Durante le vacanze estive, in quel di Villasimius ho deciso, con molta umiltà da andare presso un diving di Villasimius gestito da una coppia di Professionisti con la P maiuscola, chiedendo che mi aiutassero a migliorare la mia acquaticità. Sapevo, da conoscenti che vi erano stati, quali erano stati i loro miglioramenti.
Le mie condizioni, prima di arrivare non erano disastrose, vedevo normalmente sub (anche tecnici) scendere ben peggio sia come assetto che come pesate: fare foto mi aveva inculcato il dovere di fare attenzione, almeno all'assetto.
Primo giorno entro in acqua con un muta semistagna da 7 mm con piastra e contropiastra e 2kg, ed il proprietario, a fine immersione mi sgonfia il GAV a fondo, mi toglie tutta la zavorra. Esco tranquillamente, segno che quei 2kg non servivano. Poi mi spiega un po' di cose mai affrontate prima: che il mio gav (tecnico da 18litri a ciambella) era sovradimensionato ed inadatto al monobombola, che per regolare l'assetto dovevo agire sulla valvola rapida stando orizzontale, perché svuotare dal corrugato comportava un cambio di profondità e molto altro.
Secondo giorno, alla mattina, giretto in piscina, con gav ricreativo, totalmente privo di zavorra... con la moglie che mi insegnava i segreti della respirazione, portandomi a fare modifiche di quota di 20 cm anche a pelo d'acqua, senza maschera, senza una pinna, sia in assetto normale che rovesciato, spiegandomi tra le altre cose che i consumi erano direttamente proporzionali al tipo di respirazione: un'espirazione lenta, seguita da inspirazione breve non comportava fame d'aria, ma solo condizioni di benessere.
Da quel giorno, lavoro costante e quotidiano senza zavorra, continuando a lavorare sulla respirazione e poi sulla pinneggiata, filmando gli errori per rimostrarli a fine immersione.
Ed ogni volta con pinneggiata anche molto intensa o in corrente forte, per dimostrare la maggiore efficienza del sistema spiegato.
Nel giro di pochi giorni... passavo da 16 litri/minuto degli ultimi mesi... a 10,qualcosa con immersioni lunghe anche oltre l'ora in forte corrente. Ogni giorno metto a punto qualcosa... ed ottengo qualche miglioramento... e nel frattempo mi diverto nel meraviglioso mare di Villasimius che da sempre adoro.
Nel frattempo, vedevo bambini (ripeto bambini) che alla prima lezione in mare uscivano già con quell'assetto e consumando come istruttori con anni ed anni d'esperienza... perché loro applicavano quel tipo di didattica già per il brevetto open. E tutti i loro subacquei abituali consumavano appena 8 litri al minuto, con assetti eleganti ed ottimizzati, pinneggiate efficaci, ecc..
Tutto questo discorso per rimarcare l'importanza di aver bravi istruttori che lavorano sui particolari fin da subito, senza la fretta di portare a casa i soldi del brevetto immediatamente, trascurando parti tanto sostanziali. Sono conscio che avrò ancora moltissimo da imparare... ma sento di aver intrapreso una bella strada.
Le mie condizioni, prima di arrivare non erano disastrose, vedevo normalmente sub (anche tecnici) scendere ben peggio sia come assetto che come pesate: fare foto mi aveva inculcato il dovere di fare attenzione, almeno all'assetto.
Primo giorno entro in acqua con un muta semistagna da 7 mm con piastra e contropiastra e 2kg, ed il proprietario, a fine immersione mi sgonfia il GAV a fondo, mi toglie tutta la zavorra. Esco tranquillamente, segno che quei 2kg non servivano. Poi mi spiega un po' di cose mai affrontate prima: che il mio gav (tecnico da 18litri a ciambella) era sovradimensionato ed inadatto al monobombola, che per regolare l'assetto dovevo agire sulla valvola rapida stando orizzontale, perché svuotare dal corrugato comportava un cambio di profondità e molto altro.
Secondo giorno, alla mattina, giretto in piscina, con gav ricreativo, totalmente privo di zavorra... con la moglie che mi insegnava i segreti della respirazione, portandomi a fare modifiche di quota di 20 cm anche a pelo d'acqua, senza maschera, senza una pinna, sia in assetto normale che rovesciato, spiegandomi tra le altre cose che i consumi erano direttamente proporzionali al tipo di respirazione: un'espirazione lenta, seguita da inspirazione breve non comportava fame d'aria, ma solo condizioni di benessere.
Da quel giorno, lavoro costante e quotidiano senza zavorra, continuando a lavorare sulla respirazione e poi sulla pinneggiata, filmando gli errori per rimostrarli a fine immersione.
Ed ogni volta con pinneggiata anche molto intensa o in corrente forte, per dimostrare la maggiore efficienza del sistema spiegato.
Nel giro di pochi giorni... passavo da 16 litri/minuto degli ultimi mesi... a 10,qualcosa con immersioni lunghe anche oltre l'ora in forte corrente. Ogni giorno metto a punto qualcosa... ed ottengo qualche miglioramento... e nel frattempo mi diverto nel meraviglioso mare di Villasimius che da sempre adoro.
Nel frattempo, vedevo bambini (ripeto bambini) che alla prima lezione in mare uscivano già con quell'assetto e consumando come istruttori con anni ed anni d'esperienza... perché loro applicavano quel tipo di didattica già per il brevetto open. E tutti i loro subacquei abituali consumavano appena 8 litri al minuto, con assetti eleganti ed ottimizzati, pinneggiate efficaci, ecc..
Tutto questo discorso per rimarcare l'importanza di aver bravi istruttori che lavorano sui particolari fin da subito, senza la fretta di portare a casa i soldi del brevetto immediatamente, trascurando parti tanto sostanziali. Sono conscio che avrò ancora moltissimo da imparare... ma sento di aver intrapreso una bella strada.
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