              ... ma non è cosi.

                              Voi tramandate una tecnica distorta, errata ed ammetto che mi amareggia molto constatare che non volete neanche capirlo.

                              Io non ho inventato nulla di nulla, non conosco Angelo Farina, se leggi quello che lui ha scritto potrai vedere nei fatti tutto quello che io ho cercato di spiegarti.

                              Nel nostro piccolo lavoro abbiamo fatto solo un opera di "archeologia subacquea" restaurando e portando al suo originale splendore una tecnica dimenticata - ripeto dimenticata anche da tutte quelle persone che tu
                              chiami "tutti".

                              Cordialmente
                              Rana

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                              • Originariamente inviato da Palve Visualizza il messaggio
                                [USER="18675"]non erano virtuosismi ma semplici necessità
                                La necessità è stata la molla, la spinta, il motore propulsivo di tante innovazioni e progressi.

                                La necessità in un mondo in cui non c'era alternativa ha affinato quanto oggi io cerco di affermare.

                                Su questo hai ragione ma questo non toglie che la tecnica "NoGav" ha un grande valore anche ai tempi nostri in cui abbiamo ogni tipo di attrezzature.

                                Non obbligo ovviamente nessuno ad impararla a dire quanto è bella ....

                                Non me ne frega nulla ma permetti che la difendo dagli aspetti non veritieri.

                                Per me ha un grande valore, sono cosi convinto che cerco di divulgare in discussioni come queste, il mio punto di vista (ovviamente a chi non interessa dico che non è obbligato certo a leggere questa discussione) per permettere a tutti di capirlo poi ognuno decida come meglio crede.

                                A me conta che quando si parla di NoGav non si dicano cose inesatte.

                                Cordialmente
                                Rana

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