Giovani sub: sempre meno o sbaglio?

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  • #31
    Originariamente inviato da Giudiver Visualizza il messaggio
    ...... gran lunga peggiorate con l'avvento della subacquea tecnica, dove se hai meno di 30 anni (donna poi...) sei guardato con uno sorriso sghembo e beffeggiatorio.
    ​Ciao Giudiver.
    Io non penso che ci sia del sessismo nella subacquea.

    Concedimi la pietosa battuta: magari ci fossero molte più donne, sicuramente ci sarebbero anche più giovani invogliati a far subacquea

    No, io non ho mai percepito un atteggiamento discriminatorio delle donne.
    Ho conosciuto donne che sanno andare in acqua molto meglio di molti maschietti.

    Io penso che al giorno d'oggi si sia perduto un pochino di rispetto verso chi ha più esperienza e in generale verso il prossimo sostituito da un rispetto verso le apparenze.

    Un tempo (20 anni fa circa) facevi il corso e poi tenevi le dita incrociate che gli "anziani" (gli esperti) del circolo ti portassero, e poi, tramite loro incontravi altri subacquei molto bravi e anche in quel caso speravi che ti chiedessero di andare con loro.
    Quando andavi con loro facevi quello che ti veniva detto e quando uscivi ringraziavi.
    Erano persone pittoresche, non erano molto attenti all'estetica ma alla sostanza, ti sapevano giudicare al volo.
    Ti portavano giu e ti riportavano su senza problemi, ti portavano a quote che oggi giudicheremmo folli ma non ti perdevano di vista un attimo.
    Nessuno di loro ti avrebbe mai preso "in giro" se usavi un'attrezzatura diversa, o prima di farlo ti avrebbero chiesto il perché.

    Oggi incontri subacquei con alle spalle 3 anni e 60 immersioni (nati ieri con decorrenza domani) che anche se non ti conoscono si permettono di dirti che la disposizione delle fruste sul tuo gruppo ara è sbagliata - senza neanche chiederti prima il perché.
    (mi chiedo ma che te ne frega: di prenderti la briga e di certo il gusto di dare a tutti il consiglio giusto - citazione da una bellissima canzone)

    Persone che chiedono al responsabile del diving se tu e i tuoi amici sono in grado di gare fare l'immersione che fanno "LORO" ......
    Poi quando esci e ti accorgi che sono 20 minuti che stanno aspettando sul gommone, oppure ti tocca riportarli su perché hanno avuto un piccolo black out.

    Andiamo avanti .... persone che si vestono da tecnici ma non hanno neanche le basi di un open ma pontificano su come si dovrebbe andare.

    Potrei andare avanti ..............

    Perché tutto questo ?
    Perché è tutto facile e dovuto.

    Non c'è più la fatica di arrivare a fare.

    Un tempo finivi un corso lungo in cui avevi paura di non prendere il brevetto, in cui il brevetto lo sudavi, ti ritrovavi insieme con gli altri compagni di corso e passavi le serate a ripassare, a studiare, anche a ridere e socializzare ma tutti sentivano la paura dell'esame, di non riuscire o di non riuscire bene.
    Poi facevi la gavetta, portato da persone che ti marcavano stretto, pian, piano, raccoglievi esperienza e a mano a mano che negli anni raccoglievi esperienza venivi lasciato sempre più "libero" nel fare.
    La passione la tempravi con l'impegno la costanza, capivi e rispettavi chi aveva più esperienza.

    Oggi al contrario tutto è "facile" o se non altro è dovuto (ma chi l'ha detto ?).

    La subacquea oggi anche se più tecnica in termini di attrezzature è un qualcosa di meno intimo al subacqueo.
    Un tempo era una "costruzione" interna al subacqueo - il subacqueo imparava prima a sentire dentro, a gestire fisicamente l'immersione ad adattarsi mentalmente all'ambiente subacqueo.

    Un tempo nella subacquea c'era un pochino più di rispetto verso se stessi e verso il prossimo.
    Oggi tutto è appiattito cosi anche il rispetto - si percepisce di meno l'importanza dell'esperienza perché basta meno esperienza per sentirsi "tecnici" e questo porta a non riconoscere più il corretto valore a chi ha effettiva esperienza.
    Non è una questione di età è una questione di approccio.

    Cordialmente
    Rana



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    • #32
      forse qualcuno lo ha già sottolineato, ma per me c'è da fare una netta distinzione di chi si approccia alla subacquea per pura passione per cui lo fa con i tempi e i mezzi a lui disponibili. Io per esempio ho iniziato con 30 anni nel momento in cui ho avuto tempo e disponibilità € per poterlo fare non essendo figlio d'arte, e di chi prende un brevetto giusto per fare una nuova esperienza magari in vacanza e fa immersioni giusto quando gli capita di esser in un posto per lui considerato "figo" questo secondo me fa si che in italia si vedano sempre meno giovani.
      Giusto in primavera abbiamo fatto con il nostro club un corso minisub con una buona partecipazione in piscina, poi quando si è trattato di andare in mare per completare il corso si sono presentati meno della metà e guarda caso chi è venuto al mare è stato chi era più attento e partecipe già in piscina.

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      • #33
        Secondo me, a parte il distinguo sul sessismo, sia Rana che Giudiver hanno colto nel segno evidenziando alcuni "mali" che rappresentano più che delle barriere all'ingresso nel mondo della subacquea, dei fattori disincentivanti o fastidiosi per chi pratica e quindi sub già lo è.

        E' vero, la subacquea è un ambiente dove ci sono tanti che fanno la gara a chi è più figo e, purtroppo, se non sei allineato alle ultime mode e non sei magari un "vecchio" dell'ambiente che può tranquillamente sbattersene delle uscite dell'ultimo arrivato che si atteggia a superuomo perché ha la muta ultimo modello, ti puoi sentire additato come quello che non è all'altezza o non è un "vero sub".

        Ci stavo cascando anche io, da bravo principiante quale sono (5 anni che pratico/230 immersioni), ma ho la fortuna di avere già più di 40 anni e una sicurezza personale accumulata in campi diversi da quello subacqueo che mi fanno stare sereno davanti a chiunque, figuriamoci davanti al presunto super-subacqueo con il quale condivido il gommone per un paio d'ore la domenica.

        La realtà dei fatti è che, come in ogni ambiente "settoriale" (dai collezionisti di francobolli ai motociclisti, altra categoria che ho frequentato per anni e rispetto alla quale i sub in quanto a "fanfaronaggine" sono degli scout) anche la subacquea ha i suoi miti, le sue leggende metropolitane, i suoi eroi e l'immancabile esercito dei "pallonari" (=conta balle). E come tutte le pratiche connotate da un certo fascino, è il luogo ideale per quelle persone alla ricerca di un mattoncino in più su cui costruire il fragile castello della propria identità.
        Ultima modifica di Ishmael; 25-09-2018, 11:32.
        “Call me Ishmael. Some years ago - never mind how long precisely - having little or no money in my purse, and nothing particular to interest me on shore, I thought I would sail about a little and see the watery part of the world."

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        • #34
          Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
          Io non penso che ci sia del sessismo nella subacquea.
          Quoto

          Concedimi la pietosa battuta: magari ci fossero molte più donne, sicuramente ci sarebbero anche più giovani invogliati a far subacquea
          Quoto

          Ho conosciuto donne che sanno andare in acqua molto meglio di molti maschietti.
          Fisiologicamente sono anche avvantaggiate.

          da un rispetto verso le apparenze.
          Quoto

          Non è una questione di età è una questione di approccio.
          Quoto.



          www.liberisub.it

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          • #35
            sicuramente è una questione di approccio degli allievi come ho già espresso sopra, ma mi permetto di aggiungere anche che è una questione di approccio di chi insenga. Se si devono fare tot brevetti in un mese è chiaro che le cose saranno sicuramente più sbrigative e di conseguenza il brevettato (che ha pagato per avere il brevetto) non sarà "all'altezza" dello stesso. inoltre se il suo istruttore è uno di quelli che pratica il celolunghismo, l'allievo avrà la stessa indole, e via così...

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            • #36
              Originariamente inviato da coffy84 Visualizza il messaggio
              sicuramente è una questione di approccio degli allievi come ho già espresso sopra, ma mi permetto di aggiungere anche che è una questione di approccio di chi insenga. Se si devono fare tot brevetti in un mese è chiaro che le cose saranno sicuramente più sbrigative e di conseguenza il brevettato (che ha pagato per avere il brevetto) non sarà "all'altezza" dello stesso. inoltre se il suo istruttore è uno di quelli che pratica il celolunghismo, l'allievo avrà la stessa indole, e via così...
              ​Ciao Coffy.

              Parlo come istruttore che opera in un circolo di un paesotto, quindi un ambiente che non fa testo e per tanto potrei sbagliare ....

              Io penso che se ci sono i corsi "mordi e fuggi" è perché c'è una domanda di questi corsi.

              Il mercato è l'incontro della domanda con l'offerta.
              L'equilibrio che si crea è dato dalla domanda e dalla capacità dell'offerta di venire incontro alla domanda.

              La subacquea è un settore a parte rispetto ad altre discipline vedi per esempio lo "Sci" e in genere gli sport in montagna.

              La subacquea ha cosi diversificato l'offerta e saturato il mercato di didattiche e associazioni che inevitabilmente per sopravvivere la domanda è arrivata ad accettare tutto quello che ha anche una pur che minima richiesta.

              In nessun altra disciplina troviamo un cosi alto numero di didattiche, ognuna con una propria offerta, io stesso che penso di essere un fanatico dei forum se mi chiedessero quante didattiche esistono non saprei minimamente rispondere per quante sono.

              Ognuna offre un compromesso differente, questo è sicuramente un bene perché l'offerta è tale che tutti hanno modo di trovare quello che vogliono - ma per contro non si ha uno standard di riferimento ognuno spazia a suo modo, non si possono fare paragoni.
              In questo contesto è l'allievo a scegliere - non il contrario, questo è per certi versi un bene e un male, un bene quando permette a una persona di trovare la sua nicchia, un male quando non avendo consapevolezza di cosa vuol dire andare sott'acqua ci si trova completamente disorientati dalla grande diversità di offerte del settore.

              Per questo sono d'accordo con "M" nel non accettare un disegno di legge che consegnerebbe la subacquea alle didattiche (troppe e con troppe differenze, limiti ecc, ecc.), togliendola ai subacquei.

              Cordialmente
              Rana

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              • #37
                Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

                ​Ciao Coffy.

                Parlo come istruttore che opera in un circolo di un paesotto, quindi un ambiente che non fa testo e per tanto potrei sbagliare ....

                Io penso che se ci sono i corsi "mordi e fuggi" è perché c'è una domanda di questi corsi.

                Il mercato è l'incontro della domanda con l'offerta.
                L'equilibrio che si crea è dato dalla domanda e dalla capacità dell'offerta di venire incontro alla domanda.

                La subacquea è un settore a parte rispetto ad altre discipline vedi per esempio lo "Sci" e in genere gli sport in montagna.

                La subacquea ha cosi diversificato l'offerta e saturato il mercato di didattiche e associazioni che inevitabilmente per sopravvivere la domanda è arrivata ad accettare tutto quello che ha anche una pur che minima richiesta.

                In nessun altra disciplina troviamo un cosi alto numero di didattiche, ognuna con una propria offerta, io stesso che penso di essere un fanatico dei forum se mi chiedessero quante didattiche esistono non saprei minimamente rispondere per quante sono.

                Ognuna offre un compromesso differente, questo è sicuramente un bene perché l'offerta è tale che tutti hanno modo di trovare quello che vogliono - ma per contro non si ha uno standard di riferimento ognuno spazia a suo modo, non si possono fare paragoni.
                In questo contesto è l'allievo a scegliere - non il contrario, questo è per certi versi un bene e un male, un bene quando permette a una persona di trovare la sua nicchia, un male quando non avendo consapevolezza di cosa vuol dire andare sott'acqua ci si trova completamente disorientati dalla grande diversità di offerte del settore.

                Per questo sono d'accordo con "M" nel non accettare un disegno di legge che consegnerebbe la subacquea alle didattiche (troppe e con troppe differenze, limiti ecc, ecc.), togliendola ai subacquei.

                Cordialmente
                Rana
                Tolta la parte riguardante il disegno di legge sulla quale non mi voglio esprimere ancora per mia scarsa esperienza sull'argomento, ma sulla quale ho una mia idea non troppo dissimile dalla vostra, sul resto non posso che concordare su quanto hai scritto, in pratica è ciò che ho cercato di dire io con i due interventi che ho fatto (farmi capire scrivendo non è il mio dorte ) . c'è l'allievo che lo fa per passione e questo tipo di persona cercherà di sicuramente di approfondire l'esperienza e chi lo fa per aggiungerlo al curriculum che sicuramente cercherà qualcosa di più veloce.
                Ovviamente il mercato deve accontentare tutti questi aspetti infatti non voglio demonizzare il mordi e fuggi ma poi non aspettiamoci di avere gente competente in acqua (sia chiaro io non lo sono ancora ma almeno non faccio il fenomeno questo è un discorso generalizzato).
                Infine qualunque sia il tipo di corso scelto l'allievo assorbe gli insegnamenti e gli atteggiamenti del proprio istruttore percui se questo è un, dalle mie parti si dice ganassa, l'allievo sarà altrettanto.

                aggiungo ancora una cosa, non so se hai avuto modo di leggere sopra dove parlavo dei minisub, ecco con loro, benchè i nostri istruttori cercassero di fare un corso ne troppo veloce ne troppo "lento", chi era veramente interessato appossianto seguiva attentamente per gli altri dopo 20 minuti già diventava un "peso". percui già i ragazzini sono esattamente lo specchio di tutti i casi sopra descritti
                Ultima modifica di coffy84; 25-09-2018, 13:18.

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                • #38
                  Originariamente inviato da coffy84 Visualizza il messaggio
                  aggiungo ancora una cosa, non so se hai avuto modo di leggere sopra dove parlavo dei minisub, ecco con loro, benchè i nostri istruttori cercassero di fare un corso ne troppo veloce ne troppo "lento", chi era veramente interessato appossianto seguiva attentamente per gli altri dopo 20 minuti già diventava un "peso". percui già i ragazzini sono esattamente lo specchio di tutti i casi sopra descritti
                  Coffy quest'estate ho seguito un corso minisub che ammetto è stato il corso più emozionante che ho avuto modo di fare - premessa: il corso è stato tenuto oltre che da me anche da altri istruttori di cui uno in particolare ha letteralmente incantato i ragazzini - emozionante perché ha partecipato anche mia figlia di 8 anni - ti lascio immaginare l'emozione che ho provato io.

                  Alle lezioni c'era una bambina che ha riempito un quaderno intero di appunti, mia figlia non ha preso appunti ma era attenta, altri dopo un po' esaurivano la soglia di attenzione ma tutto questo è normale con i bambini.
                  I bambini hanno una loro soglia di attenzione ed è molto differente da bambino a bambino, questo non vuol dire che non sono appassionati ma semplicemente che bisogna modulare la didattica in maniera differente.

                  In piscina, i bambini sono fantastici - se motivati - fanno cose e a una tale velocità che ti chiedi cosa gli puoi far fare d'altro la prossima lezione - per non annoiarli

                  Forse dovremmo ritornare ad imparare da loro - ritornare a trovare un po di quello spirito che anima i bambini, il puro piacere del gioco, della scoperta
                  Una maschera, le pinne, un erogatore e l'immenso mondo di emozioni.

                  Vederli al mare in pochi metri scoprire lo stupore nei loro occhi, nei loro movimenti eccitati dalla vista di un branco di avannotti di castagnole dal colore blu elettrico, dalle donzelle, dai saraghi, da una piccola murena che appariva ai loro occhi un drago immenso.
                  Quell'immersione mi è apparsa magica per un attimo mi sono sentito parte del loro stupore eppure ero a -5 metri d'acqua e vedevo cose che normalmente non avrei neanche prestato un secondo di attenzione.

                  Presi da dover fare chissà cosa perdiamo il piacere di vivere il momento - come fa un bambino alla sua prima immersione.

                  Cordialmente
                  Rana





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                  • #39
                    Sono pienamente a metà d'accordo con voi!
                    (Sub di 32 anni brevettato da 4 anni circa con circa 100 immersioni.
                    Iniziato con corso su groupon , ed attualmente brevettato deep)


                    La principale criticità è il costo delle immersioni (e di tutto ciò che ci gira intorno)... Abitando a Milano, si organizza solitamente un weekend di immersioni al mese per il periodo caldo, più qualche ponte quando possibile. Un weekend in Liguria, tra autostrada, pernottamento, cena, e doppia immersione viene a costare più di 200,00 € (da moltiplicare per due, c'è anche la mia compagna).

                    Secondariamente trovo che vi sia la completa mancanza di un progetto "marketing ad ampio respiro".
                    Le varie didattiche (a mio personale parere) si sono focalizzate soltanto nello spremere i già brevettati.
                    Non ho mai visto una iniziativa commerciale atta a sponsorizzare la bellezza della subacquea, ma soltanto a pubblicizzare questo o quell'orticello.
                    Non ho mai visto un diving in grado di distinguersi dalla massa e possono essere divisi in due tipi:
                    • buon servizio 35/40 € (doccia calda, se sei MOOOLTO fortunato a/r in barca)
                    • servizio normale 30/35 € (doccia fredda a/r in gommone)
                    Full day ed Half day, sono sempre più una rarità (è sicuramente più remunerativo fare numerosi a/r in gommone piuttosto che una giornata sola in barca)


                    Il buon servizio in un dive è elemento fondamentale (per il mio punto di vista). Potersi vestire con calma in barca, senza nessuno che ti metta fretta e magari con l'attrezzatura già montata solo da controllare, sono gli elementi che fanno scegliere un dive od un altro.

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                    • #40
                      Originariamente inviato da Bonnie Visualizza il messaggio
                      La principale criticità è il costo delle immersioni (e di tutto ciò che ci gira intorno)... Abitando a Milano, si organizza solitamente un weekend di immersioni al mese per il periodo caldo, più qualche ponte quando possibile. Un weekend in Liguria, tra autostrada, pernottamento, cena, e doppia immersione viene a costare più di 200,00 € (da moltiplicare per due, c'è anche la mia compagna).
                      Purtroppo la distanza dal mare è un elemento critico.
                      In generale chi è al mare ama la montagna e chi è distante dal mare ama il mare.

                      Originariamente inviato da Bonnie Visualizza il messaggio
                      Secondariamente trovo che vi sia la completa mancanza di un progetto "marketing ad ampio respiro".
                      Le varie didattiche (a mio personale parere) si sono focalizzate soltanto nello spremere i già brevettati.
                      Diciamo che le didattiche creano la struttura dei corsi, gli istruttori e i circoli usano questo impianto per promuovere la subacquea e fare brevetti.
                      Ci sta che oltre ad acquisire nuovi "clienti" si cerca di proporre nuovi corsi a chi già brevettato.
                      Io non sono contro i brevetti anzi, se fatti bene i corsi sono un modo per approfondire il sapere e il saper fare.
                      In fine a me non risulta che si viene obbligati a fare un corso.

                      Originariamente inviato da Bonnie Visualizza il messaggio
                      Non ho mai visto una iniziativa commerciale atta a sponsorizzare la bellezza della subacquea, ma soltanto a pubblicizzare questo o quell'orticello..
                      Su questo non sono d'accordo.
                      Ci sono tantissimi convegni di biologia marina, di archeologia subacquea, d'iniziative volte a diffondere una cultura del mare ecc, ecc.
                      A Tortona (AL) abbiamo un piccolo museo del mare gestito e curato dai marinai tortonesi molto carino con tante particolarità compreso una macchina "enigma" per cifrare i messaggi originale dei sommergibili tedeschi della seconda guerra mondiale.
                      Insomma le iniziative ci sono solo che spesso non c'è la volontà di partecipare.
                      Non sono d'accordo nel dire che non c'è un impegno nel cercare di promuovere la bellezza della subacquea.
                      Si potrebbe fare di più - forse si, ma le iniziative in tal senso ci sono.

                      Originariamente inviato da Bonnie Visualizza il messaggio
                      Non ho mai visto un diving in grado di distinguersi dalla massa e possono essere divisi in due tipi:
                      • buon servizio 35/40 € (doccia calda, se sei MOOOLTO fortunato a/r in barca)
                      • servizio normale 30/35 € (doccia fredda a/r in gommone)
                      Full day ed Half day, sono sempre più una rarità (è sicuramente più remunerativo fare numerosi a/r in gommone piuttosto che una giornata sola in barca)
                      Io non so le esperienze che hai avuto ma descrivi una situazione che io non riscontro.

                      Il passaggio barca andata e ritorno è ovviamente compreso altrimenti di cosa parliamo.
                      Le docce io le ho sempre trovate calde.
                      Il costo si aggira tra € 30 e € 35 ma considera che nel nostro gruppo dividiamo le gratuità tra tutti quindi il costo si abbassa.

                      I full day li fanno ma va trovata la struttura che li fa, non tutti i diving li fanno.

                      Originariamente inviato da Bonnie Visualizza il messaggio
                      Il buon servizio in un dive è elemento fondamentale (per il mio punto di vista). Potersi vestire con calma in barca, senza nessuno che ti metta fretta e magari con l'attrezzatura già montata solo da controllare, sono gli elementi che fanno scegliere un dive od un altro.
                      Bonnie la mia attrezzatura la monto io - io ho sempre montato l'attrezzatura, anche in Mar Rosso, ci mancherebbe che mi faccio montare l'attrezzatura.

                      L'attrezzatura è una mia responsabilità e come tale la "curo" io.

                      Per il resto compatibilmente con il buon senso ho sempre trovato persone disponibili, concedimi anche che ho visto persone metterci un infinità di tempo per vestirsi - troppo anche per gli standard più permissivi anche questo non è corretto.

                      Io considero importante in un diving il barcaiolo che sappia cosa fare nelle varie condizioni meteo e nelle varie situazioni.
                      Considero la distanza dal punto d'immersione.
                      A parità di situazione il parcheggio, la logistica ecc, ecc.

                      Il costo più o meno siamo li, anche se a dire il vero noi non usufruiamo della guida, dato che conosciamo bene il promontorio e anche questo è un costo che non abbiamo, inoltre come gruppo siamo autonomi dal punto di vista dell'attrezzatura.

                      In ultimo quando il mare è mosso noi andiamo al lago, anche nei laghi ci sono diving e punti d'immersione interessanti, facilmente raggiungibili da Milano.

                      Insomma comprendo ma se uno si organizza e non si preclude i laghi da Milano ha modo di fare immersioni in punti relativamente vicini e da riva a costi decisamente contenuti.

                      Cordialmente
                      Rana





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                      • #41
                        Originariamente inviato da Bonnie Visualizza il messaggio
                        Il buon servizio in un dive è elemento fondamentale (per il mio punto di vista). Potersi vestire con calma in barca, senza nessuno che ti metta fretta e magari con l'attrezzatura già montata solo da controllare, sono gli elementi che fanno scegliere un dive od un altro.
                        Da gestore di diving che offre questo tipo di servizio (Rana non me ne volere, prometto che se passi di qui la tua attrezzatura non la tocco ), posso dirti che nel tuo ragionamento c'è una contraddizione di fondo.
                        Capisco che da "cliente" si cerchi il meglio al minor prezzo, ma questo provoca, appunto, la cotraddizione.
                        A parità di "persone a bordo" una barca ha costi di acquisto e gestione quasi doppi rispetto ad un gommone. Quindi la differenza di 5€, che tu citi, non sta in piedi. Come non copre la doccia, il té caldo e i biscotti confezionati, la possibilità d'avere nitrox, un tavolo su cui poggiarsi o un gavone asciutto per gli effetti personali, il fatto di avere garantiti max 10 sub dei 15 trasportabili.
                        Eppure se le mie immersioni costassero 50€ (non milioni) sarei fuori mercato.
                        Uniformarsi, dare il servizio che danno tutti gli altri, in realtà è, spesso, una scelta di marketing azzeccata (purtroppo). Non farlo costa tanto, ma tanto, sudore. Non si lavora per la gloria ma per la pagnotta.

                        Detto questo, per tornare in tema, esistono anche le immersioni da terra. Le abbiamo fatte tutti quando i diving erano rari o non ce li potevamo permettere.
                        Ti posso assicurare che il gusto dell'avventura alla scoperta di un posto nuovo è mille volte meglio di cernie e barracuda.
                        Altrimenti il rischio è che i costi e la noia ti portino all'abbandono.
                        Noi diving offriamo un servizio per andare a vedere cose e posti altrimenti difficili da raggiungere e conoscere, ma la passione per l'immersione la dovete coltivare da voi.
                        www.bludivecenter.com

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                        • #42
                          Ciao Blu Dive.
                          ​Grazie per aver postato la tua esperienza da professionista del settore.
                          Condivido tutto.

                          Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                          Da gestore di diving che offre questo tipo di servizio (Rana non me ne volere, prometto che se passi di qui la tua attrezzatura non la tocco ), posso dirti che nel tuo ragionamento c'è una contraddizione di fondo.
                          Ho fatto anche la guida nei diving e ammetto che in tanti casi ho montato io l'attrezzatura dei clienti
                          In rari casi il cliente ha verificato il gruppo ara.
                          Capisco .... ma una cosa accumunava i subacquei a cui montavo l'attrezzatura, erano tutti subacquei della "dominica" persone che non sanno neanche da che verso va attaccata la staffa di un erogatore o che non sanno che con l'attacco din bisogna togliere la caramella, non datemi del sessista ma c'erano donne che sarebbero salite con i tacchi a punta sui tubolari del gommone se non si vigilava anche questi aspetti.
                          I subacquei sgamati gli facevamo trovare la bombola e la rete con la loro attrezzatura e facevano loro.
                          Per questo non amo farmi montare il gruppo, e poi, montare il gruppo per me è entrare nella dimensione dell'immersione, mi piace, mi concentra, è un "rito".
                          Mi hanno montato il gruppo quando mi è capitato di arrivare all'ultimo e tutti erano pronti, per partire velocemente i miei amici (gli amici) mi hanno montato la bombola mentre indossavo la muta ma questo non fa testo.

                          Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                          Capisco che da "cliente" si cerchi il meglio al minor prezzo, ma questo provoca, appunto, la cotraddizione.
                          Io penso che ci stia cercare il giusto compromesso, quello che non ha senso sono gli eccessi, risparmiare a tutti i costi.
                          Bisogna imparare a dare il giusto valore alla professionalità.

                          Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                          A parità di "persone a bordo" una barca ha costi di acquisto e gestione quasi doppi rispetto ad un gommone. Quindi la differenza di 5€, che tu citi, non sta in piedi. Come non copre la doccia, il té caldo e i biscotti confezionati, la possibilità d'avere nitrox, un tavolo su cui poggiarsi o un gavone asciutto per gli effetti personali, il fatto di avere garantiti max 10 sub dei 15 trasportabili.
                          Non avevo capito pensavo che parlavamo di diving e quindi mi riferivo alle docce nei locali del diving a terra e non in barca.
                          La barca, nella nostra quotidianità, mi riferisco alla barca "Nettuno" del Promontorio di Porto Fino, penso che molti la conoscono, rappresenta per noi la possibilità di uscire in 20 / 22 subacquei, la possibilità di fare due immersioni senza rientrare, fare la notturna e cenare in barca (un pasto sobrio ma divertente) ma nessuno di noi pretende la doccia calda.
                          I costi sono assolutamente il linea con il mercato, e secondo me il "Nettuno" offre un validissimo servizio.

                          Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                          Eppure se le mie immersioni costassero 50€ (non milioni) sarei fuori mercato.
                          Uniformarsi, dare il servizio che danno tutti gli altri, in realtà è, spesso, una scelta di marketing azzeccata (purtroppo). Non farlo costa tanto, ma tanto, sudore. Non si lavora per la gloria ma per la pagnotta.
                          Nulla da eccepire, il lavoro va pagato, soprattutto se ben fatto.

                          Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                          Detto questo, per tornare in tema, esistono anche le immersioni da terra. Le abbiamo fatte tutti quando i diving erano rari o non ce li potevamo permettere.
                          Ti posso assicurare che il gusto dell'avventura alla scoperta di un posto nuovo è mille volte meglio di cernie e barracuda.
                          Altrimenti il rischio è che i costi e la noia ti portino all'abbandono.
                          Noi diving offriamo un servizio per andare a vedere cose e posti altrimenti difficili da raggiungere e conoscere, ma la passione per l'immersione la dovete coltivare da voi.
                          Qui hai perfettamente ragione.
                          Mica esistono solo le immersioni ai diving.
                          Un subacqueo che inizia ha dalla sua tante immersioni da riva belle, dove fare esperienza a costi contenuti.
                          La passione non si può comprare, se la passione coincide solo ed esclusivamente con la comodità di chi si affida a un centro che prepara tutto, compreso il montare l'attrezzatura, forse non è passione .....
                          La passione ti spinge a trovare alternative - anche se c'è un pochino in più da faticare, chi se ne frega.
                          La bombola si porta a caricare, i costi di viaggio si dividono, si va da terra (anche se si deve trasportare l'attrezzatura a mano), il panini e bevande si preparano a casa, la doccia si fa a casa, in questo modo si fa immersioni a costi contenuti - non c'è nulla di male.

                          Cordialmente
                          Rana






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                          • #43
                            io sparo a favore di giudiver na freccia…..la giuditta si è cimentata giovane nella subacquea tecnica mettendosi sulla schiena un rebreather…..non so se avete presente l'ambientino tek….è stile nazi-geriatrico...son tutti James bond arrivati al fatidico 007 con almeno quattro impianti in bocca, gli addominali nella mascella, la preparazione teorica da treccani personalizzata modello me l'han detto, la manualità di colui che l'unico vero lavoro manuale svolto in vita è stato la masturbazione...so tanti eia eia allalà cambiame il pannolone che me sto a bagnà….per una bimba non è semplice sta roba….son pure molto agiati coi sordi de papà che te vengono le coliche alle sinapsi se ce voi ragionà…..
                            ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

                            Commenta


                            • #44
                              Originariamente inviato da Bonnie Visualizza il messaggio
                              S
                              Non ho mai visto un diving in grado di distinguersi dalla massa
                              Il buon servizio in un dive è elemento fondamentale (per il mio punto di vista). Potersi vestire con calma in barca, senza nessuno che ti metta fretta e magari con l'attrezzatura già montata solo da controllare, sono gli elementi che fanno scegliere un dive od un altro.
                              Secondo me sei troppo pessimista io ne ho trovati diversi e sono quelli che frequento o ai quali ritorno. Il tipo di servizio offerto dipende spesso dalla tipologia della zona in cui il diving opera.
                              I servizi sono importanti non lo nego, ma non è la prima cosa che mi fa preferire un diving ad un altro, per me la cosa più importante è come mi trovo con lo staff e non è una cosa semplice da spiegare e nemmeno tanto razionale.

                              Commenta


                              • #45
                                Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio

                                ... omissis ...

                                non datemi del sessista ma c'erano donne che sarebbero salite con i tacchi a punta sui tubolari del gommone se non si vigilava anche questi aspetti.

                                ... omissis ...
                                Mi permetto di farti uscire dall'angolo: questo accade solo perché normalmente i maschietti i tacchi non li indossano, io, per esempio, non trovo il numero
                                ... altrimenti avresti guardato i piedi a tutti per evitare squarci, senza distinzioni di sesso ...



                                Originariamente inviato da cesare Visualizza il messaggio
                                ... .non so se avete presente l'ambientino tek….è stile nazi-geriatrico...son tutti James bond arrivati al fatidico 007...
                                ..
                                Vero, questo avrebbe dovuto scoraggiare Giudiver, per fortuna così non è stato. Forse scoraggia qualcun altro, ma allora dovremmo vedere tra i giovani sub una preponderanza di gente con un elevato spirito di competizione e tendenza al "cell'holunghismo" emuli di Ethan Hunt. E' così ?
                                Io conosco solo un vero-giovane-sumacqueo ma non fa testo perché l'ho educato io ... (e lo mantengo pure almeno per qualche altro tuffo )
                                Se avessi molto più tempo potrei fare molte più cose.
                                L'ottimista pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero.

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