CONSIGLIO per lavoro alla pari e possibile carriera sub, sì o no?

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  • #16
    Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

    Piaccia o no ai benpensanti un corso Dive Master (guida sub) fatto bene non si paga in cash, altrimenti è solo l'ultimo plastichino da collezione.
    Perdona la franchezza.

    Niente va fatto gratis, né da una parte né dall'altra. Bisogna saper valutare bene cosa si prende e cosa si è in grado di dare.
    Mi girano le scatole quando vedo giovani in "intership" in giro per le spiagge a fare volantinaggio. Nello stesso tempo mi girano quando si pretendono stipendi sulla base del nulla.

    Sapete qual'è il più grande scoglio (spesso insormontabile) di chi mi chiede di collaborare col mio diving?
    Prendere la patente nautica!
    Piccolo particolare: la pago io :-\
    Concordo Blu Dive...presumo che la verità stia sempre nel mezzo, come dici te niente si fa gratis da nessuna delle due parti, e per la mia esperienza personale l'istruzione non è mai gratis, nè bisogna considerarla un punto di arrivo. Per esempio la mia laurea l'ho pagata in termini di libri e tasse universitarie, ma un sano periodo di gavetta e tirocinio-gratis- successivo è stato fondamentale per farmi avvicinare alla professione che la mia laurea proponeva di avermi insegnato.
    Poi chi ha la testa, la volontà e le capacità per imparare migliora giorno per giorno, chi si stravaccava sulla sedia pensando che la firma sul foglio presente fosse sufficiente ha completato la mia stessa attività sulla carta, ma in pratica non ha imparato un beneamato.
    Non sono la persona che acquista patacchini e diplomini credendo così di aver completato il lavoro, anzi. Se credo veramente in una cosa ci sacrifico muscoli, testa, volontà, tempo e tutto il resto per conquistarmela con tenacia e umiltà. Ma dopo una ragionevole serie di infinocchiate dove ho fatto la schiav...la "stagista" credendo di imparare qualcosa, mettendo a disposizione il mio lavoro e ottenendone zero conoscenze, una gentile pedata nel deretano e un rimborso spese insufficiente per pagare il trasporto...credo che pretendere di avere un'istruzione di qualità totalmente gratuita sia molto difficile se non utopistico in qualunque settore.
    Aspetto volentieri di essere smentita da qualche esperienza diversa

    E cavolo, quando magari mi sentirò convinta 100% di fare del diving non più uno sport interessante ma anche un eventuale lavoro, devo passare a trovarti!

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    • #17
      Originariamente inviato da Exelidin Visualizza il messaggio
      E cavolo, quando magari mi sentirò convinta 100% di fare del diving non più uno sport interessante ma anche un eventuale lavoro, devo passare a trovarti!
      Se hai un altro lavoro, continua con quello

      Passa a trovarci quando vuoi, però credo che l'acqua sia freschetta per i tuoi gusti
      www.bludivecenter.com

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      • #18
        Ciao a tutti.
        Blu Dive ha puntato il dito su un aspetto secondo me importantissimo per chi intende intraprendere la professione di guida e istruttore di un diving.

        La patente nautica.
        La patente nautica è effettivamente fondamentale tanto come la conoscenza della lingua inglese.

        Rimango colpito apprendere che un diving ti offre (ti paga) il corso di patente nautica, cosa che dovrebbe essere un grande valore aggiunto, e questo finisce per diventare un impedimento.

        Il mondo è bello perché è vario

        Complimenti Blu Dive (in senso buono, ammirazione) , mi spiace che la tua offerta e disponibilità non trovi riscontro, spesso le offerte di lavoro presso i diving sono vincolate al possesso della patente nautica.

        Cordialmente
        Rana

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        • #19
          Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
          Passa a trovarci quando vuoi, però credo che l'acqua sia freschetta per i tuoi gusti
          Prima o poi dovrò decidermi a passare al lato stagno della forza

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          • #20
            Originariamente inviato da RANA Visualizza il messaggio
            Blu Dive ha puntato il dito su un aspetto secondo me importantissimo per chi intende intraprendere la professione di guida e istruttore di un diving.

            La patente nautica.
            La patente nautica è effettivamente fondamentale tanto come la conoscenza della lingua inglese.
            Giusto per andare un po' OT.
            Sono anni che medito di scrivere un manuale sul perfetto barcaiolo (non basta avere la patente), sulla falsa riga di quello pubblicato da TSA (che rimane uno dei pochi ed il migliore), ma ampliato e aggiornato.
            Proposto (gratis) a diverse didattiche nazionali ed internazionali, son sempre stato trattato con sufficienza.
            Al contrario di 20/30 anni fa, oggi il barcaiolo è visto come un orpello o poco più.
            Almeno finché non ti serve.
            www.bludivecenter.com

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            • #21
              Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
              Al contrario di 20/30 anni fa, oggi il barcaiolo è visto come un orpello o poco più.
              Non è proprio così, spesso (concernente l'ambito sub) è anche l'assistente di superficie e ha notevoli responsabilità riguardanti l'immersione che vanno oltre la gestione dell'imbarcazione.

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              • #22
                blu dive te vojo ben...il barcaiolo è la figura più importante in una struttura diving….oggi devo dire che sarebbe meglio non ci fosse (come venti trent'anni fa) vista la qualità….il barcaiolo è persona che respira di mare, oggi la massa dei diving è proprietà di soggetti che il mare non sanno che è....vedi barche o gommoni che vanno all'ormeggio dei gavitelli con vento al traverso o di poppa , se gli dici di fare na gassa d'amante san manco di che parli...io dico sempre meglio un natante incustodito ma ben ormeggiato che un natante mal custodito...il barcaiolo è n'attività come il contadino, è la laurea più difficile e si studia d'esperienza, il mare devi conoscerlo per essere consapevole della tua ignoranza.
                ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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                • #23
                  Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio

                  Non è proprio così, spesso (concernente l'ambito sub) è anche l'assistente di superficie e ha notevoli responsabilità riguardanti l'immersione che vanno oltre la gestione dell'imbarcazione.
                  La mia accezione di barcaiolo è esattamente quella di assistente dalla superficie.
                  Le notevoli responsabilità, le tecniche, le finezze, le tecnologie, oggi non sono raccolte e spiegate in maniera organica, ergo è praticamente scomparsa la figura dell'assistente dalla superficie.
                  Chi c'è, ed è competente, è di vecchia scuola (o almeno lo sono il 99%).
                  20 anni fa, nessuno che andava in mare a -100, pensava di poter prescindere da un buon barcaiolo. Oggi, che ci vanno in mille, credono d'essere tutti autonomi sempre ed in ogni caso: spesso, non hanno capito un ca..o.
                  (Scusa il francesismo.)

                  Come dice cesare, l'arte si impara col sale e col tempo. O forse la si insegue, senza impararla mai veramente.
                  www.bludivecenter.com

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                  • #24
                    Dove mi immergo io, i "barcaioli" sono tutti costantemente aggiornati con corsi appropriati riguardanti la gestione dei natanti e l'assistenza di superficie, sia dal punto di vista tecnico che gestionale e legale. Poi magari ci sono pure quelli che fanno le cose a testa di C.... ma per fortuna non ho mai avuto a che fare con questa gente, anche perché cerco di appoggiarmi a diving degni di tale nome.

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                    • #25
                      Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio
                      Dove mi immergo io, i "barcaioli" sono tutti costantemente aggiornati con corsi appropriati riguardanti la gestione dei natanti e l'assistenza di superficie, sia dal punto di vista tecnico che gestionale e legale.
                      Questo è sicuramente positivo e meritevole.
                      Sapresti dirmi che corsi specifici seguono e chi li tiene?
                      C'è una qualche forma di certificazione?
                      www.bludivecenter.com

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                      • #26
                        Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio
                        Giusto per andare un po' OT.
                        Sono anni che medito di scrivere un manuale sul perfetto barcaiolo (non basta avere la patente), sulla falsa riga di quello pubblicato da TSA (che rimane uno dei pochi ed il migliore), ma ampliato e aggiornato.
                        Proposto (gratis) a diverse didattiche nazionali ed internazionali, son sempre stato trattato con sufficienza.
                        Al contrario di 20/30 anni fa, oggi il barcaiolo è visto come un orpello o poco più.
                        Almeno finché non ti serve.
                        ​Ciao Blu Dive.
                        Hai aperto un argomento che meriterebbe un 3D tutto suo visto l'importanza che ha.

                        Mi associo alle parole di Cesare che condivido: "il barcaiolo è la figura più importante in una struttura diving"..... e ancora: "​il barcaiolo è n'attività come il contadino, è la laurea più difficile e si studia d'esperienza, il mare devi conoscerlo per essere consapevole della tua ignoranza​".

                        Nel nostro gruppo diciamo con il "driver" (nomignolo con cui chiamiamo bonariamente il barcaiolo) giusto fai quasi qualsiasi immersione.

                        Il barcaiolo è la figura che sa capire il mare e sa quando uscire e quando non uscire (e quando non si esce - non esce nessuno) il barcaiolo sa gestire le situazioni dalla superficie, sa capire ed anticipare gli eventi.

                        Ti faccio tutti i miei auguri per il manuale che vorresti scrivere, è importantissimo riuscire a codificare l'esperienza di un bravo barcaiolo al fine di poterla trasmettere, almeno in parte, alle nuove leve.
                        Il barcaiolo è come il vino deve "maturare" in mare, in tante ore di mare affinché sviluppi quel "sesto senso" che non è nulla di soprannaturale ma semplicemente l'insieme dell'esperienze che gli permettono di capire il mare, di vedere e anticipare quanto sta succedendo sott'acqua, di gestire ormeggi, decompressioni, correnti ecc, ecc.

                        Nulla può sostituire l'esperienza ma un buon manuale, un libro in cui poter capire dove "guardare", cosa ascoltare, come fare, leggere le esperienze altrui è sicuramente la base per poter maturare correttamente esperienza pratica.

                        Che dire altro effettivamente parliamo di tantissimi aspetti, scioliniamo teorie di ogni genere a livello decompressivo che alla fine non servono a nulla e non abbiamo mai discusso, non ci siamo mai confrontati su come deve essere un bravo barcaiolo, come riconoscerlo, trascurando una figura fondamentale.

                        Cordialmente
                        Rana

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                        • #27
                          Originariamente inviato da blu dive Visualizza il messaggio

                          Questo è sicuramente positivo e meritevole.
                          Sapresti dirmi che corsi specifici seguono e chi li tiene?
                          C'è una qualche forma di certificazione?

                          Non un'unica persona/agenzia, ciclicamente tengono convegni/incontri sui più disparati argomenti (sia circa gli aspetti tecnici che quelli prettamente legali) per aggiornare e informare sia la clientela (noi sub) che lo staff interno (loro stessi come gestori e proprietari e le guide). Quindi ad esempio DAN, medici specializzati in vari campi (barotraumi, medicina della subacquea ecc.), studi legali che aggiornano sulle responsabilità del diving (e dei subacquei..)... ecc.
                          Non credo vi siano certificazioni scritte, se non quelle ovviamente relative alla sicurezza e richieste dalla legge (soccorso, ecc.).
                          I centri sub più attivi in tal senso presenti nella regione dove mi immergo più spesso (la Campania), almeno quando sono in Italia, sono (tanto per fare nomi): il Centro sub Campi Flegrei (credo sia conosciuto da tutti vista la presenza di Baia sommersa) e Bikini Diving (anche questo abbastanza conosciuto per il Banco di Santa Croce).

                          Commenta


                          • #28
                            bludive
                            Cio' che sostieni è ineccepibile e mi stupisce che ci siano dei soloni che mettano in discussione le tue proposte. Basta essersi fatti un giretto nel mare della Sardegna dalle tue parti o in generale all' arcipelago della Maddlena per capire quanto un sub sia ospite in quel mare e quanti problemi possano derivare da una errata gestione della barca di appoggio.
                            Un giorno al Giglio, dove il mare è molto meno impegnativo di quello della Sardegna ho riportato a riva al traino la barca di un diving di tedeschi per via di un ancoraggio sbagliato su un piattone che poi salta nel blu ... dovevi vedere le facce del "capo" (i tedeschi hanno sempre un capo).
                            Ma se una delle prime cose che ti chiedono alla patente nautica e' come si fa una manovra di ancoraggio ci sara' un motivo.
                            Per non parlare della capacita' di seguire le bolle e, conoscendo i fondali, fornire supporto oppure prevenire le criticita'.sia dei sub che metereologiche.
                            Va bene il meteomar ma se nessuno sa interpretare i cambiamenti repentini del vento o le tendenze del mare poi si rischia di uscire con le condizioni sbagliate, andare nei posti sbagliati e magari che qualcuno faccia esperienze poco piacevoli.
                            Mi sa che sta andando tutto al contrario.
                            Paolo

                            PS L'anno scorso alle Scole ho visto un sub che, finita la decompressione, cercava il barcone del diving che se ne era andato da una decina di minuti e si era spostato di un centinaio di metri per pranzare.
                            Altri fenomeni .....

                            Paolo

                            Commenta


                            • #29
                              Originariamente inviato da npole Visualizza il messaggio


                              Non un'unica persona/agenzia, ciclicamente tengono convegni/incontri sui più disparati argomenti (sia circa gli aspetti tecnici che quelli prettamente legali) per aggiornare e informare sia la clientela (noi sub) che lo staff interno (loro stessi come gestori e proprietari e le guide). Quindi ad esempio DAN, medici specializzati in vari campi (barotraumi, medicina della subacquea ecc.), studi legali che aggiornano sulle responsabilità del diving (e dei subacquei..)... ecc.
                              Non credo vi siano certificazioni scritte, se non quelle ovviamente relative alla sicurezza e richieste dalla legge (soccorso, ecc.).
                              I centri sub più attivi in tal senso presenti nella regione dove mi immergo più spesso (la Campania), almeno quando sono in Italia, sono (tanto per fare nomi): il Centro sub Campi Flegrei (credo sia conosciuto da tutti vista la presenza di Baia sommersa) e Bikini Diving (anche questo abbastanza conosciuto per il Banco di Santa Croce).
                              Sono tutte cose interessanti e utili, ma non sono quelle che fanno un barcaiolo capace.
                              Ci sono tutta una serie di procedure da attuare in barca a seconda di cosa, con chi, come e dove si fa l'immersione.
                              Cosa fare alla fonda, in caso di avaria, di sub alla deriva ecc.
                              Anche solo come si usa un VHF o un GPS cartografico.
                              I barcaioli "sgamati" (che grazie a Dio esistono e non sono neanche così rari) trovano una soluzione per tutto, però chi deve imparare non trova un testo organico serio.
                              Ho seguito diversi forum organizzati da DAN e da avvocati esperti di diritto subacqueo (o come si chiama).
                              Non ho mai trovato marinai troppo esperti, o non lo hanno dato a vedere.

                              Ma siamo veramente OT.
                              www.bludivecenter.com

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                              • #30
                                credo un manuale, che oltre a darti le giuste informazioni, riesca a farti vedere la giusta strada per digerire le informazioni, sarebbe certamente valore aggiunto...molto più importante di deco for divers di Powell comunque
                                ......lasciami l'orgoglio di essere solo un uomo...

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