Visto che da un bel po' di tempo mi sembra di vedere che questo forum manca di spunti e di topic dove ognuno possa allegramente dire la propria e finire per discutere come di buona norma, allora provo a buttarne lì uno io sotto forma di provocazione.
Guardando alla società odierna e a tutti i problemi ad essa collegati (disoccupazione, risorse limitate, inquinamento....), problemi che sono prevalentemente da collegare ad un sovrappopolamento che da anni affligge il nostro pianeta e che non accenna a fermarsi, mi chiedo:
cerchiamo di trovare delle soluzioni ad un problema che avrebbe la soluzione nella natura stessa di quello che siamo. In quanto esseri viventi (non faccio differenza tra noi e qualunque altro essere vivente) dovremmo essere guidati da uno spirito di sopravvivenza atto a permettere alla nostra specie di sopravvivere il più a lungo possibile. A differenza della maggioranza degli altri esseri viventi noi però abbiamo un cervello più sviluppato che ci ha portati alla morale, all'etica, alla coscienza. Questo ci porta a dire, in senso generale, che è meglio che viva, ad esempio, mio figlio anche se ha gravi disabilità (ma è mio figlio, ho un legame affettivo) e muoia tizio che non conosco che ha, dal punto di vista biologico, geni "vincenti" a causa di, che so, un incidente d'auto. Oppure vedi l'accanimento terapeutico, vedi etc...
Ci scervelliamo a trovare soluzioni ad un problema che sta esso stesso nella nostra evoluzione. Se l'evoluzione ci ha portati alla morale e la morale distrugge la selezione naturale, la morale, a lungo tempo, distruggerà la nostra specie. O, forse, arriveremo a capirlo davvero quando non avremo più altre soluzioni.
Guardando alla società odierna e a tutti i problemi ad essa collegati (disoccupazione, risorse limitate, inquinamento....), problemi che sono prevalentemente da collegare ad un sovrappopolamento che da anni affligge il nostro pianeta e che non accenna a fermarsi, mi chiedo:
cerchiamo di trovare delle soluzioni ad un problema che avrebbe la soluzione nella natura stessa di quello che siamo. In quanto esseri viventi (non faccio differenza tra noi e qualunque altro essere vivente) dovremmo essere guidati da uno spirito di sopravvivenza atto a permettere alla nostra specie di sopravvivere il più a lungo possibile. A differenza della maggioranza degli altri esseri viventi noi però abbiamo un cervello più sviluppato che ci ha portati alla morale, all'etica, alla coscienza. Questo ci porta a dire, in senso generale, che è meglio che viva, ad esempio, mio figlio anche se ha gravi disabilità (ma è mio figlio, ho un legame affettivo) e muoia tizio che non conosco che ha, dal punto di vista biologico, geni "vincenti" a causa di, che so, un incidente d'auto. Oppure vedi l'accanimento terapeutico, vedi etc...
Ci scervelliamo a trovare soluzioni ad un problema che sta esso stesso nella nostra evoluzione. Se l'evoluzione ci ha portati alla morale e la morale distrugge la selezione naturale, la morale, a lungo tempo, distruggerà la nostra specie. O, forse, arriveremo a capirlo davvero quando non avremo più altre soluzioni.
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